[b]Corriere della Sera[/b]

[b]COLOSSEO ILLUMINATO PER IL GIOVANE EBREO[/b]
Maxi rissa tra israeliani e palestinesi
dopo la cerimonia per Gilad Shalit
Scontro sulla scalinata del Campidoglio: pugni e calci, una ferita. Si ricordava il militare rapito da Hamas

[b]La Repubblica

LA MANIFESTAZIONE[/b]
Insieme al Colosseo per la libertà di Shalit
Alemanno e Zingaretti con i familiari del soldato israeliano prigioniero di Hamas da 4 anni

[b]Corriere della Sera[/b]

[b]COLOSSEO ILLUMINATO PER IL GIOVANE EBREO[/b]
Maxi rissa tra israeliani e palestinesi
dopo la cerimonia per Gilad Shalit
Scontro sulla scalinata del Campidoglio: pugni e calci, una ferita. Si ricordava il militare rapito da Hamas

ROMA – Maxi rissa tra israeliani e palestinesi a Roma. È finita nel modo peggiore la celebrazione che la Capitale italiana aveva voluto dedicare al soldato israeliano Gilad Shalit, il giovane da quattro anni prigioniero di Hamas, iniziata a tarda sera quando sotto al Colosseo si erano riuniti politici, rappresentanti della comunità ebraica e soprattutto giovani appartenenti al Benè Berith e dell'Ugei, circa 5 mila persone secondo gli organizzatori.

LA SCINTILLA – Non è ben chiara quale sia stata la scintilla che ha fatto esplodere gli scontri, ma a poche centinaia di metri dalla manifestazione ufficiale, nella tarda serata di giovedì gruppi di giovani israeliani e palestinesi sono venuti alle mani di fronte alla scalinata del Campidoglio. Solo la presenza massiccia di carabinieri e polizia – dispiegati in assetto antisommossa fin dalla prima serata – ha evitato il peggio.
Decine di persone sono state coinvolte nella rissa: una giovane è rimasta ferita ed è stata portata in codice giallo all'ospedale Santo Spirito con contusioni e traumi. Davanti al Campidoglio, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, un gruppo di circa 40 israeliani di ritorno dalla manifestazione al Colosseo in occasione della ricorrenza del rapimento del giovane militare israeliano, ha incrociato un gruppo di palestinesi e sostenitori del gruppo «Free Gaza».
CONTRO SIT-IN – I palestinesi avevano organizzato un contro sit-in davanti al Campidoglio. Da lì è partito qualche insulto e si è scatenata la rissa con scambio di calci e pugni tra le due fazioni. L'intervento delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa ha ristabilito la calma.
Era da poco passata la mezzanotte e al Colosseo gli israeliani avevano assistito allo spegnimento delle luci alle 23 in punto (la mezzanotte in Israele) per ricordare Gilad Shalit. I manifestanti ebraici facevano ritorno al ghetto romano.

Redazione online
25 giugno 2010

[b]La Repubblica

LA MANIFESTAZIONE[/b]
Insieme al Colosseo per la libertà di Shalit
Alemanno e Zingaretti con i familiari del soldato israeliano prigioniero di Hamas da 4 anni

ROMA – "Roma per Shalit". In cinquemila si sono ritrovati al Colosseo, intorno alla grande foto di Gilad Shalit, il soldato riservista israeliano che il 24 giugno di 4 anni fa è stato fatto prigioniero da alcuni militanti di Hamas e che ancora oggi è sequestrato e tenuto in ostaggio. Roma, le sue istituzioni e la comunità ebraica si sono strette intorno alla sua famiglia, con in testa il padre Noam. Alle 23 in punto le luci del Colosseo si sono spente, e i manifestanti hanno urlato piu' volte: "Libero". Succedeva nello stesso momento alle Mura di Gerusalemme.

Bandiere con la stella di David e musiche israeliane hanno riempito il piazzale tra l'Arco di Costantino e l'Anfiteatro Flavio. Alla manifestazione hanno partecipato il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, quello della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il rabbino capo, Riccardo Di segni, il presidente della comunità ebraica, Riccardo Pacifici, il presidente dei giovani ebrei italiani, Giuseppe Piperno, il ministro Andrea Ronchi, il presidente dell'Udc, Lorenzo Cesa e i bambini della scuola Polacco. Una serata per combattere l'indifferenza. Sullo schermo sono state trasmesse le immagini di un video di Shalit girato dalla prigionia. "L'affetto che Roma prova per Gilad è grande" ha detto Piperno. Gilad Shalit è stato poi proclamato presidente onorario dell'associazione dei movimenti Benè brith giovani ebrei italiani consegnata di fatto al padre. Il sinadaco Alemanno ha detto: "due anni fa si è avverato il sogno di dichiararlo cittadino onorario è un segnale profondo da un punto di vista politico ma un modo per rendere più giusta questa città – Alemanno ha poi sottolineato come – da quando la sua immagine è in Campidoglio i pacifisti a senso unico stanno lontano come gli ipocriti. Perchè se non si rispettano giustizia e verità e tutti i popoli non si è degni di parlare di pace. Gilad ha il diritto di essere libero.

Zingaretti ha affermato: "Siamo qui per lanciare un messaggio forte: nessuno faccia finta di sapere e di non vedere e soprattutto nessuno faccia finta di dimenticare Shalit. Si può dire di tutto sulle vicende di Gaza ma questa è chiarissima: Gilad non è un prigioniero di guerra ma un atto di terrorismo. Siamo qui per un ragazzo che è vittima di una vicenda barbarica. Gilad è un ragazzo che non c'entra nulla".

A salire sul palco è stato anche il padre del ragazzo in mano di Hamas che ringraziando le istituzioni italiane e romane ha detto: "Da 4 anni Hamas viola le convenzioni di Ginevra e lo Statuto di Roma". Polemico Pacifici contro quelli che ha definito i "pacifinti". "Dov'è Amnesty? Dov'è Emergency" ha detto "anche loro dovrebbero combattere per Shalit",

http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/24/news/insieme_al_colosseo_per_la_libert_di_shalit-5138807/[/link]

 

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