Per mercoledì 28 marzo invitiamo tutti i milanesi (e non) a una serata molto interessante: la nostra Sinagoga infatti accoglierà Annalaura Mevorah Geaschmay, che ci racconterà la sua storia di donna ebrea, prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. Ci sarà ampio spazio per le domande, visto l’occasione ormai sempre più rara di parlare con qualcuno che ha visto la guerra e la persecuzione con i propri occhi.

Ad accompagnarci in questo incontro/intervista ci sarà anche Fiona Diwan, direttore del “Bollettino”, il giornale della Comunità Ebraica di Milano.

Per chi ne facesse richiesta, sarà possibile accedere all’adiacente sinagoga per una visita guidata.
L’iniziativa rientra nel ciclo “A tempio aperto”, volta a far conoscere la storia e la cultura ebraica.

L’appuntamento dunque è per mercoledì 28 marzo alle 20.45 nei locali della sinagoga Beth Shlomo in corso Lodi 8/C. Ingresso libero.

Il tempio Beth Shlomo (www.bethshlomo.it) è l’erede della Sinagoga di Ferramonti (Cosenza), costituita in un campo di internamento durante il fascismo. Poi trasportata a Milano dagli Alleati per divenire primo punto di riferimento della città per gli ebrei sopravvissuti alla Shoah. Da qui ha preso il nome di She’erith Haplità (il resto dei sopravvissuti), proprio in nome della sua tragica storia.

 

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