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Il terremoto che ha colpito l'isola di Haiti oltre a sconvolgere l'intera umanità per i lutti e gli enormi danni che ha provocato ha anche messo in moto la macchina degli aiuti e dei soccorsi che da tutto il mondo stanno arrivando sull'isola caraibica.

Vogliamo mettere in rilievo un particolare per noi di grande importanza e che non ha trovato spazio su nessun notiziario e cioè che i primi aerei che sono atterrati Port- au-prince la capitale di Haiti, a distanza di poche ore dal violento sisma, sono stati i due Boing dell'aeronautica militare israeliana con a bordo 450 membri del Pikud Haoref (la protezione civile israeliana) e del Hail Refuà (sanità militare dell'esercito). Un ospedale da campo, il più grande e il meglio attrezzato presente attualmente nel martoriato paese, è stato immediatamente installato sul territorio e messo al servizio delle popolazioni colpite dal sisma fin dalle prime ore dopo il disastro. Oltre ai macchinari per il movimento delle macerie gli esperti delle ricerche israeliani sono presenti sullo scenario anche con 63 cani addestrati alla ricerca delle persone seppellite sotto le macerie. È per noi di grande orgoglio sapere che mentre il mondo parlava e cercava di coordinarsi i chirurghi israeliani e le squadre di ricerca con i loro preziosissimi cani erano già all'opera.

 

3 Responses to Israele ad Haiti: i primi

  1. Admin ha detto:

    In uno degli ospedali da campo israeliani, i medici d'Israele
    hanno fatto nascere una bambina.

    E' davvero da brividi: una nuova vita nel campo israeliano
    e non altrove in Haiti. ISRAELE DA' VITA.
    Credo sia uno splendido messaggio di DIO…ma figurati
    se il mondo si sveglia….niente! Non c'è niente da fare!

    Ad ogni modo, mi inchino a Israele: per chi conosce, sa
    che è il migliore. Per chi non conosce, peggio per lui.

  2. Admin ha detto:

    Non so, se l'opinione pubblica, quella di solito pronta a condannare le reazioni d'Israele agli atti terroristici e vili dei molti paesi arabi che la circonadano, si siano accorti che NON ESISTE la presenza di un solo paese islamico, nella gara di solidarietà che il monco CIVILE sta conducendo in quellla tragedia mondiale che è il terremoto di Haiti. I paesi arabi, esportatori per quasi l'80% del petrolio mondiale, NON si sentono fare alcun accenno a l'invio di un cent di contributo per quella povera gente di Haiti. Israele, di contro, è stato il primo paese al mondo che si è mobilitato per i soccorsi, Giovedì notte 14 Gennaio, Medici, infermieri, soldati per l'ordine pubblico, medicine, infermeria, Ospedale da campo…
    E pensare che questi nababbi petrolieri, ricchi all'inverosimile, non sanno pure che farne dei loro dei loro petrodollari, e passano il tempo "con le palette ed il secchiello" a riempire il mare di altra sabbia, per costruirci i …castelli; tanti "castelli" sulla sabbia per… giocarci con gli altri amici arabi, anche loro gonfi di petrodollari, ma che non cacciano neppure un cent, per quei disgraziati bambini haitiani, perché…sono degli infedeli.

  3. Admin ha detto:

    Non so, se l'opinione pubblica, quella di solito pronta a condannare le reazioni d'Israele agli atti terroristici e vili dei molti paesi arabi che la circonadano, si siano accorti che NON ESISTE la presenza di un solo paese islamico, nella gara di solidarietà che il monco CIVILE sta conducendo in quellla tragedia mondiale che è il terremoto di Haiti. I paesi arabi, esportatori per quasi l'80% del petrolio mondiale, NON si sentono fare alcun accenno a l'invio di un cent di contributo per quella povera gente di Haiti. Israele, di contro, è stato il primo paese al mondo che si è mobilitato per i soccorsi, Giovedì notte 14 Gennaio, Medici, infermieri, soldati per l'ordine pubblico, medicine, infermeria, Ospedale da campo…
    E pensare che questi nababbi petrolieri, ricchi all'inverosimile, non sanno pure che farne dei loro dei loro petrodollari, e passano il tempo "con le palette ed il secchiello" a riempire il mare di altra sabbia, per costruirci i …castelli; tanti "castelli" sulla sabbia per… giocarci con gli altri amici arabi, anche loro gonfi di petrodollari, che non cacciano neppure un cent, per quei disgraziati bambini haitiani, perché…sono degli infedeli.

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