L’Università Ebraica di Gerusalemme ha annunciato la  scoperta di oggetti che per la prima volta fanno luce su come il rituale  religioso venisse organizzato in Giudea al tempo del Re David. Durante i recenti scavi archeologici a Khirbet  Qeiyafa – una città fortificata in Giudea adiacente alla valle di Elah – l’archeologo Yosef Garfinkel e i suoi colleghi hanno ritrovato una ricca  raccolta di ceramiche, utensili in pietra e metallo, e diversi oggetti d’arte di  cui molti destinati al culto. Queste scoperte includono inoltre tre grandi  stanze che servivano da santuari, sia per la loro architettura sia per i  ritrovamenti effettuati all’interno queste stanze corrispondono abbastanza  fedelmente alla descrizione biblica di come si svolgesse un rituale religioso  durante il periodo del Re David.

Questa scoperta è straordinaria in quanto è la prima volta  che vengono ritrovati i santuari risalenti al periodo dei primi re biblici.  Poiché questi santuari sono precedenti di circa 30-40annni la costruzione del  tempio di Salomone a Gerusalemme, forniscono la prima evidenza fisica di come  si svolgesse un culto al tempo di Re David, con implicazioni significative  per l’archeologia, la storia, e gli studi biblici e  religiosi.

La tradizione biblica testimonia come il popolo di  Israele celebrasse i propri riti religiosi in modo diverso, essendo monoteista e  an-iconico (divieto di figure umane o animali), rispetto a tutte le altre  nazioni del Vicino Oriente Antico.

Tuttavia, non è chiaro quando queste pratiche siano  state formulate, se effettivamente durante il periodo della monarchia (X-VI  secolo a.C.), o solo più tardi, in epoca persiana o ellenistica. L’assenza di  immagini cultuali di esseri umani o animali nei tre santuari fornisce la prova  che gli abitanti del luogo praticavano un culto differente da quello dei Cananei  e dei Filistei, osservando il divieto di immagini scolpite. I ritrovamenti  di Khirbet Qeiyafa indicano inoltre che uno stile architettonico elaborato era  sviluppato fin dal tempo del re David. Questa costruzione è infatti tipica delle  attività di un regno e indica così che la formazione dello Stato, la creazione  di una élite, un certo livello sociale e sviluppo urbanistico della regione  esistevano già ai tempi dei primi re di Israele. Questi reperti rafforzano la  storicità della tradizione biblica e la sua descrizione architettonica del  Palazzo e del Tempio di Salomone.

Il professor Garfinkel dell’Università Ebraica di  Gerusalemme ha dichiarato: “Questa è la prima volta che gli archeologi hanno  scoperto una città fortificata in Giudea risalente al tempo di Re David. Anche a  Gerusalemme non abbiamo una chiara città fortificata di quell’epoca. Così, le  varie proposte interpretative che negano completamente la tradizione biblica per  quanto riguarda il Re David e sostengono che egli era una figura mitologica, o  un semplice capo di una piccola tribù, si sono dimostrate errate grazie a queste  scoperte“. Garfinkel ha continuato: ” Nel corso degli anni, migliaia di ossa  di animali sono state trovate, tra ovini, caprini e bovini, ma non maiali. Ora  abbiamo scoperto tre sale dedicate al culto, con vari armamentari, ma non è  stata trovata neanche una figura umana o di animale. Questo suggerisce che la  popolazione di Khirbet Qeiyafa osservava i due divieti biblici: sul maiale e  sulle immagini scolpite – e quindi praticavano un culto diverso da quello dei  Cananei e dei Filistei ”

DA: Ufficio Nazionale Israeliano del  Turismo.

 

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