Un testimone ha visto che l’assassino aveva una piccola telecamera mentre sparava all’impazzata, uccidendo tre bimbi e un maestro.

La Francia non si è ancora ripresa dallo choc per la strage di ieri, a Tolosa, in cui sono morti tre bambini e un insegnante nella più grande scuola ebraica della città.

Il killer ha usato la stessa arma con cui, alcuni giorni fa, aveva fatto fuoco uccidendo tre parà di origine araba a Tolosa e Montauban. Un testimone oculare ha detto che l’assassino aveva una piccola telecamera attaccata al collo mentre sparava all’impazzata contro bambini e genitori di fronte alla scuola. Il ministro degli Interni francese Claude Gueant ha detto che gli inquirenti non sono ancora in grado di confermare l’identità dell’autore della strage.

Minuto di silenzio nelle scuole

In tutta la Francia le scuole oggi osservano un minuto di silenzio in memoria delle vittime. E nella regione del Midi Pirenei le autorità hanno elevato l’allerta antiterrorismo al livello rosso, il massimo della scala.

Le piste seguite dagli inquirenti

Alto, tatuato e vestito di nero: è questo l’identikit dell’uomo che ha sparato. Potrebbe far parte di un gruppo neonazista. Ma gli investigatori restano cauti e tengono aperta anche un’altra pista, quella del fondamentalismo islamico.

Sepoltura in Israele

I corpi delle quattro vittime franco-israeliane saranno sepolte entro domani in Israele. Le spoglie di Jonathan Sandler, 30 anni, professore di religione, e dei suoi due figli Gabriel e Ariel (4 e 5 anni) e quello di Myriam Monsonego (7 anni), figlia del direttore e rabbino dell’istituto, raggiungeranno Parigi e poi Israele.

 

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