[b]Israele non negozierà i resti dei soldati caduti in Libano nel 2006 che il leader di Hezbollah ha detto di possedere[/b]
Corriere della Sera > Esteri
21 gennaio 2008

(Ap)TEL AVIV – «Il macellaio di Beirut»: con questo titolo a tutta pagina il quotidiano Yediot Ahronot esprime la forte indignazione suscitata negli israeliani dal leader degli Hezbollah Hassan Nasrallah che sabato ha affermato di essere in possesso «di teste, mani e piedi e anche di un cadavere quasi completo, dalla testa al bacino» di soldati israeliani caduti in guerra in Libano nel 2006. Le sue affermazioni, secondo la stampa, sono forse fondate. Ma in ogni caso, chiariscono fonti governative, «non ci sarà alcuna trattativa per riottenere i resti dei militari caduti».

Israele non negozierà i resti dei soldati caduti in Libano nel 2006 che il leader di Hezbollah ha detto di possedere

Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah (Ap)TEL AVIV – «Il macellaio di Beirut»: con questo titolo a tutta pagina il quotidiano Yediot Ahronot esprime la forte indignazione suscitata negli israeliani dal leader degli Hezbollah Hassan Nasrallah che sabato ha affermato di essere in possesso «di teste, mani e piedi e anche di un cadavere quasi completo, dalla testa al bacino» di soldati israeliani caduti in guerra in Libano nel 2006. Le sue affermazioni, secondo la stampa, sono forse fondate. Ma in ogni caso, chiariscono fonti governative, «non ci sarà alcuna trattativa per riottenere i resti dei militari caduti».

LE FAMIGLIE – Le famiglie dei caduti che hanno mostrato interesse, hanno da tempo ottenuto informazioni dettagliate sulle condizioni dei cadaveri dei loro congiunti. Molte famiglie hanno preferito non conoscerle affatto. Secondo il portavoce militare israeliano le notizie giunte sabato da Beirut riflettono «una mossa cinica e scellerata da parte di una organizzazione terroristica e del suo capo, che calpestano brutalmente ogni codice elementare di comportamento umano e che non rispettano il diritto internazionale in merito». Israele, affermano diversi commentatori, insiste per ottenere da Nasrallah un segno di vita dei due militari catturati nel luglio 2006, Ehud Goldwasser ed Eldad Regev, così come chiesto dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite che mise fine al conflitto. In assenza di informazioni sulla loro sorte non solo non ci saranno trattative con Nasrallah ma anzi, secondo i commentatori, crescono le probabilità che questi sia oggetto di una esecuzione mirata.

 

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