Il web si scatena contro l’associazione troppo ardita. E il centro fitness si scusa e licenzia il creativo responsabile della campagna.

da: Il Giornale.

Nella foto: Lo spot della palestra di Dubai.

 

Osare un po’ in pubblicità è più che lecito. D’altronde il compito di uno spot è quello di colpire il suo target di riferimento, di interessare la clientela a ciò che si sta tentando di vendere.

Ma anche qui i limiti esistono. Limiti che una piccola palestra di Dubai ha ampiamente superato, guadagnadosi in cambio una valanga di contatti e altrettanto sdegno da parte del mondo del web.

“Kiss your calories goodbye”, di’ addio alle tue calorie in eccesso. Era questo lo slogan scelto per la nuova campagna pubblicitaria del centro fitness. Nulla di strano, fin qui. Salvo che, ad accompagnare lo slogan, campeggiava una veduta dell’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz, un’associazione facile, tra la magrezza ricercata dagli utenti della palestra e la magrezza, di ben altro tipo, di quanti nei campi avevano trovato la morte, o molte sofferenze. Un’associazione che non è piaciuta a nessuno.

Inutili le scuse della palestra, che ha tentato invano di spiegare la sua strategia commerciale, sottolineando come il messaggio fosse che allenarsi da loro rappresentava “un campo di concentramento per le calorie”. Unico risultato della campagna, decisamente fallimentare, quello di aver portato al licenziamento dell’ideatore, il 32enne inglese Phil Parkinson, e al ritiro delle pubblicità diffuse via web, con tante scuse da parte dei proprietari e l’impegno a devolvere denaro per una causa benefica.

 

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