Un articolo di Deborah fait

Prima di staccare il computer ed essere travolta, mio malgrado,  da un trasloco, voglio scrivere due parole su quanto sta accadendo in queste ore in Egitto.
L’ambasciata israeliana del Cairo, dopo giorni di violenze esterne al muro di protezione costruito dall’esercito egiziano per proteggerla, e’ stata assalita da una folla di migliaia di fanatici energumeni. Hanno ancora una volta strappato la bandiera e  data  naturalmente alle fiamme, hanno gettato fuori dalle finestre casse di documenti, hanno costretto il personale, compreso l’ambasciatore e la sua famiglia, ad essere evacuati!
Per fortuna sono arrivati sani e salvi a Gerusalemme. Sei agenti della sicurezza israeliani sono stati salvati dal linciaggio grazie all’intervento, tardivo ma fortunato, delle teste di cuoio egiziane.
Vi sono stati tre morti e piu’ di mille feriti.
Dunque Israele e’ attaccata su tutti i fronti senza aver fatto niente altro che difendersi.
Scandaloso. E’ scandaloso, e’ ingiusto, e’ spaventoso.
La Turchia ha rotto i rapporti diplomatici con noi perche’ non abbiamo chiesto scusa per i terroristi turchi morti sulla Mavi Marmara dopo che avevano aggredito con coltelli e bastoni i soldati israeliani disarmati che scendevano lungo le corde dall’elicottero sulla nave.
Israele , secondo i piu’, doveva chiedere scusa per essere stata provocata, doveva chiedere scusa per i suoi soldati accoltellati .
In agosto un attacco terroristico durato nove ore, vicino a Eilat, ha portato alla morte di tre o cinque , dipende dalle fonti…, soldati egiziani durante uno scontro a fuoco.
Anche per questo, dopo che nove cittadini israeliani sono stati uccisi nell’attacco, Israele avrebbe dovuto chiedere scusa.
Non lo ha fatto e allora la primavera araba, il nuovo Egitto, decidono di attaccare con martelli e armi l’ambasciata di Israele.
Dobbiamo chiedere scusa a tutti, come leggo su internet:
a mia opinione bastavano poche parole e non obbligatoriamente delle scuse solenni, ed un modo diverso di raccontare i fatti di agosto a Eilat, e forse molto si sarebbe evitato .
Deduco che per costui Israele, oltre a chiedere scusa, avrebbe dovuto anche accusarsi dell’attentato.
e ancora:
andare a bistrattare una nazione nascente, perchè questo nel bene o nel male è nell’immaginario collettivo egiziano la “fenice” di Piazza Tahir, non è stato un buon viatico
Dunque difendersi da un attacco terroristico in territorio israeliano, attacco condotto da palestinesi nell’indifferenza dei soldati egiziani intervenuti solo in seguito nello scontro a fuoco, significa “bistrattare  una nazione nascente”.
Questa non e’ piu’ neanche follia e’ putrescente odio di cui abbondano siti  maleodoranti della sinistra italiana.
Dovrei essere abituata a tutto questo odio ma ogni volta e’ come ricevere coltellate nel fegato, al Male non c’e’ assuefazione e queste persone, come quelle che riempiono il mio blog di insulti contro Israele, sono la parte malata della societa’ italiana.
Soffrono di sindrome antiisraeliana che e’ lo stesso male di cui sono affetti gli antisemiti storici, ebrei colpevoli di tutto, eliminati milioni di ebrei; adesso e’ israele colpevole di tutto, faranno fuori anche Israele, che ne dite?
Beh, ormai lo avete capito, amici,qualsiasi cosa succeda, qualsiasi cosa Israele faccia o non faccia e’ sempre colpa sua e se non si genuflette allora e’ giusto attaccarla sia diplomaticamente che con le armi .
Avete sentito qualcuno chiedere le scuse palestinesi per i 35 morti nell’attentato di Netaniah? Avete sentito qualcuno pretendere le scuse palestinesi per i 29 ragazzini ammazzati al Dolphinarium di Tel Aviv? Nomino due attentasti tra centinaia. Nessuno ha chiesto ad Arafat di scusarsi. Anzi, arrivavano i pacifisti a condannare Israele, a sputarci addosso, a offenderci, a urlare che ce lo meritavamo.
Maledetti.
E la famiglia Fogel, sgozzata mesi fa? Qualcuno ha forse chiesto a Abu Mazen di scusarsi?
No,  anzi, ad ogni attentato c’e’ qualche putrescente odiatore che insinua che ci siamo attentati da soli.
Arabi e islamici sono sempre innocenti.
Infatti ecco il commento  del ministero dell’interno egiziano:
“Ci sono mani straniere dietro l’assalto all’ambasciata israeliana del Cairo”, è l’analisi fornita da una fonte del ministero dell’Interno al giornale egiziano ‘al-Youm al-Sabaa’.
Volete indovinare di chi sarebbero le “mani straniere”?
Vi do cinque secondi di tempo.
Avete indovinato?
Bravi.
Intanto il nuovo Egitto avanza.
Deborah Fait
www.informazionecorretta.com

 

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