Nei giorni a venire Giacobbe metterà radici, Israele germoglierà e fiorirà,e tutto il mondo sarà pieno del suo prodotto. (Isaia 27:6)

• L’inesauribile creatività israeliana: Guardate cosa sono stati capaci di inventare gli studenti dell’Accademia Bezalel di Gerusalemme per il colosso multinazionale Chevrolet!
http://www.bitcity.it/news/25541/chevrolet-i-finestrini-delle-auto-trasformati-in-schermi-interattivi-multi-touch.html
• Gerusalemme. Doccia a due posti con scaldabagno? No, è una colonnina di ricarica delle auto elettriche Nissan che cominciano a circolare nel paese. In pochissimo tempo dovrebbero diventare il 50% delle macchine in circolazione, un record mondiale.
•Ci sono carboni tanto inquinanti e che producono tanto gas serra da essere proibiti. Ora però la startup israeliana NewCO2Fuels tratta quei gas serra con un metodo brevettato al Weizman di Rechovot ed utilizzando raggi solari converte il biossido di carbonio in monossido ed ossigeno e al contempo produce idrogeno dall’acqua. Dalla sintesi di monossido di carbonio ed idrogeno ricava un idrocarburo convertibile in metanolo. Il gioco è fatto, il pieno per l’auto pure, a prezzi competitivi. Tra pochissimo in Australia!
•Immaginate un pieno da 2,400 km; immaginate emissioni zero e totale riciclo di ogni componente; state immaginando la nuova batteria alluminio/acqua della israeliana Alchemy Research, capace di contenere a parità di peso 80 volte l’energia delle migliori batterie odierne al litio. L’acqua è a circuito chiuso, l’alluminio si trasforma in ossido e viene riciclato in alluminio. Fondata quest’anno la compagnia conta di essere sul mercato in pochi anni.
•È il “Premio Nobel” dell’agricoltura: Il World Food Prize. Lo ha vinto il prof. Daniel Hillel del kibbuz Sdè Boker nel Neghev 81enne, grande amico di Ben Gurion, affascinato fin da bambino dalle piante che resistevano alle difficili condizioni del deserto israeliano. La motivazione è da brividi: gli viene assegnato “per i basilari risultati a cui ha contribuito incrementando la qualità, la quantità o la disponibilità del cibo nel mondo.” Ancora una volta, Israele Luce delle Nazioni!
•Una start up israeliana collegata al Technion di Haifa: prende cellule staminali dal grasso di un paziente. Le “convince” a crescere come ossa fuori del corpo per diversi cm al mese nella forma analizzata con uno scan tridimensionale necessaria a sostituire o riparare ossa o fratture dello stesso paziente senza rigetto. E le impianta. Finita la sperimentazione su animali inizia ora quella sull’uomo con grandi attese ad esempio per i difetti del palato e la chirurgia ricostruttiva. Il lavoro procede per far crescere le cartilagini alle estremità e già si parla di sostituzione di articolazioni.

DA: KKL

 

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