[b]Un articolo di Deborah Fait[/b]

Gli eroi palestinesi hanno aspettato che dormissero, sono entrati e li hanno sgozzati: Udi e Ruthi Fogel e i loro tre bambini, Hadas di tre mesi, Elad di tre anni e Yoav di 11 anni.
Sgozzati mentre dormivano.
Sgozzati capito?
Sgozzati.
Hanno messo i coltelli nella gola di tre bambini mentre dormivano.
Capito?

Qualche infame su un forum ha scritto "uccisi nel sonno". Uccisi nel sonno?
Sicuramente non saranno morti tutti insieme, si saranno svegliati, avranno visto, avranno gridato per il terrore. I genitori saranno morti pazzi di dolore pensando ai loro figli sotto le mani delle belve maledette che li stavano massacrando.
Due bambini si sono salvati perche' erano in un altra camera e per la paura avevano nascosto il capo sotto le coperte, come fanno sempre i bambini quando hanno gli incubi. Muti per il terrore.
Le belve forse non li hanno visti, forse per la fretta li hanno risparmiati.
Forse la loro sete di sangue era per il momento appagata, capita colle belve, quando sono sazie se ne vanno.
I paramedici del Maghen David Adom hanno fatto fatica a camminare nelle stanze dell'orrore perche' il pavimento era ricoperto da litri di sangue misto ai giocattoli dei bimbi, scivolavano nel sangue, inciampavano nei giocattoli, accecati dalle lacrime di fronte allo spettacolo che si era presentato ai loro occhi.
Io sono cattiva, molto cattiva e maledico con tutta l'anima mia i terroristi, i loro mandanti, e quelli che, alla notizia, si sono messi a ballare per le strade come sempre quando vengono ammazzati israeliani, festa grande.
Si li maledico, come maledico i loro capi che solo dopo che Israele aveva presentato formale protesta all'ONU, si sono ricordati di "condannare".
Condannare cosa? Loro sono felici e le loro sono solo parole vuote.
Arafat faceva lo stesso, ci mandava i kamikaze e poi piagnucolava che lui voleva la pace e il mondo a credergli e a condannare Israele se andava a colpire i mandanti dei vari massacri.
Ecco qui la voglia di pace palestinese: un video recentissimo in cui si incita all'assassinio di ebrei

"premi il grilletto" cantano e ballano. Premi il grilletto, maneggia il coltello, ammazza , ammazza, ammazza.

I palestinesi cercano di distruggere i nostri bambini, il nostro futuro, noi li mettiamo al mondo, li cresciamo come fiori, con ogni cura e con tutto l'amore, poi arriva un mostro e ce li ammazza. Per loro e' normale ammazzare bambini, come e' normale usare i loro come scudi umani, li educano all'odio e non possiamo certo pretendere che si facciano scrupolo nell'ammazzare i nostri.
Allora cosa dobbiamo fare?
Dobbiamo tenere le belve lontane da noi, altro che pace e tolleranza, non ci sara' mai pace con chi pensa solo alla morte, con chi ha fatto della morte il proprio ideale.
I figli di Allah, i mostri di Allah, non sanno cosa sia la pace, non sanno cosa sia vivere senza sangue e senza odio.
Si, come diceva Golda, solo quando impareranno ad amare i loro figli e vorranno dar loro un futuro da esseri umani, solo allora avremo la pace.
Quando avverra'?
Mai, almeno per i prossimi cent'anni.
Vediamo cosa succede in questo periodo nel mondo arabo, un potere che cerca di scardinare il potere precendente per prenderne il posto, altro che liberta', altro che primavera araba, la' non c'e' nessun segnale di primavera, solo violenza, sangue, stupri e odio.
Sul mio blog un'anima buona ha scritto questo messaggio:
"Agli antisemiti fascisti, di sinistra e cattolici: per favore, almeno oggi rispettate il nostro dolore. Dimostrate con il silenzio di avere ancora un'anima"
ma non e' stato ascoltato perche' non appena e' uscita la notizia le reazioni sono state di compiacimento e di accuse a Israele….e' il frutto dell'occupazione…e chi dice che siano stati i palestinesi….anche gli ebrei sono terroristi….coloni…coloni….coloni…

Intanto il mondo sta festeggiando "Il mese dell'apartheid israeliano", una volta era "solo" una settimana, quest'anno e' stata allargata a un mese intero per avere piu' tempo per spargere intorno a loro odio e intolleranza.
Il Medio oriente e' a ferro e fuoco, il Giappone si e' trasformato in un cimitero a causa della tragedia del terremoto e dello tsunami, esiste il pericolo di radioattivita', il mondo sta saltando per aria ma gli avvelenati celebrano il loro odio contro Israele.
Non hanno altro in quelle loro piccole teste piene di niente, di vuoto da riempire solo di escrementi.
Niente altro gli interessa.Nient'altro che Israele e il veleno che hanno dentro, un veleno che non ha avuto inizio nel 1967 ma molto prima, migliaia di anni prima e che si sono tramandati di madre in figlio.
Un veleno succhiato dal seno delle loro madri, un veleno che mai finira' perche', come disse Sartre "se non esistessero gli ebrei, esisterebbe comunque l'antisemitismo" perche' l'odio verso gli ebrei e' una vera e propria malattia psichiatrica.
La " Israeli Apartheid Week" e' stata inventata nel 2005 da gruppi antisionisti/antisemiti/propalestinesi e dal Boycott, Divestment and Solidarity Movement e viene organizzata in 55 citta' di verie nazioni e in tutti i campus universitari di sinistra delle universita' occidentali.
Cosa vogliono queste mammolette?
Poca roba: La fine dell'occupazione di tutta la terra araba, la restituzione del Golan, della Cisgiordania, di Gerusalemme est, di Gaza, la demolizione del 'muro della vergogna" e il diritto al ritorno di tutti i rifugiati palestinesi.
Riassumiamo?
Vogliono la fine di Israele e la sua eliminazione. Piu' semplice e chiaro di cosi'.
Per tutto il mese di marzo i giovani e meno giovani nazistelli progressisti in giro per l'Europa e l'America parleranno di questo e cercheranno di fare proseliti, cosa non difficile se consideriamo l'isolamento di Israele e tutto l'odio che lo circonda.
La guerra contro Israele e' in atto, una guerra psicologica che fa piu' danno delle guerre classiche perche' , come la goccia cinese, vuole indebolire le nostre anime, vuole deprimere i nostri cuori e mettere confusione nelle nostre menti, soprattutto in quelle dei nostri figli perche' i giovani sono recettivi e sensibili e a forza di sentirsi dire che sono dei mostri e che vivono in un paese di mostri, finiranno per crederlo con risultati terrificanti.
I nostri ragazzi cosi' belli e coraggiosi che, anziche' divertirsi come dovrebbero, sono quotidianamente preda dei nostri nemici, possono essere ammazzati, rapiti e scomparire nei meandri del mondo arabo e , peggio di tutto, possono essere costretti a fare ancora, come i nostri antenati in Europa, Autodafe'.
Se volete essere amati e rispettati tradite Israele, diffamate Israele, condannate Israele, odiate Israele!
Io pero' dico ai nostri figli, abbiate coraggio come sempre, siamo una forza e se restiamo uniti nessuno ci distruggera'.
Credeteci, in barba ai nostri assassini e agli sgozzatori dei nostri bambini, per tutti quelli che ci odiano, per tutti quelli di noi che sono stati ammazzati.
Credeteci e Israele e il suo popolo esisteranno sempre!
Siano benedetti Udi e Ruthi, Hadas, Elad, Yoav e i loro tre fratellini soparvvissuti.

Deborah Fait

 

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