[b]Un articolo di Deborah Fait[/b]

Voglio raccontare questa storia non solo perche' mi ha disgustata ma soprattutto perche' e' l'esempio di come si trasformerebbe il mondo occidentale libero e democratico se si lasciasse prevalere l'Islam sulle altre culture e ideologie.
E' accaduto a Haifa, all'universita' di Haifa, in Israele, ottima Universita' diventata famosa purtroppo anche per aver avuto fra i suoi docenti un disgraziato della stazza di Ilan Pappe che per anni ha riempito di odio antisemita i cervelli e le anime dei suoi studenti, recentemente e' emigrato in Inghilterra dove si diletta a organizzare boicottaggi contro Israele e il mondo accademico israeliano.

La suddetta universita' e' famosa anche per la convivenza pacifica tra studenti ebrei e islamici, dovuta al fatto che gli arabi la fanno da padroni e gli altri subiscono.
Facile no?
I privilegi degli studenti arabi sono innumerevoli, sono tanti e sono prepotenti, fanno il bello e cattivo tempo, nessuno protesta quando portano magliette con la scritta "Hezbollah vincera' " alternate con quelle di "Hamas Vincera'".
Protestare sarebbe antidemocratico e chi lo facesse sarebbe immediatamente tacciato di fascismo e portato in tribunale.
Insomma un' Universita' libera e aperta.
Troppo libera e troppo aperta
Tanto libera e tanto aperta che qualche giorno fa permise ai soliti studenti arabi, tanti, di invitare nel Campus, per una conferenza, lo sceicco Raed Salah, leader del movimento islamico di Israele.
Niente di male, direte voi!
In Israele vivono in democrazia tanti arabi quindi che uno sceicco vada a parlare in un'universita' ebraica non fa meraviglia.
Infatti, dico io, la meraviglia non e' che un arabo sia andato a tenere una conferenza in un'universita', la meraviglia consiste nel sapere che tale conferenza era riservata ai soli arabi e tenuta da una persona in odore di fondamentalismo neonazista islamico.

Raed Salah, noto alle cronache per essere un fanatico antisemita, gia' in galera per raccolta fondi da destinare a hamas, odiatore di Israele fino al fanatismo, ha infatti approfittato della democrazia israeliana per snocciolare tutto il suo repertorio di odio agli studenti che ad ogni frase dello sceicco rispondevano urlando col saluto fascista : Allahhu Akhbar.
Impressionante se non si e' abituati al fanatismo di massa.
La conferenza si e' svolta piu' o meno cosi':
Sceicco: "Israele vuole distruggere le moschee della Spianata delle Moschee ma noi non glielo permetteremo"
Studenti: ALLAHU AKHBAR!
Sceicco: "Gli ebrei si cibano del sangue dei poveri bambini arabi, gli ebrei sono criminali bombaroli, tagliagole di donne incinte….Noi li puniremo"
Studenti: ALLAHU AKHBAR !
Sceicco: " Gli ebrei sono scimmie e che questo dogma e' stato decretato dal Creatore del mondo e dell'Islam, la vittoria sul mondo appartiene ai musulmani."
Studenti: ALLAHU AKHBAR!
Lo sceicco ha anche invocato il ritorno dei martiri kamikaze per far capire agli ebrei che devono andarsene dalla terra sacra a Allah.
e ancora gli studenti fuori dalla grazia di Dio, oops, scusate, di Allah, a gridare come un soluomo allahu akhbar!
Fuori dall' Auditorium gli studenti ebrei, allibiti, ascoltavano le sentenze di morte e maledizioni urlate dallo sceicco e approvate con fanatico entusiasmo dai loro compagni arabi, quelli con i quali dividevano il campus, i dormitori, le mense, il tempo libero.
Tutto questo accadeva in nome della liberta' di parola e della democrazia e, sempre in nome della liberta' di parola e della democrazia islamstile, a loro, agli ebrei dell'Universita' ebraica e israeliana era stato proibito l'accesso alla conferenza.
Il mondo va alla rovescia.
Un delinquente di sceicco puo' parlare in Israele contro l'esistenza di Israele.
Alla Columbia University, in America, Ahjmadinejad ha potuto dire tranquillamente che Israele scomparira' dalla mappa del mondo.
Alla Concordia University di Montreal, nel 2002, studenti di sinistra avevano rotto vetrate e distrutto aule intere per impedire a Beniamin Nataniahu di tenere una conferenza programmata. Nel 2004 a Berkeley in California fu aggredito Daniel Pipes sempre dai soliti studenti di sinistra e interrotta la sua conferenza. Un'altra sua conferenza, a Londra, fu annullata nel 2007.
Le universita' di Torino, di Bologna, di Firenze, impedirono a rappresentanti di Israele di parlare, persino di entrare negli edifici delle accademie, davanti a loro un muro di studenti urlanti il loro odio contro Israele, muniti di verdura marcia e qualche sassolino, in onore delle loro amate intifade.
Naturalmente questi energumeni e i loro difensori non ammetteranno mai di essere antisemiti, noooo, giurano di fare una giusta e legittima critica alla politica di Israele.
Io posso sopportare tutto, la cattiveria, l'odio, il razzismo ma l'ipocrisia e la stupidita' no, non li sopporto. Posso tollerare chi dice "odio Israele e gli ebrei" ma non tollero quei falsi ipocriti razzisti che balbettano offesi se li si accusa di essere antisemiti.
"cosaaa, noi antisemiti? Cooosaaaa? ma voi date degli antisemiti a tutti, anche se vi si pesta un piede in autobus (appena letto su un forum). Noi facciamo una giusta critica a Israele questo non e' antisemitismo! Non permettiamo agli ebrei di parlare? Non e' vero, a casa loro possono parlare quanto vogliono ma a casa nostra NO, a casa nostra solo i veri amici, i musulmani possibilmente meglio se terroristi".

Un giornalista arabo del Jerusalem Post Khaled Abu Toameh, amico di Israele, ha riscontrato odio e intolleranza in tutte le 14 universita' americane che lo avevano invitato.
"Non avrei mai pensato di dover essere protetto dalla polizia per poter parlare in un'universita' americana", ha commentato Toameh.
In Israele tutto questo non succede, in Israele qualsiasi nemico, qualsiasi odiatore, puo' parlare senza paura, senza bisogno di protezione.
Bello vero? Una meraviglia!
Questa si che e' democrazia e ne dovremmo essere orgogliosi…. se la cosa fosse reciproca.
Purtroppo non e' cosi e di esempi ne abbiamo a bizzeffe e quotidiani.

Naturalmente non appena i media israeliani hanno dato voce allo scandalo dello sceicco terrorista, e' stato intervistato il presidente dell'Universita' di Haifa, Leon Charney, il quale ha detto una cosa molto semplice, tanto semplice da far paura, tanto semplice da far capire che siamo nelle loro mani, nelle mani degli islamici e degli eurabici :
" Se l'Universita' non dava a Salah il permesso di parlare, gli studenti arabi avrebbero denunciato la cosa alle ONG per i "diritti umani" che avrebbero portato l'Universita' in giudizio e verso una sicura condanna senza contare la reazione del mondo alla notizia "Israele non permette agli arabi di parlare".
Verissimo, la notizia sarebbe finita su tutti i giornali , dal Washington Post alla Repubblica, dal Guardian al Manifesto e Israele sarebbe finito ancora una volta sulla graticola preparata ad hoc dai benpensanti ipocriti, dai loro complici terroristi, dai giornalisti, gli stessi giornalisti che non hanno scritto una sola parola su quanto accaduto dal momento che non era Israele da accusare ma un adorato arabo neonazista, amico e ammiratore dei terroristi.
La notizia e' apparsa soltanto sul Jerusalem Post, nessun altro ne ha parlato, Haarez se ne e' guardato bene fedele alla sua fama di giornale arabo in lingua ebraica e le ONG filoarabe israeliane , tutte create e pagate dall'Europa, da Adalah e Yesh Gvul o B'tselem, non hanno speso una sola parola per protestare per l'esclusione dal Campus degli studenti ebrei dell'Universita' e per l'apologia di terrorismo fatta dallo sceicco.
Pensate un po'.
Paura?
Siamo nelle loro mani, siamo nelle mani di quelli che processano Israele per l'Operazione di guerra a Gaza ma che non hanno mai detto una parola sui missili caduti in 8 anni su Israele.
Siamo nelle mani di chi incolpa Israele perche' Arafat nel 2000 non aveva accettato il 97% dei territori e Gerusalemme, per scatenare la guerra.
Siamo nelle mani di chi accusa Israele perche' nel 2005 i palestinesi hanno ricevuto il territorio di Gaza reso judenrein per usarlo come zona di lancio missili anziche' gettare le basi per uno stato.
Siamo nelle mani di chi accusa Israele perche' nel 2008 Abu Mazen rifiuto' le offerte di Olmert, 100% dei territori, la sovranita' sui luoghi santi, l'accoglimento di parte dei profughi e Gerusalemme Est.
"Troppo poco" disse Abu Mazen "se continuate con queste offerte del cavolo scoppiera' la terza intifada. Di piu' , vogliamo di piu'".
Come era lo slogan tanto in voga prima e durante la seconda intifada ?
"Vogliamo tutto, lo stato di Israele deve essere distrutto".
Lo urlavano i giovani italiani felici bruciando bandiere di Israele.
Troppo poco, e' sempre troppo poco per loro, sempre troppo poco, non e' un pezzo di territorio, non e' uno stato che vogliono, pretendono tutto per creare il califfato arabo fino al Mediterraneo, a distruzione di Israele avvenuta.
Siamo nelle mani di gentaglia terrorista come Abu Mazen, di sceicchi come Raed Salah e di tutti i loro complici europei.
E' il nuovo mondo, questo, un brutto mondo dove un Presidente europeo si permette di dire a un Primo ministro israeliano di cambiare il suo ministro degli esteri perche' non gradito ai francesi.
Chissa' che casino sarebbe successo se Peres avesse chiesto a Prodi di cambiare D'Alema come ministro deli esteri perche' era sempre a braccetto con terroristi, perche' troppo filoarabo e innamorato delle organizzazioni razziste antiisraeliane.
Il mondo e' cambiato, siamo nelle mani di criminali feroci e fanatici che occidentali troppo deboli e spaventati non vogliono e non possono fermare.
Non e' questo l'Islam, dicono.
Benissimo, basta che qualcuno mi indichi quale e' quello vero perche' non se ne ha notizia.

Deborah Fait

 

Comments are closed.

Set your Twitter account name in your settings to use the TwitterBar Section.