Iniziata l’offensiva via terra: “L’obiettivo sono i tunnel”. Si aggrava il bilancio delle vittime: c’è pure un neonato.

Continua l’operazione di terra avviata ieri sera da Israele nel nord della Striscia di Gaza.

mediorie

L’esercito di Tel Aviv sta avanzando con l’obiettivo di identificare e distruggere i “tunnel” usati da Hamas per spostare i razzi da lanciare contro la capitale israeliana.

È l’area nord di Gaza in particolare ad essere sotto attacco, con bombardamenti e raid un po’ dappertutto, in un clima di panico diffuso. Testimoni riferiscono di non sapere
dove fuggire. Secondo il portavoce militare, durante la notte sono stati colpiti oltre 100 “siti del terrore”, circa 9 tunnel e oltre 20 lanciatori di razzi. Nell’offensiva è stato ucciso un militare israeliano, mentre tra le vittime palestinesi ci sarebbe anche un neonato. Peggiora quindi il bilancio delle vittime: dall’inizio dei raid sono state uccise 260 persone tra cui civili e diversi bambini, mentre in oltre 2mila sono rimasti feriti.

Hamas non ha intenzione di star a guardare e minaccia pesanti ritorsioni. “Quello che l’invasore israeliano non è riuscito a realizzare con i raid aerei e marittimi, non lo realizzerà nemmeno con l’offensiva terrestre, che è destinata all’insuccesso”, ha detto il capo in esilio Khaled Mechaal. L’offensiva terrestre provocherà “ancora più spargimento di sangue” e complicherà gli sforzi per mettere fine al conflitto nella zona, ha aggiunto il presidente dell’Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas).

 

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