Un comunicato ricevuto dalla Fondazione Giorgio Perlasca

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Associazione Romana Amici d'Israele
25 Aprile 2008
FESTA DELLA LIBERAZIONE
a Porta S.Paolo con lo striscione "Brigata Ebraica"[/b]

Il 25 Aprile 1945 finirono i rastrellamenti, le deportazioni e le uccisioni da parte dei nazifascisti. Per gli ebrei, in particolare, significò riacquistare il diritto alla Vita. Per questo abbiamo scelto, come simbolo della lotta di tutti coloro che combatterono il nazifascismo, la "Brigata Ebraica" che, con 5000 volontari ebrei partecipò alla liberazione d'Italia al fianco degli alleati. Ricordare la scelta ideale di quegli uomini, che vollero battersi contro il nazifascismo sotto il segno distintivo del Magen David – la stella a sei punte che diverrà in seguito l'emblema dello Stato d'Israele – vuole sottolineare l'importanza di continuare a difendere i valori di libertà, democrazia e diritti umani per l'emancipazione e la convivenza dei popoli.
Invitiamo tutti venerdì 25 Aprile dietro lo striscione della Brigata Ebraica a partecipare al corteo dell' Anpi, che partirà da Porta San Paolo (lato Poste), alle ore 11.00.

La Brigata Ebraica
Il 20 settembre 1944, nei giorni del capodanno ebraico, dopo sei anni di pressioni Londra dà finalmente il consenso alla costituzione di una "brigata rinforzata" completamente ebraica, nata dall'originario "Palestine Regiment" a questo punto ristrutturato, formata da un reggimento di artiglieria, da servizi e da unità ausiliarie. Il 29, nel corso di una relazione ai Comuni, Churchill ne dà l'annuncio: "So benissimo che che un gran numero di ebrei nelle nostre Forze Armate ed in quelle americane, ma mi è sembrato opportuno che una unità formata esclusivamente da soldati di questo popolo, che così indescrivibili tormenti ha subito per colpa dei nazisti, fosse presente come formazione a sè stante fra tutte le forze che si sono unite per sconfiggere la Germania".
La Brigata, che riceve aiuti finanziari dalle comunità ebraiche di tutto il mondo (a Pasqua 1945, la sola comunità argentina invia 100.000 sterline per l'equipaggiamento e ne stanzia 8.000 per le famiglie dei caduti in azione), viene autorizzata ad usare una propria bandiera: azzurra-bianca-azzurra, con la Stella di Davide tra due bande simboleggianti il Nilo e l'Eufrate, che in seguito diverrà l'emblema dello Stato d'Israele.
Gli ufficiali superiori (da maggiore in su) sono inglesi, tuttavia essi sono sottoposti al generale di Brigata ebreo dell'esercito inglese Ernest Frank Benjamin (1900 Toronto).
Gli effettivi dello Hayl Hativah Lohemet "unità di combattimento ebraica", ufficialmente denominata Jewish infantry brigade group, raggiungono i previsti 5.000 uomini (circa il 20% provenienti dalla Palestina, il rimanente dal resto del mondo: Inghilterra, Australia, Canada, Sudafrica e, soprattutto, dalle grandi comunità ebraiche polacche e russe), subito dopo inizia un periodo di addestramento in Egitto.
Il 10 novembre la formazione sbarca a Taranto e risale la penisola lungo il versante adriatico, si stabilisce e si addestra sulle montagne dell' Irpinia fino al febbraio 1945, inquadrata nel X Corpo dell'Ottava Armata di Montgomery.
A fine mese viene trasferita sul fronte di Alfonsine, a nord-ovest di Ravenna, lungo la zona di operazione corrispondente allo sfondamento della "Linea Gotica" nella valle del Senio, nei pressi di Imola. Il 3 marzo 1945, nello schieramento delle truppe alleate a sud del fiume Senio, combatte insieme ai gruppi di combattimento "Friuli" e "Cremona". In quella circostanza, porta a termine uno dei pochi assalti frontali con la baionetta di tutto il fronte italiano. Oggi 33 caduti della Brigata riposano nel Sacrario di Piangipane.
La brigata partecipa inoltre alla liberazione delle città di Ravenna, Faenza, Russi, Cotignola, Alfonsine ed Imola.
Nel maggio "venute meno le necessità belliche" la Brigata viene dislocata tra l'Alto Adige, il Tirolo e la Carnia, al confine con Austria e Jugoslavia, dove avviene il primo incontro con i sopravvissuti dell'Olocausto e qui inizia ad occuparsi dell'assistenza ai profughi ebrei.
Trasferita in Olanda ed in Belgio nella seconda metà dell'estate, la Brigata Ebraica vi soggiorna un anno, svolgendo il duplice ruolo di forza di occupazione e di coordinamento e di centro assistenziale per i connazionali, di cui organizza l'avviamento verso quello che presto sarebbe diventato lo Stato di Israele. Nell'estate del 1946 la Gran Bretagna scioglie la Brigata.

 

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