Un articolo di Deborah Fait

E’ una desolazione, come ti giri, leggi i giornali, guardi le notizie alla TV,  ti vien voglia di vomitare.
In due giorni da Gaza sono piombati piu’ di 50 missili Grad su Israele, chi ne  da notizia, parla di raid aerei israeliani su Gaza e solo in seconda battuta accenna ai missili che hanno provocato la reazione di Israele ma Repubblica fa di piu’ e scrive :”ucciso colono ad Ashkelon”.

Colono? A Ashkelon?  Vi sembra possibile che un giornalista possa aver scritto una simile bestialita’? ecco, leggete pure, il titolo parla solo di raid israeliano, non dell’ attacco palestinese contro un milione di israeliani e la perla e’ nel sottotitolo ,
Razzi contro Israele: ucciso un colono

http://www.repubblica.it/esteri/2011/10/29/news/raid_israeliano_nella_striscia_di_gaza-24090703/

Che dire? e’ una desolazione, un odio senza pari, una mancanza di etica giornalistica che dovrebbe scandalizzare i piu’ e invece passa inosservata perche’ si sa che Israele e’ sempre colpevole e che gli israeliani sono tutti coloni.
La citta’ di Askelon e’ in Israele, fa parte dello stato ebraico, date un sguardo a una cartina geografica e ditemi se un cittadino israeliano di Ashkelon puo’ essere definito colono, senza contare che il termine, tutto italiano, e’ falso e ridicolo.
Queste porcherie possono essere scritte soltanto se non si riconosce la legittimita’ di Israele ad esistere.
Quando e’ partito l’attacco da Gaza le sirene di allarme di sono attivate in tutte le citta’ del sud, anche nella mia citta’ e, se volete,  date un occhiata per capire dove si trova Rehovot.
Sono anch’io una colona secondo Repubblica,senza nessun diritto, nemmeno quello di poter dormire in pace.
Mi fa piacere pubblicare un pezzo di un amico, Alberto, per dare un’idea, anche minima, di quello che accade da anni, di come vive un milione di israeliani :
negli ultimi 2 giorni da Gaza sono stati sparati circa 50 missili grad su Ashkelon, Ashdod, Beersheva ecc ecc, oltre ad un numero imprecisato di colpi di mortaio sui kibbutz di confine, un israeliano padre di famiglia di 56 anni e’ morto, aveva appena fermato l’ auto per mettersi al riparo, ma non ha fatto in tempo a trovarne uno. Altri israeliani sono rimasti feriti, una neonata e’ stata intossicata dal fumo dei roghi scoppiati a causa dei missili, una decina di auto sono andate a fuoco ed esplose, abitazioni sono state pesantemente colpite e danneggiate (i missili grad oltre all’ esplosivo hanno anche moltissime biglie di ferro che schizzano da tutte le parti dopo l’ impatto e fanno buchi dappertutto), alcune bombole di gas non sono miracolosamente esplose, un milione di israeliani e’ nei rifugi dall’ altro ieri, le scuole del sud d’Israele sono chiuse, un missile ha colpito una scuola di Ashdod di sabato, dove avrebbe dovuto esserci una lezione di un rabbino, ma il bidello era malato quel giorno li’ e combinazione la lezione non si e’ tenuta… Ma sui media mondiali si legge che sono morti 9 “poveri” palestinesi.

Nove terroristi della Jihad islamica.
Ariel, un cittadino di una delle citta’ colpite lancia un grido di disperazione :
Fate sapere al mondo cosa succede veramente….

Noi lo facciamo, tentiamo di farlo, esistiamo per questo ma il mondo non sente e se ne frega, completamente assoggettato agli arabi, innamorato dei palestinesi, questo mondo vuole soltanto che passi l’idea  di Israele persecutore e arabi vittime. Questo mondo, caro Ariel,  proprio ieri ha accolto tra le sue braccia la Palestina diventata a tutti gli effetti stato membro dell’unesco (scritto rigorosamente minuscolo) per la gioia di tutti  gli odiatori di Israele.
Adesso ne vedremo delle belle. L’arroganza palestinese non avra’ piu’ limiti, l’auspicato dialogo tra Israele e Abu Mazen  restera’ un punto di domanda. Ormai sono anni che i palestinesi si rifiutano di dialogare con Israele, lo farebbero, secondo il loro presidente negazionista e compare di Arafat, solo se Israele graziosamente scomparisse.
Quali sarebbero le maggiori pretese palestinesi?

1.Gerusalemme Capitale della palestina col nome di Al Quds.

Ehud Olmert gliel’aveva offerta.
Abu Mazen aveva rifiutato.

2.Olmert aveva fatto di piu’: la Citta’ Vecchia , dove esistono tutti i luoghi santi ebraici, cristiani e musulmani, sarebbe stata amministrata da un gruppo di “saggi” di Giordania, Arabia Saudita, governo palestinese, Stati Uniti e Israele

Abu Mazen aveva rifiutato.

3. Accoglienza in Israele di un certo numero di cosiddetti profughi palestinesi.

Abu Mazen aveva rifiutato.

Tutto questo non gli bastava ne’ mai bastera’ , e’ Israele che vuole, non qualche pezzo di territorio, qualche sinagoga o chiesa da trasformare in moschee.
Non gli interessa, lui e i palestinesi vogliono solo una cosa, insediarsi al posto di Israele.
Adesso, con una bella poltrona in seno all’ONU, si scateneranno e tutto il mondo vedra’ un paese che non c’e’, un popolo che, dalla sua invenzione nel 1967, si e’ dedicato solo al terrorismo contro civili, donne e bambini, dettare condizioni, usare la sua prepotenza e cambiare il nome e la storia di tutti i luoghi sacri.
Finora hanno cambiato il nome, la storia e l’appartenza  dei luoghi santi ebraici : il Kotel ( muro del pianto) luogo sacro per l’ebraismo mondiale, e’ gia’ diventato Al-Buraq Wall, la Tomba di Rachele ( da 4000 anni luogo sacro per gli ebrei) e’ stata trasformata in moschea e si chiama Bilal bin Rabah Mosque. La Tomba di Giuseppe, figlio di Giacobbe, e’ stata bruciata varie volte, trasformata in moschea, dopo il rogo di tutti i libri sacri ebraici. Oggi gli ebrei possono visitarla solo dietro permesso palestinese e mai singolarmente, pena il linciaggio da parte dei “pacifici”  abitanti di Nablus.
Altri luoghi sacri verranno profanati, distrutti, i loro antichi nomi cambiati, la storia stuprata,  tocchera’ anche ai luoghi sacri cristiani e allora forse qualche nazione cha ha votato perche’ il “fantasma palestina” entrasse a far parte dell’ONU, si mangera’ le mani.
Contro Israele, l’ebreo del mondo, trova continuita’ la millenaria persecuzione degli ebrei, nell’odio contro Israele si riconoscono tutti i discendenti dei piu’ antichi e recenti odiatori, quelli che entravano con forconi e spade per sterminare villaggi o quartieri di ebrei, quelli che li mettevano sui roghi se non si convertivano e anche dopo la conversione forzata, quelli che li mettevano nei forni in epoca recentissima.
Per non provare sensi di colpa, l’occidente ha trasformato Israele da vittima degli arabi , della loro violenza, del loro negazionismo,   in persecutore.
Guerre per l’annientamento, terrorismo, missili, tragedie che Israele vive dal giorno della sua fondazione, tutto viene  giustificato in nome dell’odio che questo mio paese martoriato suscita nell’animo occidentale.
Dopo 63 anni, ancora si parla di Terrasanta e non di Israele. Ancora non se ne riconosce la Capitale. Ancora si parla di illegittimita’ di vivere nel nostro Paese. Ancora i piu’ moderati tra i nostri odiatori dicono la frase terribile “Israele ha il diritto di esistere”.
Ancora odio e negazionismo.
A questo si contrappone l’abbraccio incondizionato del mondo ai nostri persecutori.
Il grido disperato di Ariel
Fate sapere al mondo cosa succede veramente….
Cade tristemnente nel vuoto.
Il mondo ci ha marchiati a fuoco ancora una volta e sta tentando di cancellare la nostra storia per accontentare  i suoi padroni.
Se cancelli e trasformi la Storia, cancelli il popolo che l’ha vissuta. Questo e’ l’obiettivo dei palestinesi e della Lega Araba e a questo si sono inginocchiati servilmente i paesi europei che hanno votato perche’ una non nazione diventasse stato membro di un’organizzazione internazionale.

Deborah Fait
www.informazionecorretta.com

 

One Response to

  1. michele ha detto:

    Cara Deborah :
    sarò pure un pò visionario, ma non sarebbe il caso di creare una ong che si chiami “FREE ISRAEL” che abbia lo scopo di ribaltare quotidianamente le menzogne e far capire al mondo che il vero assediato, da arabi e non solo, è, nella realtà, solo Israele ?? Grazie.

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