Testata: Informazione Corretta
Data: 25 aprile 2010
Pagina: 1
Autore: Ugo Volli
Titolo: «La targa rapita, ovvero: nazisti, islamisti, comunisti, stessa lotta»

[b]Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

David Ben Gurion[/b]

Oggi vi racconto una piccola storia istruttiva che viene da Parigi. Qualche giorno fa il sindaco Delanoe, che pure essendo un esponente socialista dovrebbe conoscere le regole del buon eurarabo, ha dedicato uno slargo alberato sul bordo della senna, dalle parti della Tour Eiffel a David Ben Gurion. Non si tratta di un gesto comune, pur essendo Ben Gurion fra i grandi politici del Novecento, senza dubbio la personalità chiave per l'edificazione dello Stato di Israele. Non ho trovato, per esempio, strade a lui dedicate in Italia. La circostanza è così rara che per assistere all'inaugurazione è venuto a Parigi addirittura il presidente israeliano Peres.

Ma naturalmente Parigi è Eurabia, nonostante le intenzioni buoniste del suo sindaco, e naturalmente le manifestazioni di protesta non sono mancate, organizzate dai gruppi arabi e dal glorioso Partito Comunista, sempre in prima fila contro ogni Stato democratico. Notate che Ben Gurion è morto nel '73 e non c'entra niente con l'"occupazione" che risale al '67. E' stato semplicemente il fondatore dello stato di Israele. Contestare lui significa essere contro l'esistenza di Israele, non semplicemente volere la fondazione di uno Stato palestinese o contrastare l'"occupazione".

I contestatori hanno fatto le solite cose: cortei, urlato slogan, definito gli israeliani "assassini" e Ben Gurion "criminale di guerra", steso una grande bandiera palestinese sull'Arco di Trionfo (se vi divertite a questo genere di cose, ecco qui un video: http://www.europalestine.com/spip.php?article4958). La sera dopo, il 21 aprile, però qualcuno ha "rapito" le targhe della piazza Ben Gurion, chiedendo in cambio della loro restituzione che una piazza analoga fosse dedicata ad Arafat (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3879173,00.html ; anche qui, se vi diverte un video, guardate qui: http://www.europalestine.com/spip.php?article4965). Sembra che il comune di Parigi sia deciso a resistere al ricatto e abbia fatto denuncia. Se ci fosse un poliziotto francese che mi legge, non avrei difficoltà a suggerirgli di indagare sul sito che pubblica i video che vi ho citati, e che si vanta pubblicamente di molte azioni eroicamente illegali come contestazioni di negozi con merce israeliana e occupazioni varie: http://www.europalestine.com/ . Ma dubito che fra i lettori di queste cartoline ci siano i successori del commissario Maigret.

La cosa si commenta da sé, naturalmente. I gloriosi esponenti della resistenza islamica contro gli odiosi occupanti e assassini. Vorrei solo indicarvi due o tre dettagli: primo, il paragone implicito fra uno statista che ha accettato compromessi pesantissimi per fondare uno Stato (la mappa dell'Onu sulla cui base fu stabilita l'indipendenza era molto più ristretta e indifendibile anche dell'Israele pre-'67; se gli arabi avessero fatto la pace allora avrebbero ottenuto il doppio del territorio che oggi vorrebbero dar loro Eurabia e Obama) e un terrorista che non ha avuto il coraggio di fondare il suo.

Secondo: il rapimento con richiesta di riscatto non vi ricorda niente? Ma certo, il sequestro di Shalit e di altri militari vivi e morti prima di lui: l'abitudine al ricatto che fa evidentemente parte della mentalità degli eroici combattenti del jihad è viva anche qui. Terzo: e il furto di una targa a che cosa vi fa pensare? A me fa venire in mente la faccenda della scritta di Auschwitz (a proposito, sapete che i responsabili polacchi del furto, cui un giudice, come dire, particolarmente generoso aveva dato un appuntamento per presentarsi in prigione a scontarsi la pena, dopo un po' di libertà condizionale, se la sono data a gambe e non si trovano più, come racconta Haaretz: http://www.haaretz.com/hasen/spages/1164415.html? Che strano eh…). Nazisti e islamisti, stessa lotta, fin dai tempi del muftì di Gerusalemme organizzatore delle SS, Amin al Husseini. (E se volete ammirare la sua mano nello sterminio degli ebrei di Baghdad, dunque fuori da Eretz Israel e ben prima della fondazione dello Stato di Israele, anche prima dell'inizio della Shoà vera e propria, guardate questo documento: http://www.focusonisrael.org/2009/06/02/pogrom-farhud-baghdad-giugno-1941/. Nazisti, islamisti, comunisti, stessa lotta: è chiaro che se la prendano con la memoria di un grande democratico e un salvatore del popolo ebraico come David Ben Gurion.

Ugo Volli

 

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