Dalla conferenza del prof. Paolo Branca presso Bet Shlomo

Sono oltre 40 le sure del Corano in cui compaiono versetti che di riferiscono agli ebrei. Anche se cercheremo di ripercorrerle cronologicamente, non si può dire che ne emerga una visione sistematica e progressiva, come del resto accade ad altri temi trattati.

Come capita spesso nelle sure risalenti al periodo meccano, vale a dire quello precedente all’egira, le figure di antichi profeti sono richiamate per tracciare un parallelo tra loro e quella di Muhammad, sia per fondarne l’autorità sia per minacciare la punizione divina a quanti rifiutavano lui e il suo messaggio, analogamente a quanto era accaduto in precedenza.

Parallelo Mosè/Muhammad:
“Or non t’ è giunta di Mosè la storia? / Allorché nella santa vallata di Tuwà lo chiamò il Signore. / “Va tu da Faraone, ch’è ribelle! / E digli: “Vuoi tu purificarti / sì ch’io ti guidi al tuo Signore, e tema?” / E poi gli fe’ vedere il Segno Massimo. / Ma smentì e disobbedì / poi volte le spalle, corse / e convocò e gridò. / E disse: “Il vostro Signore Supremo, son io!” / E Dio lo punì del castigo della vita prima e dell’ultima. / E questo, per vero, per chi paventa, è un esempio” (79, 15-26).

Non solo lui e Aronne, ma anche Abramo e Isacco con tutta la loro discendenza sono indicati come favoriti, benché alcuni non lo meritassero:
“Or quando si furon rassegnati al volere di Dio e Abramo ebbe disteso il figlio con la fronte a terra, / allora gli gridammo: “Abramo! / Tu hai verificato il tuo sogno: così noi compensiamo i buoni!” / E questa fu prova decisiva e chiara. / E riscattammo suo figlio con sacrificio grande / e lo benedicemmo fra i posteri: / “Pace su Abramo!” / Così Noi compensiamo i buoni! / Ché in verità egli fu dei nostri servi credenti. / E gli demmo la lieta novella di Isacco, profeta, di fra i buoni. / E benedicemmo lui e Isacco; ma di fra la loro progenie, vi fu chi operò il bene e vi fu chi manifestamente fe’ torto a se stesso. / E colmammo di favori Mosè ed Aronne / e salvammo loro e il popolo loro dalla Catastrofe Grande. / E li soccorremmo, sì che furono essi i vincenti / e demmo loro il Libro chiarificatore / e li guidammo sulla retta Via. / E la lor lode perpetuammo fra i posteri: / “Pace su Mosè ed Aronne!” / In verità così Noi compensiamo i buoni! / Ché essi furono certo dei nostri servi credenti” (37, 103-123).

Una sura che parla encomiasticamente anche di Davide e Salomone, così poi afferma:
“E rammenta ancora i Nostri servi Abramo e Isacco e Giacobbe, possenti di mano, aguzzi di vista. / E di pura purificazione li purificammo: del ricordo dell’eterna Dimora! / E son presso Noi di fra gli Eletti i migliori!” (38-45-47).

Benedizione più volte ribadita:
“E invece salvammo i Figli d’ Israele dal castigo ignominioso, / da Faraone, perché fu orgoglioso prevaricatore. / E li abbiamo eletti, di piena scienza, sopra le creature tutte. / E Segni abbiam loro dato, Segni pieni di limpida prova” (44-30-33).

(“E Noi rivelammo a Mosè: “Fuggi di notte con i miei servi, poiché sarete inseguiti!” / E Faraone mandò nelle città messi a raccogliere truppe / dicendo: “Costoro son certo una piccola banda, / e ci danno per vero noia e ci irritano, / e noi tutti assieme siam molti ed astuti”. / Eppure li scacciammo da giardini e fontane, / e tesori, e dimore splendenti, / e così di tutto facemmo eredi i Figli d’Israele” (26, 52-59).)

Anche se si ricordano episodi d’infedeltà, non è pronunciata alcuna condanna che coinvolga tutti:
“O figli d’ Israele! Vi abbiam salvato dal vostro nemico e v’abbiamo dato convegno sul fianco destro del Monte e v’abbiam fatto scender dal cielo la manna e le quaglie. / “Mangiate, dicemmo, delle cose buone di cui v’abbiam provveduti e non eccedete protervi, che non vi cali addosso dall’alto l’ira Mia, ché quegli sul quale l’Ira Mia scende, sprofonda nell’abisso. / Ma Io sono, per chi si converte a Me, e crede, e opera il bene, e si lascia guidare, indulgentissimo. / Ora, che cosa t’affrettò via dal tuo popolo, o Mosè? / Rispose: “Essi mi seguon da presso ed io son corso a Te, Signore, perché di me Ti compiaccia!” / “Il popolo tuo, disse, l’abbiam messo alla prova, da quando tu te ne andasti, e as-Sâmîrî li ha traviati!” / E tornò Mosè al Suo popolo pieno d’ira e di tristezza e disse: “O popol mio! Non v’aveva promesso il Signore promessa buona? Troppo lungo v’è parso dunque il tempo? O voleste forse che scenda su voi l’ira del vostro Signore, ché avete rotto la promessa che già mi faceste?” / Risposero: “Non mancammo noi di nostro proposito alla promessa che già ti facemmo, ma ci fecero portare pesanti monili del popolo che poi gettammo nel fuoco, e vi gettò anche as-Sâmîrî qualcosa”. / Ed egli ne fece per loro un vitello, un corpo che muggiva, e dissero al popolo: “Questo è il vostro dio, e il dio di Mosè, che egli però ha dimenticato!” / Non vedevano dunque che esso non dava loro risposta ed era incapace di portar loro danno o vantaggio?” / E Aronne già aveva lor detto prima: “O popol mio! Con questo vitello siete messi alla prova, ma il vostro Signore è il Misericordioso: seguitemi e obbedite ai miei ordini!” / Risposero: “Non cesseremo d’essergli devoti finché non torni a noi Mosè!” / E quando questi tornò disse al fratello: “O Aronne! Chi t’ha impedito, quando li vedesti errare, / di seguirmi? Disobbedisti dunque al mio comando?” / “O figlio di mia madre!, rispose, non afferrarmi per la barba, non afferrarmi pel capo! Ho temuto che tu mi dicessi: “Hai messo divisione fra i figli d’Israele e non hai osservato la parola mia!”” / “E tu, che intendesti tu fare, as-Sâmîrî?” / “Scorsi quel che loro non scorsero, e presi un pugno di terra dall’orma dell’Angelo e la gettai nel fuoco, ché così mi incitò a fare il mio istinto”. / Disse Mosè: “Vàttene! E a te in questa vita terrena toccherà in sorte di dire a chi ti s’appressa: “Non mi toccare”! E nell’altra c’è pronta per te una minaccia cui non sfuggirai. / E ora guarda il tuo dio, al quale continuasti ad esser devoto: lo bruceremo e le ceneri disperderemo tutte nel mare! Perché il vostro dio è Dio, non c’è altro dio che Lui, che abbraccia di Sua scienza tutte le cose!”. / Così ti narrammo le storie di tempi passati, e t’abbiam dato un mònito Nostro, / e chi se n’allontana, porterà, il dì della Resurrezione, un peso / sotto al quale rimarrà eternamente; quanto pesante, il dì della Resurrezione, quel peso!” (20, 80-101).

Le divisioni tra chi aveva già ricevuto una rivelazione cominciano a comparire come segno di maledizione:
“”O Messaggeri di Dio! Mangiate delle cose buone del mondo e operate il bene! Ché Io ben so ciò che voi fate! / Ché questa vostra nazione è una nazione unica, e Io sono il vostro Signore: temetemi!” / Ma ecco si frantumano in sètte diverse, e ogni partito è lieto della sua verità. / Ma tu lasciali nella confusione loro, per un tempo. / Pensano forse che le ricchezze ed i figli, di cui Noi li provvediamo, / Noi ci affrettiamo a donarle loro per il loro bene? Di nulla s’avvedono dunque?” (23, 51-56).

“E gli donammo Isacco e Giacobbe, in sovrappiù, e ne facemmo, tutti, dei santi. / E ne facemmo dei Capi, che guidassero gli uomini per ordine Nostro, e rivelammo loro la pratica delle opere buone, e il compimento della Preghiera, e l’elargizione della Dècima, e solo Noi essi adoravano”
“In verità questa vostra religione è una religione unica: Io solo sono il vostro Signore, adorateMi! / Ma essi si dilaniarono fra loro: tutti però a Noi torneranno. / E chi compia opere buone e sia credente, il suo sforzo non verrà misconosciuto. Ecco, Noi ora lo scriviamo per lui” (21, 72-73, 92-94), similmente 32, 23-26; 41, 45

Più direttamente agli ebrei si rivolge questo passaggio:
“E Noi demmo a Mosè il Libro e lo facemmo guida dei figli d’Israele: “Non prendete altro protettore che Me!” / A Mosè, progenie di coloro che Noi portammo con Noè nell’Arca; e in verità quegli fu un servo grato. / E decretammo contro i figli d’Israele, nel Libro: “Certo voi porterete la corruzione sulla terra due volte e v’innalzerete a superbia alta. / E quando verrà per compiersi la prima delle due minacce, susciteremo contro di voi dei servi Nostri, di forza grande, che penetreranno liberamente entro le vostre dimore, e la minaccia sarà avverata. / Poi vi concederemo la rivincita su di loro e vi assisteremo con ricchezze e figli e vi faremo maggiori di numero. / Se farete del bene lo farete in favore vostro e se farete del male lo farete a voi stessi. E quando verrà per compiersi l’altra minaccia, ecco verranno ad affliggervi, entreranno nel Tempio come v’erano entrati la prima volta, distruggeranno di distruzione totale tutto quel che avran conquistato” / Può darsi che il vostro Signore abbia pietà di voi, ma se tornate al male, torneremo anche Noi, e faremo della gehenna carcere agli empi”.
“E dicemmo di poi ai figli d’Israele: “Abitate questa terra; e quando si compirà la Promessa Futura vi ricondurremo tutti a schiere” (17, 2-8; 104).

Ai seguaci del Profeta viene ingiunto di rapportarsi con i precedenti monoteisti nel migliore di modi:
“E non disputate con la Gente del Libro altro che nel modo migliore, eccetto quelli di loro che sono iniqui, e dite: “Noi crediamo in quel che è stato rivelato a noi e in quel che è stato rivelato a voi e il nostro e il vostro dio non sono che un Dio solo, e a Lui noi tutti ci diamo!” / E così rivelammo a te il Libro, e coloro cui il Libro demmo da prima credono in esso, e anche di fra questi c’è chi vi crede. Soltanto gli empi rinnegano i nostri Segni! / E tu non avevi recitato, prima di questo, nessun altro Libro, e nessun libro avevi copiato con la tua destra: se lo avessi fatto quei che lo ritengono falso avrebbero con ragione dubitato. / Ma anzi questo è un insieme di Segni chiarissimi nei cuori di coloro cui fu data la scienza e nessuno, tranne gli iniqui, rinnega i Nostri Segni!” (29, 46-49).

Raccomandazione analoga viene rivolta al profeta stesso:
“invita alla Fede e cammina diritto, come t’è stato ordinato, e non cedere ai desideri loro, ma dì: “Io credo in quei Libri che Iddio ha rivelato, e a me fu ordinato di far giustizia tra voi: Iddio è il Signore nostro e il Signore vostro. Noi abbiamo le nostre azioni e voi le vostre, né vi sia disputa alcuna fra noi e voi: Iddio ci riunirà tutti, ché a Lui tutto ritorna!” / Ma coloro che continueranno a disputare su Dio dopo che Gli è stata resa obbedienza, il loro argomentare sarà vano presso il Signore, su di loro cadrà ira e avran castigo violento” (42, 15-16).

L’infedeltà parziale di alcuni non sembra compromettere una continuità:
“Certo noi preparammo ai Figli d’Israele una dimora di fede sincera e li provvedemmo delle buone cose del mondo, e non furon discordi se non quando venne la loro Scienza. Ma le loro discordie le deciderà Iddio nel dì della Resurrezione. / E se tu sei in dubbio su qualcosa che ti abbiam rivelato, domandane a quelli che leggono la Scrittura antica. Il tuo Signore t’ha mandato la Verità, non esser dunque perplesso e dubbioso!” (10, 93-94).

La condotta personale sembra rimanere il vero discrimine:
“E quel che t’ abbiam rivelato del Libro è la Verità, a conferma delle antiche Scritture, perché Iddio dei Suoi servi è osservatore informato. / Poi demmo in retaggio il Libro a quei che prescegliemmo di tra i servi Nostri, alcuni dei quali sono ingiusti verso se stessi, e alcuni seguono una via media, e alcuni gareggiano e sopravanzano nelle opere buone, col permesso di Dio: questa è la Grazia Grande”. (35, 31-32)

Un alternarsi di infedeltà, punizioni e perdono si susseguono, come del resto anche nella Bibbia:
“E demmo in retaggio al popolo umiliato le terre d’Oriente e le terre d’Occidente, che noi benedicemmo; e si compì la parola bellissima del tuo Signore per i figli d’Israele, per la loro pazienza; e distruggemmo tutte le opere di Faraone e della sua gente e le loro costruzioni dagli alti tetti. / E traversammo coi figli d’Israele il mare, ed essi s’imbatterono in un popolo d’uomini che adoravano certi loro idoli. “O Mosè!, dissero i figli d’Israele, fa anche a noi un dio come i loro!” “Voi siete un popolo d’ignoranti!” rispose Mosè. / “Poiché quel che questa gente ritiene vero sarà distrutto, e sarà vanificato quel ch’essi fanno”. / E aggiunse: “Dovrei andar in cerca, per voi d’altre divinità che Dio, mentre Egli v’ha preferito a tutte le creature?” / E rammentate come vi salvammo dalla gente di Faraone, che v’imponeva tormento durissimo, uccidendo i figli vostri, e lasciando vive solo le vostre donne: in questo era una tribolazione inviatavi dal vostro Signore, una tribolazione grande. / E stabilimmo a Mosè trenta notti e le completammo poi con altre dieci, perché fosse completo in quaranta notti il convegno del suo Signore. E disse allora Mosè a suo fratello Aronne: “Sii tu mio vicario fra il mio popolo, agisci rettamente e non seguire la via dei corruttori”. / E quando Mosè venne al Nostro convegno e il suo Signore ebbe parlato con lui, disse Mosè: “O Signore! Mostrati a me, che io possa rimirarti!” Rispose: “Non mi vedrai. Ma guarda il monte, e se esso rimarrà fermo al suo posto, ebbene, tu mi vedrai!” Ma quando Iddio si manifestò al monte lo ridusse in polvere e Mosè cadde fulminato. E quando ritornò in sé disse: “Sia gloria a Te! Io a Te mi converto e sono il primo dei credenti!” / E disse Iddio: “O Mosè! Io t’ho eletto sopra tutti gli uomini dandoti a portare il Mio messaggio e il Mio Verbo. Prendi dunque ciò che t’ho dato e siimi riconoscente!” / E scrivemmo per lui, sulle Tavole, di tutte le cose un’ammonizione e per tutte le cose una spiegazione precisa. “Prendile con forza e ordina al tuo popolo che ne prendano il meglio, o vi mostrerò il soggiorno degli empi. / E stornerò dai Miei Segni coloro che s’inorgogliscono sulla terra senza ragione: se anche vedranno ogni sorta di segni non vi crederanno e se anche vedranno la Via della Rettitudine non la sceglieranno a loro via, e se vedranno la via dell’aberrazione, quella per loro via sceglieranno. Questo perché hanno smentito i Nostri Segni e i Nostri Segni hanno trascurato. / E coloro che avranno smentito i Nostri Segni e l’incontro con Dio nella vita dell’Oltre, vane saranno le loro opere: che ricompensa avranno essi se non di quello che avranno operato?” / Ma, dopo, gli uomini di Mosè si fecero un vitello con i loro ornamenti, un corpo che emetteva muggiti: ma come non videro che quello non parlava loro e non li guidava nella Via? E pure se lo scelsero come dio, e furono iniqui. / E quando si furon pentiti e capirono d’aver errato dissero: “Certo se il nostro Signore non ha pietà di noi e non ci perdona, saremo tutti perduti!” / E quando Mosè tornò al suo popolo, corrucciato e dolente, disse: “Quanto turpemente avete agito in mia assenza! Avete forse voluto affrettare l’ordine del mio Signore?” Poi gettò a terra le tavole, e prese per la testa suo fratello traendolo a sé. E Aronne gridò: “O figlio di mia madre! Il popolo mi ha umiliato e furon sul punto di uccidermi. Non far sì che i miei nemici si rallegrino della mia disgrazia, e non pormi con la gente iniqua!” / E Mosè pregò: “O mio Signore! Perdona me e mio fratello, e facci entrare nella Tua misericordia, poiché sei il più misericordioso dei misericordiosi! / Quelli che si son scelti il Vitello come dio, saranno colti da un’esplosione d’ira del loro Signore e da una abiezione nella vita terrena”. Così Noi compensiamo i bugiardi / Ma coloro che compiono opere malvage, ma poi si pentono e credono, ebbene Dio, poi, sarà pietoso clemente. / E quando in Mosè si fu taciuta la collera, egli riprese le Tavole; la copia delle quali contiene Retta Guida e Misericordia per coloro che paventano il loro Signore. / E Mosè scelse di fra il suo popolo settanta uomini per l’ora dei convegno con Noi. E quando li colse il terremoto egli disse: “Signore! Se Tu avessi voluto li avresti annientati già prima, essi e me. Ma ci annienterai Tu a causa di quel che han fatto gli stolti fra noi? Non è questa altro che una tentazione Tua, per la quale Tu travii chi vuoi e guidi chi vuoi. Tu sei il nostro Patrono. Perdonaci e abbi pietà di noi, ché Tu sei dei Perdonatori il migliore! / E ascrivici il Bene nella vita terrena e nell’altra: ecco noi siam tornati a Te, pentiti!” E disse Dio: “Col Mio castigo io colpisco chi voglio e la Mia misericordia abbraccia ogni cosa. Io la iscriverò a coloro che Mi temono, che pagano la Dècima, e a coloro che nei Nostri Segni credono. / Coloro che seguiranno il Mio Messaggero, il Profeta dei Gentili che essi troveranno annunciato presso di loro nella Tôrâh e nell’Evangelo, che ordinerà loro azioni lodevoli e lo biasimevoli proibirà, che dichiarerà loro lecite le cose buone e illecite le immonde e li allevierà dei legami e delle catene che pesano su di loro; e coloro che crederanno in lui, che lo onoreranno, che lo assisteranno, e che seguiranno la Luce scesa con lui dal cielo: quelli saranno i fortunati” / Dì: “O uomini! Sono io il Messaggero di Dio a voi tutti inviato, da Dio, che possiede il Regno dei cieli e della terra; non c’è altro dio che Lui, Colui che vivifica e uccide. Credete dunque in Dio e nel Suo Messaggero, il Profeta dei Gentili che crede in Dio e nelle Sue parole, e seguitelo, a che per avventura possiate esser diretti al Bene”. / E fra il popolo di Mosè c’è una comunità che si dirige e secondo la Verità e secondo la Verità agisce con giustizia. / E i figli d’Israele li dividemmo in dodici tribù, in dodici comunità, e rivelammo a Mosè quando il suo popolo gli chiese da bere: “Batti con la tua verga la roccia!” E dodici sorgenti ne sgorgarono, e tutti gli uomini seppero dove dovevano bere; e li ombreggiammo con la Nube e facemmo scendere su loro la Manna e le Quaglie, dicendo loro: “Mangiate delle buone cose che la Nostra provvidenza vi dona!” Ma non a Noi essi fecero torto, bensì a se stessi. / E rammenta quando fu detto loro: “Abitate questa città e godetevi come volete! E dite:” Perdono!” entrando per la porta con prostrazioni. Allora vi perdoneremo i vostri peccati e farem prosperare quelli che oprano il bene!” / Ma gli iniqui fra di loro misero altre parole al posto di quelle che eran state loro dette, e Noi mandammo contro di loro un flagello dal cielo, per le loro iniquità. / E chiedi loro di quella città ch’era sulla riva del mare, di quando laggiù violavano il sabato, di come venivano a loro i pesci, quando essi osservavano il sabato, a fior d’acqua, mentre non venivano il giorno ch’essi violavano il sabato: così noi li provammo, per la loro empietà. / E di quando alcuni di loro dicevano: “Perché ammonite voi un popolo che Dio sta per distruggere, o sta per castigare di violento castigo?” Rispondevano: “Perché serva almeno di scusa per noi di fronte al Signore, e nella speranza ch’essi temano Iddio / E quando ebbero dimenticato gli avvertimenti che eran stati loro dati, Noi salvammo coloro che sconsigliavano il male e colpimmo di castigo crudele gli iniqui, per le loro perversità. / E quando con proterva insolenza si rifiutaron di desistere da quel che loro era stato proibito, dicemmo loro: “Siate scimmie abiette”. / E quando il tuo Signore proclamò che avrebbe mandato, certo, contro di loro, prima del Dì della Resurrezione, chi li avrebbe oppressi con crudele tormento. Ché rapido al castigo è il tuo Signore, ma anche clemente pietoso. / E li disperdemmo sulla terra divisi in nazioni, buone e pie alcune, altre il contrario: e le mettemmo alla prova con la prosperità e con l’avversità, nella speranza che si ravvedessero. / E seguirono a loro dei successori che ereditarono la Scrittura: si tennero i beni effimeri di questo mondo basso, dicendo: “Tutto questo ci sarà perdonato!” E pure se venissero loro altri beni effimeri come quelli, li prenderebbero. Ma non fu stretto con loro il Patto della Scrittura, cioè che non dicessero di Dio altro che la Verità? Eppure quel ch’è nella Scrittura essi l’hanno studiato, e la dimora dell’Aldilà sarà la cosa migliore per quelli che temono Dio; non capite dunque? / E per quelli che si tengono stretti alla Scrittura, che compiono la preghiera: Noi non manderemo perduta la mercede dei rettamente operanti. / “E rammentati anche di quando squassammo il Monte alto sopra di essi, come un padiglione, e pensarono che stesse per cadere loro addosso, e disse una Voce: “Prendete con forza la Scrittura che v’abbiam dato e ricordate bene quel che contiene, a che abbiate a temere Iddio!” (7, 137-171).

“Ai giudei avevamo proibito tutti gli animali aventi unghia non spaccata, e dei bovi e dei montoni avevamo proibito loro il grasso salvo quello della schiena e dei visceri e quello misto ad ossa. Questo facemmo in punizione pel loro prevaricare. In verità Noi siamo sinceri. / E se essi ti smentiscono dì loro: “Il vostro Signore è Dio di misericordia ampia, ma impossibile è stornare l’ira Sua da un popolo di scellerati!” / E poi demmo la Scrittura a Mosè come complemento di grazia per chi fa del bene, precisazione chiara d’ ogni cosa, retta guida e misericordia, nella speranza ch’essi credano che incontreranno il loro Signore” (6, 146-155).

“O figli d’Israele! Ricordate i favori che vi elargii, siate fedeli al Mio Patto e io sarò fedele al vostro, e Me solo temete! / E credete in ciò ch’ho rivelato a conferma dei vostri Libri e non siate voi i primi a rinnegarli; non barattate dunque i miei segni per poco prezzo e temete Me solo! / Non rivestite di menzogna la verità e non nascondetela mentre voi ben la conoscete; / eseguite la Preghiera, pagate la Dècima, e prostratevi come gli altri in preghiera. / Potete forse invitare gli altri a esser pii dimenticandolo voi stessi, mentre pur leggete le Scritture? Siete forse privi di intelletto? / Aiutatevi con la pazienza e con la Preghiera, che son cose gravi, ma non per gli umili, / i quali pensano che incontreranno un giorno il Signore e infine torneranno a Lui! / O figli d’Israele! Ricordate i favori che vi elargii, e come io vi resi nobili su tutti i popoli della terra, / e temete un Giorno nel quale nessun’anima potrà pagar per un’altra in nulla e non sarà accettata intercession di nessuno, né compensazione, e i malvagi non troveranno aiuto. / E quando vi salvai dalla gente di Faraone che vi infliggeva crudele tormento sgozzando i vostri figli e risparmiando solo le vostre donne, dura prova questa mandatavi dal vostro Signore; / e di quando dividemmo il mare e salvammo voi e facemmo annegare la gente di Faraone davanti ai vostri occhi; / e quando patteggiammo con Mosè per quaranta notti ed in sua assenza voi vi sceglieste come dio il vitello, agendo da iniqui; / ma Noi vi perdonammo nella speranza che, poi, Ci avreste ringraziato. / E di quando demmo a Mosè il Libro e la Salvazione, che potesse servirvi di Guida; / e di quando Mosè disse al suo popolo: “O popol mio! Voi avete fatto ingiustizia a voi stessi scegliendovi a dio il vitello, volgetevi dunque pentiti al vostro Creatore, uccidete i colpevoli. È questa la cosa migliore presso Chi vi ha creato!” Così Egli perdonò loro: ché, in verità, Egli è Colui che sempre perdona, il Benigno! / E quando diceste: “O Mosè! Non ti crederemo finché non vedremo Dio faccia a faccia” e vi colpì il fulmine mentre stavate guardando. / E poi, morti, vi risuscitammo, nella speranza che Ci foste riconoscenti. / E vi ombreggiammo di nubi e facemmo scendere su voi la manna e le quaglie: “Mangiate, dicemmo, delle cose buone che vi abbiam destinato!” Ed essi, nella loro perversità non Noi offesero, ma se stessi. / E quando dicemmo: “Entrate in questa città e mangiate quel che volete, in abbondanza, ma entrate per la porta prostrandovi e dicendo: `Perdono!` E noi perdoneremo i vostri peccati e saremo larghi coi buoni!” / Ma gli iniqui cambiarono quella parola in una diversa da quella che era stata loro ordinata, e sugli iniqui Noi inviammo un castigo dal cielo per la lor corruzione. / E quando Mosè chiese acqua per il suo popolo e gli dicemmo: “Batti la roccia con la tua verga” e ne sgorgarono dodici sorgenti e ogni tribù seppe a quale doveva bere. Bevete e mangiate ciò che Iddio vi manda e non portate malignamente corruzione sulla terra! / E quando diceste: “O Mosè! Non possiam più sopportare un cibo unico: prega dunque per noi il tuo Signore che produca per noi frutti della terra come legumi, cetrioli, aglio, lenticchie e cipolle!” E Mosè rispose: “Preferite forse il peggio al meglio? Tornate in Egitto, e lì troverete ciò che chiedete!” E li colpì l’abiezione e la miseria e incorsero nell’ira di Dio, e questo perché essi rifiutavano i Segni di Dio e uccidevano i Profeti ingiustamente, questo perché si ribellarono a Dio e passarono i limiti. / Ma quelli che credono, siano essi ebrei, cristiani o sabei, quelli che credono cioè in Dio e nell’Ultimo Giorno e operano il bene, avranno la loro mercede presso il Signore, e nulla avran da temere né li coglierà tristezza. / E ricordatevi ancora di quando stringemmo con voi il Patto e levammo possente su voi il Sinai: “Stringete forte quel che v’abbiam dato e ricordate quel che contiene, sì che possiate temere Iddio!” / Ma, dopo, ancora vi allontanaste e se non fosse stato per il favore di Dio e la Sua misericordia per voi, avreste tutto perduto; / eppur sapete quel che accadde a coloro di voi che disobbedirono violando il sabato e ai quali dicemmo: “Siate scimmie spregevoli!” / e ne facemmo castigo esemplare per i presenti e pei posteri e monito pei timorati di Dio. /( E quando Mosè disse al suo popolo: “Iddio vi comanda di sacrificare una vacca” ed essi risposero: “Ti prendi gioco di noi?” Ribatté: “Mi guardi Iddio dall’essere insensato!” / “Allora prega il Signore, gli dissero, che ci precisi come questa vacca ha da essere”. E Mosè riferì loro che doveva essere una vacca né vecchia né giovane, bensì di età media. “Fate, aggiunse, quel che vi e stato ordinato”. / E dissero: “Prega ancora per noi il tuo Signore che ci dica di che colore ha da essere!” Ed egli rispose: “Iddio dice che ha da essere di color giallo vivo che rallegri la vista!” / Ma essi chiesero: “Prega il tuo Signore che ci dica di quale vacca si tratta, perché tutte le vacche ci sembrano simili; saremo così, se piace a Dio, ben guidati!” / e Mosè ancora: “Egli dice che ha da essere una vacca che non sia stata domata pel lavoro dei campi o l’irrigazione, sana, senza segni sul pelo”. Risposero: “Ora ci hai portato una descrizione precisa!” e sacrificarono la vacca, mentre poco mancava che non lo facessero. / E quando uccideste un uomo e discuteste di questo e Iddio rese manifesto ciò che celavate, / allorché vi dicemmo: “Colpitelo con una parte di essa”. Così Iddio risuscita i morti e vi mostra i Suoi Segni a ché comprendiate. / Ma in seguito i cuori vostri s’indurirono e divennero come le pietre, anzi più duri ancora, ché vi son pietre dalle quali sgorgano i fiumi, ed altre si spaccano e n’esce l’acqua, ed altre crollano pel terrore di Dio; ma Iddio non è ignaro di ciò che voi fate! / Vi piacerebbe forse che essi credessero per dar gusto a voi, mentre c’è fra loro una banda di gente che ascoltano la parola di Dio per poi alterarla scientemente, dopo averla ben compresa? / E quando incontrano i credenti dicono: “Crediamo!” e quando si ritrovano soli fra loro dicono: “Racconterete dunque loro quel che Iddio ci ha rivelato perché lo usino per argomentare con voi al cospetto del vostro Signore?” Non comprendete? / Ma non sanno dunque che Iddio sa ciò che tengon segreto e ciò che manifestano? / Fra loro ci son poi dei Gentili che non conoscon la Santa Scrittura ma solo delle invenzioni sulle quali vanamente congetturano. / Ma guai a coloro che scrivono il Libro con le proprie mani e poi dicono: “Questo e da Dio” per barattarlo a vil prezzo. Guai a loro per quel che le lor mani hanno scritto! Guai a loro per il guadagno che ne hanno cavato! / Essi dicono: “Il fuoco non ci toccherà che per pochi giorni”. Rispondi loro: “Avete forse ricevuto qualche promessa da Dio? In questo caso Iddio non romperà la sua promessa! Oppure dite di Dio quel che non sapete?” / Ché anzi chi acquista del male ed è irretito nel peccato sarà dannato al fuoco ove rimarrà in eterno! / Mentre quelli che credono ed operano il bene saran del Giardino, ove rimarranno in eterno. / E ricordatevi ancora quando facemmo un patto coi figli d’ Israele, che non avessero ad adorare altri che Dio, che beneficassero i genitori, i parenti, gli orfani e i poveri, e che dicessero parole buone a tutti, che compissero la Preghiera e pagassero la Dècima; eppure voi, eccetto pochi, avete voltato le spalle e v’opponeste al Patto. / E quando facemmo un patto con voi, che non aveste a sparger sangue e a cacciarvi dalle case a vicenda, allora voi confermaste quel patto e ne foste testimoni. / E siete proprio voi che vi uccidete l’un l’altro e scacciate dalle loro dimore alcuni dei vostri, spalleggiandovi criminosamente l’un l’altro contro a loro per opprimerli, e poi quando vengono a voi prigionieri li riscattate, mentre anche il solo cacciarli dalle case loro era per voi proibito. Credete dunque in una parte della Scrittura rinnegando l’altra? Ma la punizione di quelli di voi che così agiscono non può essere altro che l’ignominia in questa vita terrena e al dì della Resurrezione saran gittati nel più crudele castigo, perché Iddio non è ignaro di ciò che voi fate! / Costoro son quelli che barattano la vita terrena con l’altra e il tormento non sarà loro alleggerito, né troveran chi li aiuti. / In verità noi demmo a Mosè il Libro e gli facemmo successivamente seguire gli altri Messaggeri, e demmo a Gesù figlio di Maria prove evidenti e lo confermammo con lo Spirito di Santità. Ma dunque ogni qual volta un Messaggero vi porta ordini non graditi, voi superbamente vi ribellate e alcuni ne smentite, altri ne uccidete? / Dicono: “I nostri cuori sono incirconcisi!” Anzi li maledica Iddio per la loro miscredenza: quanto poco essi credono! / E quando giunse loro un Libro da Dio che confermava quel che già essi avevano, mentre prima invocavano vittoria sugli empi, quando giunse loro quel che già ben conoscevano, lo rinnegarono, maledica Iddio i Negatori! / Che pessimo baratto han fatto dell’anime loro, rinnegando ciò che Iddio ha rivelato, invidiosi del fatto che Dio rivela la sua grazia a chi Egli vuole di fra i suoi servi; e sono incorsi così in ira su ira, ché i Negatori avranno tormento turpe. / E quando si dice loro: “Credete dunque in ciò che Iddio ha rivelato!”, essi rispondono: “Crediamo in quel che fu rivelato a noi” rinnegando ciò che è venuto dopo, mentre non è che la Verità che conferma quella che essi già hanno. Dì dunque loro: “Perché allora, se siete credenti come dite, uccideste anche prima i Profeti?” / Mosè vi aveva portato segni evidenti e voi avete preferito il Vitello, in sua assenza, iniqui! / E quando stringemmo con voi il Patto e levammo alta la Santa Montagna su di voi: “Stringete forte, dicemmo, ciò che v’abbiam dato, ed ascoltate!” ed essi: “Ascoltiamo, ma ci ribelliamo!” e furono in cuor loro abbeverati del vitello, per l’empietà loro. Dì dunque: “Che turpi ordini vi dà la fede vostra, se davvero credete!” / E dì loro ancora: “Se davvero la dimora futura presso Dio è riservata per voi all’infuori di ogni altro, auguratevi allora la morte se siete sinceri!” / Ma no, non lo faranno mai, per tutto quel che han commesso le loro mani, ché Dio è ben informato degli iniqui! / Anzi troverai che son bramosi di vita più di ogni altro, perfino più dei Pagani; a qualcuno di loro piacerebbe esser lasciato in vita magari mille anni, ma viva pur mill’anni, non sfuggirà al tormento d’Inferno, perché Dio vede quel ch’ essi fanno! / Dì: “Chi sarà nemico di Gabriele (fu lui che depose il Corano nel tuo cuore, col permesso di Dio, a conferma dei precedenti messaggi, Guida divina e Buona Novella ai credenti ) / chi, dico, è nemico di Dio e dei suoi Angeli e de’ suoi Messaggeri e di Gabriele e di Michele, ebbene è Dio il nemico degli empi!” / Perché in verità t’abbiam rivelato dei Segni evidenti che solo gli empi potrebbero negare. / O che forse ogni volta che stringono un patto, alcuni di loro han da violarlo? Anzi, la più parte fra loro non credono a nulla! / E quando venne loro un Messaggero da Dio, che confermava la rivelazione data a loro, parte di quei che avevan ricevuto il Libro si gettarono il Libro di Dio dietro le spalle, come se nulla sapessero” (2, 40-101).)

La polemica si fa progressivamente più aspra, in parallelo col rifiuto delle tribù ebraiche a riconoscere in Muhammad non solo un capo politico, ma anche un autentico profeta:
“Dicono: “Non entreranno nel Paradiso altro che gli ebrei o i cristiani” Questo è quel che essi vorrebbero! Rispondi loro: “Portatene la prova se siete sinceri!” / Anzi è chi si dà intiero a Dio e fa il bene che avrà la sua ricompensa presso il Signore, né lo coglierà tristezza o paura. / Gli ebrei dicono: “I cristiani non san nulla!” e i cristiani: “Non san di nulla gli ebrei” rispondono, eppure recitano e gli uni e gli altri lo stesso Libro. E come loro dicono anche i pagani ignoranti; ma sarà Dio a giudicare dei loro dissensi, il dì della Resurrezione. / E chi è più iniquo di coloro che impediscono che nei luoghi d’orazione sia menzionato il nome di Dio e tentano anzi distruggerli, mentre dovrebbero entrarvi pieni di timore? Costoro avranno in questo mondo ignominia e nell’ altro castigo cocente. / E certo né ebrei né cristiani saran contenti di te finché tu non seguirai la loro religione, ma tu rispondi: “È la guida che viene da Dio che è la vera Guida!”, ché, se t’arrendessi ai loro desideri dopo che tu hai saputo quel che hai saputo, non avrai aiuti né protettori di contro all’ira di Dio. / Coloro cui demmo il Libro e lo recitano come si deve, quelli sono i veri credenti, ma coloro che lo rinnegano, quelli sono i perdenti. / O figli d’Israele! Ricordatevi i favori ch’Io vi elargii e come vi resi nobili sopra tutti i popoli della terra / e temete un giorno nel quale nessun’anima potrà pagar per un’altra, in nulla, e non sarà accettata intercession di nessuno, né compensazione, e i malvagi non troveranno aiuto. / E quando il suo Signore provò Abramo con certe ingiunzioni ed egli le obbedì e Dio gli disse: “In verità io ti farò principe del popolo”, ed egli chiese: “E che ne sarà della mia posterità?” “Il Mio patto, rispose Iddio, non s’applica agli empi”. / E quando facemmo della Santa Casa luogo di riunione e di sicuro rifugio per gli uomini (prendete dunque il luogo dove ristette Abramo, per oratorio! ) ed ingiungemmo ad Abramo e ad Ismaele: “Purificate la mia Casa per coloro che attorno vi correranno venerabondi, vi pregheranno devoti, vi s’inchineranno e si prostreranno reverenti”. / E quando Abramo disse: “Signore! Fa di questo paese un luogo di sicuro rifugio e dona provvido dei Tuoi frutti ai suoi abitanti, a quelli di loro che credono in Dio e nell’ultimo giorno!” E Iddio disse: “Quanto poi a chi rinnega, gli farò godere per un breve tempo la vita e lo trascinerò poi nel tormento del fuoco, oh, quale tristo andare!” / E quando Abramo e Ismaele ebbero levato le fondamenta della Casa, invocarono: “Accettala da noi, o Signore! Tu che tutto ascolti e conosci! / O Signor nostro! Fa che noi possiamo darci tutti a Te, e fa della nostra progenie una nazione a Te devota, mostraci i Tuoi santi riti, e volgiti benigno verso di noi, o Tu clemente, che sempre perdoni! / O Signor nostro! Suscita fra loro un Messaggero della loro stirpe, che reciti loro i Tuoi segni e che apprenda loro la Scrittura e la Sapienza e li faccia puri, poiché Tu sei il Potente, il Saggio!” / E chi se non lo stolto potrebbe mai avversare la Nazione d’Abramo? Poiché Noi lo abbiamo eletto in questo mondo, e, nell’altro egli è fra i Buoni. / Quando il suo Signore gli disse: “Datti a Me!” Egli rispose: “Ecco tutto a Te mi son dato, al Signor del Creato!” / E questa fede Abramo raccomandò ai suoi figli e Giacobbe ancora: “Figlioli miei, Iddio v’ha scelto la Sua religione, e non morite in altra fede che non sia la dedizione a Lui!” / Eravate forse presenti quando venne a Giacobbe la morte ed egli disse ai figli suoi: “Che cosa adorerete, quando io non ci sarò più?” Risposero: “Adoreremo il tuo Dio, l’Iddio dei tuoi padri, l’Iddio d’Abramo, d’Ismaele e d’Isacco, un Dio solo, al quale noi ci diamo!” / Ma questa fu una nazione ormai passata, che avrà quel che s’è guadagnata, come voi avrete quel che avrete guadagnato, né sarà chiesta ragione a voi di ciò che essi operarono. / Vi diranno ancora: “Diventate ebrei o cristiani e sarete ben guidati!” Ma tu rispondi: “No, noi siamo della Nazione d’Abramo, ch’era un hanîf, e non già un pagano”. / E dite loro ancora: “Noi crediamo in Dio, in ciò ch’è stato rivelato a noi e in ciò che fu rivelato ad Abramo, a Ismaele, a Isacco, a Giacobbe, e alle Dodici Tribù, e in ciò che fu dato a Mosè e a Gesù, e ai profeti dal Signore; non facciamo differenza alcuna fra loro e a Lui tutti ci diamo!” / E se ebrei e cristiani avranno questa stessa vostra fede saranno ben guidati, ma se vi volgeranno le spalle si porranno in aperta scissione e allora ti basterà Dio contro di loro, Dio che ascolta e conosce. / Ecco la tintura di Dio! E chi può tingere meglio di Dio? Lui solo noi adoriamo. / Dì loro: “Volete discutere di Dio con noi? Ma Dio è il nostro e vostro Signore, noi abbiamo le nostre opere e voi le vostre, ma noi siamo sinceri con Lui. / O pretendete voi che Abramo e Ismaele e Isacco e Giacobbe e le Dodici Tribù fossero ebrei o cristiani?” E dì loro ancora: “Ne sapete più voi o Dio? E chi è più iniquo di chi cela una testimonianza ch’ebbe da Dio? Ma Egli non è ignaro di ciò che voi fate! / Questa fu una nazione ormai passata, che avrà quel che s’ è guadagnata, come voi avrete quel che avrete guadagnato né sarà chiesta ragione a voi di ciò che essi operarono”. / Gli stolti diranno: “Che cosa gli ha stornati dalla qibla che avevano prima?” Rispondi dunque: “A Dio appartiene l’ oriente e l’ occidente, Egli guida chi vuole alla retta via”. / Abbiam fatto di voi una nazione che segue il medio cammino acciocché siate testimoni di fronte a tutti gli uomini e il Messaggero di Dio sia testimone di fronte a voi. E fissammo la qibla che avevi dapprima solo per distinguere chi seguiva il Messaggero di Dio da chi se ne allontanava, e questa fu cosa dura salvo che per i ben guidati da Dio; ma Dio non intendeva distruggere la fede vostra, ché Dio è affettuoso e misericorde con gli uomini. / Vediamo che tu volgi la faccia verso il cielo, ma ti doneremo ora una qibla che ti piacerà: volgi dunque il volto verso il Tempio Sacro, rivolgetevi tutti, ovunque siate, verso quella direzione. Certo coloro cui fu dato il Libro sanno che questa è verità che viene dal loro Signore, e Dio non è incurante di quello ch’essi fanno. / Anche se apportassi a coloro cui fu dato il Libro ogni sorta di Segni divini, essi non seguirebbero la tua qibla, né tu devi seguire la loro, né del resto essi stessi seguono la qibla gli uni degli altri. Ma se tu obbedissi alle loro voglie dopo quanto hai appreso di scienza certa, saresti, in verità, fra gli iniqui. / Coloro cui demmo il Libro lo conoscono come conoscono i figli loro, ma una banda fra loro tien nascosta la verità, scientemente; / ma la verità viene dal Signore, non siate dunque dubbiosi! / Ognuno ha una direzione verso la quale Dio li volge nella preghiera: ma dovunque vi troviate gareggiate nel fare il bene e Dio vi riunirà tutti insieme, ché Egli è sovra ogni cosa potente. / E da qualunque luogo tu esca volgi la faccia verso il Sacro Tempio: questa e la Verità data dal tuo Signore, e Dio non è incurante di quel che operate. / Dunque, da qualunque luogo tu esca volgi la faccia verso il Sacro Tempio, e dovunque voi siate volgetevi a quella direzione, a ché la gente non trovi pretesti contro di voi. Lo faranno solo gli iniqui, ma non temeteli, temete Me piuttosto, ed Io farò perfetta su voi la Mia grazia, nella speranza che voi troviate la retta Via. / E così appunto abbiamo inviato fra voi un Messaggero della vostra gente, che vi recita i Miei Segni, e vi purifica e vi insegna il Libro e la Sapienza e vi insegna ciò che prima non sapevate. / Ricordatevi dunque di Me ed io Mi ricorderò di voi, siate grati a Me e non Mi rinnegate. / Quelli poi che nascondono le prove evidenti e la retta Guida che Noi rivelammo, dopo che le dichiarammo agli uomini nel Libro, saranno maledetti da Dio e dagli uomini. / Eccetto coloro che si pentiranno e faranno ammenda e dichiareranno la Verità: verso di loro Io mi volgerò benigno, poiché sono il Misericordioso, Colui che sempre perdona. / Ma coloro che Mi rinnegano e muoiono negando, saranno maledetti da Dio, dagli Angeli e dagli uomini insieme. / In questa maledizione essi resteranno in eterno, non sarà loro alleggerito il tormento né sarà data loro dilazione alcuna. / Ché l’Iddio vostro è un dio Unico, non c’è altro Dio che Lui, il Misericordioso, il Clemente. / Erano un tempo, gli uomini, una nazione sola; e Dio mandò i Profeti, araldi e ammonitori, e con loro rivelò il libro pieno di verità per giudicare delle divergenze sorte fra gli uomini; e le divergenze sorsero proprio sul Libro fra quelli cui esso fu dato, dopo le prove chiare che ebbero, per mutua gelosia. Ma Dio guidò quei che credettero verso quel Vero sul quale, col suo permesso, eran stati discordi, perché Dio guida chi vuole al retto sentiero. / Non hai hai visto il consesso dei figli d’ Israele quando, dopo la morte di Mosè, dissero a un loro profeta: “Sùscitaci un re e noi combatteremo sulla via di Dio!” Ed Egli rispose: “Potrebbe mai accadere che, se vi fosse prescritto combattere, non combattereste?” Ed essi replicarono: “Come potremmo non combattere sulla via di Dio, mentre siamo stati scacciati dalle nostre case e dai nostri figli?” Eppure quando fu loro prescritta la guerra tutti volser le spalle, salvo pochi. Ma Dio sa quali sono gli iniqui. / E disse loro il Profeta: “In verità Dio vi ha suscitato Saul a re”. Dissero: “Come potrebbe mai regnare su di noi, mentre siamo più degni noi di lui di regnare, ché non gli fu data abbondanza di beni?” E rispose il Profeta: “Ma Dio lo ha eletto su di voi, gli ha elargito distesa di scienza e di forza, ché Dio dà il regno a chi vuole: è ampio, sapiente” / E disse loro il Profeta: “In verità segno del suo regnare sarà questo, che verrà a voi l’Arca nella quale dimorerà Divina Presenza inviata dal Signore vostro e un resto di ciò che lasciaron la gente di Mosè e la gente d’Aronne: sarà portata dagli Angeli. In questo, certo, v’è un Segno per voi, se siete credenti”. / E quando Saul partì con le truppe, disse: “Iddio vi metterà alla prova con l’acqua di un fiume, e chi ne berrà non sarà dei miei, mentre chi non ne gusterà affatto, a meno che non ne prenda un sorso nel cavo della mano, sarà dei miei”. E ne bevvero tutti, eccetto pochi; quando dunque egli, e quei che con lui credettero, ebbero trovato il fiume, gli altri dissero: “Oggi non abbiam forza alcuna di resistere a Golia e ai suoi eserciti”. Ma quei che pensavano che un giorno avrebbero incontrato Dio dissero invece: “Quanti piccoli eserciti non han vinto un esercito numeroso, col permesso di Dio! Ché Iddio è coi pazienti”. / E quando scesero in campo contro Golia e i suoi eserciti dissero: “Signor nostro! Infondici pazienza, fa saldi i nostri piedi, e dacci vittoria sul popolo infedele!” / E li misero in fuga, col permesso di Dio, e David uccise Golia, e Dio gli diede il Regno e la Saggezza e gli insegnò quel che volle; e se Dio non respingesse gli uomini gli uni mediante gli altri, la terra si corromperebbe, ma Dio è pieno di grazia pel mondo. / Questi sono i segni di Dio che noi ti recitiamo con verità, poiché tu sei, certo, uno dei Messaggeri di Dio. / Di tali Messaggeri Divini alcuni li abbiam resi superiori ad altri; fra essi c’è chi parlò con Dio, ed Egli ne ha elevati alcuni di vari gradi. Così demmo a Gesù figlio di Maria prove chiare e lo confermammo con lo Spirito di Santità; e se Dio avesse voluto, coloro che li seguirono non si sarebbero uccisi l’un l’altro, dopo aver ricevuto prove così evidenti; ma essi furon discordi; ci fu chi credette, ci fu chi negò, ma se Dio avesse voluto non si sarebbero uccisi l’un l’altro. Dio però, fa ciò che vuole. / Non hai tu visto colui che argomentava del suo Signore con Abramo, poiché Dio gli aveva dato il supremo potere? Quando Abramo disse: “È il mio Signore colui che dà la vita e dà la morte!”, quello rispose: “Sono io che dò la vita e dò la morte!” E Abramo replicò: “Iddio certo fa sorgere il sole dall’oriente. Tu dunque fallo nascere dal ponente!” Così il Negatore restò scornato, ché Dio non guida gli iniqui. / O come avvenne a colui che passò presso una città distrutta dalle fondamenta e disse: “Potrebbe mai Iddio far rinascere una città così morta?” Allora Dio lo fece morire e restar così per cento anni, poi lo risuscitò e gli chiese: “Quanto tempo sei restato così?”, rispose: “Ci sarò restato un giorno o parte d’un giorno”. E Dio gli disse: “No, che anzi ci sei restato cent’anni; guarda dunque il tuo cibo e la tua bevanda che non si sono ancora ammuffite, e guarda il tuo asino. Ma il Nostro scopo era quello di far di te un Segno per gli uomini. E guarda anche le ossa come Noi le richiamiamo alla vita e le rivestiamo di carne”. E quando tutto questo gli fu chiaramente mostrato disse: “Riconosco ora che Dio è sovra tutte le cose potente!” / E quando Abramo disse: “Signore! Mostrami come Tu ridoni vita ai morti!” “Non credi tu dunque?” disse Dio. “Sì, disse Abramo, ma Te ‘l chiedo perché sia sicuro il mio cuore” E disse Dio: “Prendi allora quattro uccelli e traili a te; poi falli a brani e mettine un pezzo su ogni montagna, poi chiamali ed essi verranno a te a corsa veloce, e sappi che Iddio è potente e saggio!”
(2, 111-260)

“Quelli cui fu imposta la Tôrâh e che non seppero portarla s’assomigliano all’asino che porta libri; ben triste è la simitudine d’ un popolo che smentì i Segni di Dio! Ma Dio non guida gli iniqui! / Dì: “O giudei! Se ritenete di esser voi gli amici di Dio a esclusione di tutti gli altri uomini, auguratevi la morte, se siete sinceri!” / Ma essi non se la augureranno mai, per quel che le mani loro hanno commesso; ma Dio conosce gli iniqui!” (6, 5-7).

“Dì: “O gente del Libro! Venite a un accordo equo fra noi e voi, decidiamo cioè di non adorare che Dio e di non associare a Lui cosa alcuna, di non sceglierci fra noi padrone alcuno che non sia Dio”. Se poi non accettano dite loro: “Testimoniate almeno che noi ci siam dati tutti a Dio!” / O gente del Libro! Perché discutete su Abramo, mentre e la Tôrâh e il Vangelo son stati ambedue rivelati dopo di lui? Non capite dunque? / Ecco, voi siete quelli che discutete su ciò di cui avete nozione, ma perché mai discutete di ciò di cui non avete nozione alcuna? Dio sa e voi non sapete! / Abramo non era né ebreo, né cristiano: era un hanîf, dedito intieramente a Dio e non era idolatra. / E certo i più vicini ad Abramo degli uomini tutti, sono coloro che lo seguirono, e questo Profeta e quei che credono in lui; e Dio è l’ amico di chi crede. / A una parte della gente del Libro piacerebbe traviarvi; ma, nella loro incoscienza, non traviano che se stessi. / O gente del Libro! Perché rifiutate fede nei Segni di Dio, che pur vi vedete davanti? / O gente del Libro! Perché rivestite la verità di veli d’errore e la verità la celate, conoscendola? / Altri poi, fra la gente del Libro, dicono: “Credete in quel che fu rivelato ai credenti, al sorger del giorno, e smentitelo al calar della sera: così forse apostateranno; / e credete solo a chi segue la vostra religione (Dì: “Ma la retta guida la dà Dio e Dio solo!”) a che non venga data ad altri una rivelazione simile a quella data a voi, o che non abbiano a discuter con voi presso il vostro Signore”. Dì: “Nella mano di Dio v’è grazia sovrabbondante ed Egli la dà a chi vuole: ché Iddio è ampio sapiente!” / Egli trasceglie per la sua misericordia chi vuole: Iddio possiede grazia immensa. / Tra la gente del Libro ci sono di quelli che, se affidi loro un quintale d’oro te lo restituiscono, e altri che, se affidi loro un denaro non te lo rendono che dopo che tu stia loro sopra per riaverlo; e questo perché dicono: “Noi non siamo obbligati a mantenere impegni coi gentili”, e così dicendo mentiscono scientemente contro Dio. / Anzi, chi mantiene il suo impegno e teme Dio, sappia che Dio ama quei che lo temono. / In verità, coloro che comprano dei beni miserabili a prezzo della rottura del Patto con Dio e dei loro giuramenti, non avran parte nella vita dell’Oltre e Dio non rivolgerà loro la parola e non li guarderà, il giorno della Resurrezione, e non li purificherà, e avranno castigo cocente. / Ci sono poi alcuni di loro che contorcono il testo del Libro, per farvi credere che quel che dicono sia nel Libro mentre non è nel Libro e dicono: “Questo è da Dio” mentre non è da Dio e così mentiscono contro Dio, scientemente. / È impossibile che un uomo cui Dio abbia dato il Libro e la Sapienza e la Profezia, possa poi dire agli uomini: “Siate servi miei, anziché di Dio!” Ma dirà piuttosto: “Siate maestri della Legge Divina, dato che la insegnate e la studiate!” / Dio non vi ordina di scegliervi a padroni gli Angeli e i Profeti. Vi potrebbe mai Egli invitare all’infedeltà, dopo che vi siete dati a Lui? / Dì: “Cediamo in Dio e in quel ch’è stato rivelato a noi e in quel ch’è stato rivelato ad Abramo e a Ismaele e a Isacco e a Giacobbe e alle Tribù, e in ciò che fu dato a Mosè, e a Gesù e ai Profeti dal loro Signore senza far distinzione alcuna fra loro, e a Lui noi tutti ci diamo. / E chiunque desideri una religione diversa dall’islàm, non gli sarà accettata da Dio, ed egli nell’altra vita sarà fra i perdenti”. / Come può mai Iddio guidare degli uomini che hanno respinto la Fede dopo averla accettata, dopo aver reso testimonianza che il Messaggero era messaggero di Verità, dopo che avevan ricevuto prove chiarissime? Dio non guida la gente ingiusta! / La loro ricompensa sarà che essi si trarranno addosso la maledizione di Dio e degli angeli e degli uomini insieme, / e vi rimarranno in eterno, non sarà loro alleggerito il castigo e non saranno guardati, / eccetto coloro che si saran pentiti, dopo aver fatto questo, e avranno rettificato il loro operare, ché Dio è indulgente pietoso. / In verità, coloro che rifiutan la Fede dopo averla accettata, e aggiungono infedeltà a infedeltà, il loro pentimento non sarà accolto: essi son quelli che han perso la via. / E così quelli che rifiutan la Fede e muoiono negando, non sarebbe accettato da loro nemmeno tutto l’oro che può contenere la terra se lo offrissero per riscattarsi; avranno un tormento cocente e nessuno che li aiuti. / Non avrete parte della virtù finché non donerete delle cose che amate, e qualsiasi cosa voi donerete, Dio lo saprà. / Ogni cibo era lecito ai figli d’Israele, eccetto quelli che Israele si interdisse prima che fosse rivelata la Tôrâh. Dì: “Portate dunque la Tôrâh, e leggetela se siete sinceri!” / E chi, dopo tutto questo, forgerà menzogne contro Dio, sarà un iniquo! / Dì: “Dio è verace! Seguite quindi la religione d’Abramo, che era un hanîf, non era un pagano”. / In verità il primo Tempio che sia stato fondato per gli uomini è, certo, quello che è in Bakka, benedetto, e Guida per tutto il Creato; / vi si trovano Segni evidenti, come la stazione di Abramo, e chi v’entra è in sicurtà. E gli uomini debbono a Dio il pellegrinaggio al Tempio, quelli di loro che abbian la possibilità di fare quel viaggio. Quanto poi a chi rifiuta la Fede, ebbene Dio non ha bisogno degli uomini! / Dì: “O gente del Libro! Perché rifiutate fede ai Segni di Dio, mentre Dio stesso è testimone di ciò che operate?” / Dì: “O gente del Libro! Perché distogliete coloro che credono dalla Via di Dio? Voi cercate di renderla torta mentre siete voi stessi testimoni che essa è la Via retta. Ma Dio non è incurante di quel che voi fate” / O voi che credete! Se darete ascolto a taluno di quelli cui fu dato il Libro, essi vi ridurranno a infedeli, dopo che avete creduto. / E come potrete mai farvi infedeli, mentre vi si recitano i Segni di Dio e avete fra voi il Suo Messaggero? Ma chi si afferra a Dio, Dio lo guiderà sul retto sentiero. / O voi che credete, temete Dio del timor che Gli spetta e morite da musulmani! / Afferratevi insieme tutti alla corda di Dio e non disperdetevi, e ricordate le grazie che Dio v’ha largito: eravate nemici e v’ha posto armonia in cuore e per la Sua grazia siete divenuti fratelli; eravate sull’orlo di una fossa di fuoco e v’ha salvato; così Iddio vi dichiara i Suoi Segni a che possiate trovare la giusta Via. / E si formi da voi una nazione d’uomini che invitano al bene, che promuovono la giustizia e impediscono l’ingiustizia. Questi saranno i fortunati. / E non siate come quelli che si divisero e dissentirono fra loro dopo aver ricevuto le prove evidenti. Essi avranno castigo immane, / in un Giorno in cui alcuni volti saran bianchi e alcuni volti saranno neri. E a quelli i cui volti saranno anneriti, sarà detto: “Non avete rifiutato la Fede, dopo averla accettata? Gustate ora il castigo del vostro rifiuto!” / Quanto poi a quelli i cui volti saranno bianchi essi saranno nella misericordia di Dio, dove resteranno in eterno. / Questi sono i Segni di Dio che vi recitiamo con verità: ché Dio non vuole che sia fatta ingiustizia alle creature. / A Dio appartiene tutto quel che è nei cieli e quel che è sulla terra; a Lui tutto vien ricondotto. / Voi siete la migliore nazione mai suscitata fra gli uomini: promuovete la giustizia e impedite l’ingiustizia, e credete in Dio. Ché se la gente del Libro anche credesse, meglio sarebbe per loro. Fra di loro vi sono anche credenti, ma i più sono degli empi. / Essi non riusciranno che a danneggiarvi leggermente, e se combatteranno contro di voi, vi volgeranno le terga, e non troveranno aiuto! / Verrà loro impresso un marchio di infamia dovunque li troveremo, a meno che non s’afferrino a una corda di Dio o a una corda d’uomini; e incorreranno nell’ira di Dio e sarà loro scagliata addosso pur l’indigenza. Questo perché hanno smentito i Segni di Dio e hanno ucciso i Profeti ingiustamente. Questo perché si son ribellati e hanno passato i limiti. / Non tutti però sono uguali: ché fra la gente del Libro ve n’ha di retti che recitano i Segni di Dio nelle ore della notte, prostrati in adorazione; / essi credono in Dio e nell’ultimo giorno, promuovono la giustizia e impediscono l’ingiustizia e gareggiano nell’opere pie: quelli sono fra i Buoni. / Quel che fanno di bene non sarà loro rifiutato, ché Dio conosce i pii. / Ma quei che rifiutan la Fede, ebbene non varranno loro nulla le ricchezze né i figli di fronte a Dio: saranno dannati al fuoco, ove rimarranno in eterno. / E sarà di quel ch’essi donano in questa vita terrena, come di un vento pregno di gelo che colpirà il campo di coloro che han fatto ingiustizia a se stessi e lo annienterà, e con ciò Dio non li avrà trattati male, saranno anzi loro che avran maltrattato se stessi. / O voi che credete! Non sceglietevi come intimi amici persone estranee alla Fede ché questi non mancheranno di mandarvi a rovina. Ad essi piacerebbe mettervi in imbarazzo, e l’odio sgorga loro dalla bocca, e quel che celano in cuore è ancora peggiore. Noi vi abbiam dunque dichiarato i Segni, oh, se voi comprendeste! / Ecco, voi li amate, ma essi non vi amano, e mentre voi credete nel Libro tutto intero, essi quando vi incontrano dicono: “Crediamo!”, ma poi quando son soli si mordon le dita per la rabbia che han contro di voi. Dì loro: “Morite nella vostra rabbia, ché certo Dio conosce il fondo dei cuori”. / Se vi tocca qualcosa di buono questo li addolora, e se vi coglie qualche male se ne rallegrano, ma se sarete pazienti e temerete Dio, nessun danno potran farvi le loro trame, ché Dio abbraccia tutto ciò che essi fanno” (3, 64-120).

“O voi che avete ricevuto il Libro! Credete in quel che abbiamo rivelato a conferma di quel che voi già avete, prima che Noi cancelliamo i vostri volti tramutandoli in parti posteriori, prima che vi malediciamo come maledicemmo quelli del sabato: ché l’ordine di Dio sempre si compie. / In verità Dio non sopporta che altri vengano associati a Lui: tutto il resto Egli perdona a chi vuole, ma chi associa altri a Dio forgia suprema colpa. / Non hai visto coloro che credono di purificarsi da sé stessi? No, è Dio che purifica quelli ch’Ei vuole e a loro non sarà fatto torto nemmeno tanto quanto una fibra d’osso di dattero. / Guarda come inventano menzogne contro Dio! Basta questo a dimostrare l’evidente delitto. / Non hai visto coloro cui fu data una parte del Libro, che credono nei Gibt e nei Tâgût e dicono di coloro che rifiutan la Fede: “Questi camminano su più giusta via di coloro che credono”? / Ma essi sono coloro che Dio ha maledetti, e per chi è maledetto da Dio non troveresti mai alleati. / Dovrebbe forse tal gente aver parte del Regno, quando non regalano ai loro simili nemmeno una scalfittura d’osso di dattero? / Invidiano forse i credenti per il favore che Dio ha loro concesso? Eppure noi abbiamo dato alla gente d’Abramo il Libro e la Saggezza e abbiam dato loro un Regno immenso, / e fra di loro c’è chi crede in Lui e c’è chi da Lui s’allontana. A questi l’Inferno sarà sufficiente braciere! / Perché in verità coloro che avran rifiutato fede ai Nostri segni, li faremo ardere in un Fuoco e non appena la loro pelle sarà cotta dalla fiamma la cambieremo loro in altra pelle, a che meglio gustino il tormento, perché Dio è potente e saggio. / Non hai visto coloro che pretendono di credere in quel che a te è stato rivelato e in ciò che è stato rivelato prima di te, e che vogliono rimettersi al giudizio dei Tâgût, mentre è stato loro ordinato di rinnegarli? E’ Satana che vuole farli errare d’errore lontano. / E quando si dice loro: “Venite a quel che ha rivelato Iddio e al Suo Messaggero”, tu vedi gli ipocriti che si scostan da te scontrosi. / Che faranno dunque quando li colpirà un malanno per quel che le loro mani avranno commesso? Allora verranno a te giurando per Dio: “Non volevamo che il bene e la concordia!” / Quella è gente nel cuore della quale Dio ben sa che cosa si trova. Allontanati da loro, ammoniscili e parla di loro con penetranti parole. / Non mandammo alcun Messaggero se non perché fosse, col permesso di Dio, obbedito: dunque se essi, dopo aver fatto torto a se stessi, fossero venuti a te e avessero chiesto perdono a Dio, e il Messaggero di Dio avesse pregato per il loro perdono, avrebbero trovato Dio perdonatore e clemente. / Ma no! Per il tuo Signore! Essi non crederanno finché non ti avranno costituito giudice delle loro discordie e allora non troveranno alcun imbarazzo ad accettare la tua decisione e a sottomettervisi di sottomissione piena. / Ma se avessimo loro prescritto: “Uccidetevi!” o “Abbandonate le vostre case!”, non lo avrebbero fatto che pochi di loro. Ma se avessero fatto ciò cui li esortammo sarebbe stato meglio per loro e più potentemente li avrebbe confermati / e allora avremmo loro dato mercede immensa, / li avremmo allora guidati per la retta Via. / Coloro che obbediscono a Dio e al Suo Messaggero, saranno insieme con quei Profeti, quei Giusti, quei Martiri, quei Santi cui Dio elargì i suoi favori: compagni, invero, sublimi! / Questa è la grazia di Dio e Dio basta per tutto conoscere. / La Gente del Libro ti chiederà di far scender su loro un Libro dal cielo. A Mosè già chiesero cosa ancor più grande dicendogli: “Facci vedere Dio faccia a faccia!”, e li colpì il fulmine, per la loro empietà. Poi si scelsero a dio il Vitello, dopo che avean ricevuto le Prove Evidenti, eppur passammo sopra anche a questa empietà e demmo a Mosè autorità manifesta. / Elevammo alto il Sinai sopra di loro in segno d’alleanza e dicemmo loro: “Entrate per la porta proni!” Dicemmo loro: “Non trasgredite il sabato!” e stipulammo con loro solidissimo patto. / Dunque, poiché essi hanno violato il patto e hanno rinnegato i Segni di Dio e hanno ucciso i profeti ingiustamente e hanno detto: “I nostri cuori sono incirconcisi” (ché anzi è Dio che vi ha stampato l’incredulità, sì che di loro non credon che pochi ) / e ancora per la loro incredulità e per aver detto contro Maria calunnia orrenda / e per aver detto: “Abbiamo ucciso il Cristo, Gesù figlio di Maria, Messaggero di Dio”, mentre né lo uccisero né lo crocifissero, bensì qualcuno fu reso ai loro occhi simile a Lui ( e in verità coloro la cui opinione è divergente a questo proposito son certo in dubbio né hanno di questo scienza alcuna, bensì seguono una congettura, ché, per certo, essi non lo uccisero / ma Iddio lo innalzò a sé, e Dio è potente e saggio; / e non c’ è nessuno della Gente del Libro che non crederà in lui, prima della sua morte, ed Egli nel dì della resurrezione sarà testimonio contro di loro) / per la empietà, infine, di questi giudei abbiam loro proibito delle cose buone che prima eran loro lecite e perché han deviato dalla via di Dio, di molto / e perché han praticato l’usura che pur era stata loro proibita, per aver consumato i beni altrui falsamente; e abbiam preparato per i Negatori fra loro castigo cocente. / Ma quelli fra loro che son saldi nella scienza, i credenti che credono in ciò che è stato rivelato a te e in quel che è stato rivelato prima di te, quelli che fanno la Preghiera e pagano la Dècima, i credenti in Dio e nell’Ultimo Giorno, a quelli daremo mercede immensa. / In verità Noi t’abbiamo dato la rivelazione come l’abbiam data a Noè e ai profeti che lo seguirono, e l’abbiam data ad Abramo e a Ismaele, e a Isacco e a Giacobbe, e alle tribù e a Gesù e a Giobbe, e a Giona e ad Aronne e a Salomone, e a Davide demmo i Salmi. / E così inviammo messaggeri dei quali già t’abbiam narrato la storia e messaggeri dei quali non t’abbiam nulla narrato, ma con Mosè Iddio parlò a viva voce, / e messaggeri mandammo annunziatori e ammonitori, perché gli uomini non avesser più alcun argomento da portare contro Dio, dopo l’invio dei Messaggeri divini; e Dio è potente, saggio e sapiente” (4, 47-170).

“E in verità Iddio strinse un patto coi figli d’Israele e suscitò dal loro seno dodici capi, e Dio disse. “Ecco, io sarò con voi. E se voi eseguirete la Preghiera e pagherete la Decima, e crederete ai Miei inviati e li assisterete, facendo così a Dio un prestito bello, vi purificherò delle vostre colpe e vi farò entrare in giardini all’ombra dei quali scorrono i fiumi; e chi di voi, dopo tutto questo, rifiuterà la Fede, avrà smarrito la via piana”. / Ma poiché essi ruppero il loro patto, li abbiamo maledetti e indurimmo i loro cuori, sì che essi hanno stravolto il retto senso della Parola e hanno obliato parte di quel che fu loro insegnato. Tu t’accorgerai continuamente di qualche perfidia da parte loro, salvo pochi; ma Tu perdona loro e sii indulgente, ché Dio ama i buoni! / Anche con coloro che dicono: “Siamo cristiani”, abbiamo stretto un patto, ma hanno dimenticato una parte di quel che fu loro insegnato, e Noi abbiamo suscitato fra loro un’inimicizia e un odio che dureranno fino al dì della Resurrezione, quando Iddio li informerà di quel che hanno operato. / O gente del Libro! Ecco ch’è venuto a voi il Nostro Messaggero a spiegarvi molte parti del Libro che avevate nascoste e per abrogarne molte. Ecco è venuta a voi da Dio una Luce, un Libro Limpido / col quale Iddio guida chi segue il Suo compiacimento sulle vie della Pace, e li trae fuori dalle tenebre verso la luce col Suo permesso, e li conduce su un retto sentiero. / Riutan fede a Dio quelli che dicono: “Il Cristo, figlio di Maria, è Dio”. Rispondi loro: “Chi potrebbe impedirlo a Dio, se Egli volesse annientare il Cristo figlio di Maria, e sua madre e tutti coloro che sono sulla terra? A Dio appartiene il dominio dei cieli e della terra e dello spazio fra essi; Egli crea ciò che vuole, e Iddio è sovra ogni cosa potente”. / E dicono anche i giudei e i cristiani “Noi siamo i figli di Dio e i suoi amici”. Domanda dunque loro: “Perché allora vi tortura per i vostri peccati? No! Voi non siete che uomini come gli altri che Egli ha creato: Egli perdona chi vuole e tormenta chi vuole. A Dio appartiene il dominio dei cieli e della terra e dello spazio fra essi e a Lui il Divenire è diretto”. / O gente del Libro! Ecco v’è giunto il Nostro Messaggero a istruirvi, dopo un’interruzione nell’invio dei Messaggeri Divini, affinché non abbiate a dire: “Nessun Messaggero c’è giunto, nessun Ammonitore è venuto a noi!” No! E’ venuto a voi un Messaggero, un Ammonitore, e Dio è sovra ogni cosa potente! / E ricordatevi di quando Mosè disse al suo popolo: “O popol mio! Ricordate la grazia che Iddio v’ha elargita, ponendo fra di voi dei Profeti, facendo di voi dei Re e dandovi quel che non aveva dato a niun altro nel mondo! / O popol mio! Entrate nella Terra Santa che Iddio v’ha destinata e non volgetevi. addietro, andandovene in perdizione!” / Ed essi dissero: “O Mosè! In quella terra c’è un popolo di giganti crudeli e noi non v’entreremo finché non saranno usciti loro; se essi usciranno, noi v’entreremo!” / E dissero due uomini timorati di Dio e che Iddio avea riempiti dei suoi favori: “Entrate contro di loro passando per la porta e quando voi sarete entrati per questa porta avrete vinto, e in Dio solo confidate, se siete credenti”. / Ed essi dissero: “O Mosè, non entreremo mai in quella terra finché quelli saranno là. Va tu e il tuo Signore a conbatterli, ché noi qui resteremo”. / E disse Mosè “O Signore! Io non rispondo che di me e di mio fratello. Separaci, dunque, da questa gente perversa!” / E disse Iddio: “Ebbene, quel paese è loro interdetto. Per quaranta anni essi erreranno vaganti sulla terra, ma tu non ti crucciare per quella gente perversa”. / E recita loro la storia dei due figli di Adamo, secondo verità, quando essi offrirono a Dio un sacrificio, e quello dell’uno fu accetto e non fu accetto quello dell’altro. E questi disse: “Io t’ucciderò!” ma il fratello rispose: “Iddio non accetta che il sacrificio dei pii! / E certo se tu stenderai la mano contro di me per uccidermi, io non stenderò la mia mano su di te per ucciderti, perché temo Iddio, il Signor del Creato! / Io voglio che tu ti accolli e il mio peccato e il tuo e che tu sia del Fuoco, che è la ricompensa degli oppressori!” / E la sua passione lo spinse a uccidere il suo fratello, e lo uccise, e fu in perdizione. / E Iddio mandò un corvo, che grattò la terra per mostrargli come nascondere la spoglia di suo fratello. Ed egli disse: “O me infelice! Che son stato incapace perfin d’essere come questo corvo e nasconder la spoglia di mio fratello!” E divenne perseguitato dai rimorsi. / Per questo prescrivemmo ai figli d’Israele che chiunque ucciderà una persona senza che questa abbia ucciso un’altra o portato la corruzione sulla terra, è come se avesse ucciso l’umanità intera. E chiunque avrà vivificato una persona sarà come se avesse dato vita all’ umanità intera. Son dunque venuti a loro i nostri Inviati con prove evidenti, eppure molti di loro, con tutto ciò, furon sfrenati peccatori sulla terra. / In verità la ricompensa di coloro che combattono Iddio e il Suo Messaggero e si danno a corrompere la terra è che essi saranno massacrati, o crocifissi, o amputati delle mani e dei piedi dai lati opposti, o banditi dalla terra: questo sarà per loro ignominia in questo mondo e nel mondo avvenire avranno immenso tormento, / eccetto quelli che si pentiranno prima che voi vi impadroniate di loro. Ma sappiate che Dio è misericordioso indulgente. / O voi che credete! Temete Dio e cercate i mezzi di avvicinarvi a Lui e combattere sulla Sua via, ché per avventura siate fra coloro che prosperano. / In verità quelli che rifiutan fede a Dio, anche se possedessero tutto quel che è sulla terra e ancora altrettanto per riscattarsi dal tormento del giorno della Resurrezione, non sarebbe accettato da loro. No, avranno castigo crudele! / Vorrebbero uscire dal Fuoco! Ma non lo potranno e avranno tormento che dura.
(5, 12-38)

“O Messaggero di Dio! Non rattristarti al vedere coloro che si precipitano nell’empietà, fra quelli che dicono: “Abbiamo creduto!” con le loro bocche, ma non credono i loro cuori, e fra i Giudei con l’orecchie sempre tese ad ascoltar la menzogna, con l’orecchie pronte ad ascoltar altri che non vengono a te, che distorcono le Parole dal loro senso, che dicono: “Se questo vi è stato dato prendetelo, se non vi è stato dato, state in guardia!” Perché, chi Dio vuole confondere, tu non potrai nulla per lui presso Dio. Sono esseri i cuori dei quali Iddio non ha voluto purificare: essi avranno in questo mondo ignominia e nell’altro tormento immenso. / Gente con l’orecchie tese alla menzogna, proni ad illecita venalità; se questi vengono a te, fa da arbitro fra di loro o storna da essi il volto, ché se stornerai da loro il volto non potranno nuocerti in nulla, e se fai da arbitro fra di loro giudica secondo giustizia, perché Iddio ama i giusti. / Come del resto posson venire a chiederti arbitraggi, quando hanno la Tôrâh, che contiene il giudizio di Dio? Ed essi, dopo averti chiesto arbitraggio, se ne vanno e non credono. / In verità Noi abbiam rivelato la Tôrâh, che contiene retta guida e luce, con la quale giudicavano i Profeti tutti dati a Dio fra i giudei, e i maestri e i dottori con il Libro di Dio, di cui era stata loro affidata la custodia, e di cui erano testimoni. Non temete dunque questa gente, ma temete Me e non vendete i Miei Segni a vil prezzo! Coloro che non giudicano con la Rivelazione di Dio, son quelli i Negatori. / E, nella Tôrâh, prescrivemmo a voi anima per anima, occhio per occhio, naso per naso, orecchio per orecchio, dente per dente, e per le ferite la legge del taglione. Ma chi dà in elemosina il prezzo del sangue, ciò sarà per lui di purificazione. E coloro che non giudicano con la Rivelazione di Dio, sono gli iniqui. / E facemmo seguir loro Gesù, figlio di Maria, a conferma della Tôrâh rivelata prima di lui, e gli demmo il Vangelo pieno di retta guida e di luce, confermante la Tôrâh rivelata prima di esso, retta guida e ammonimento ai timorati di Dio. / Giudichi dunque la gente del Vangelo secondo quel che Iddio ha ivi rivelato, ché coloro che non giudicano secondo la Rivelazione di Dio, sono i perversi. / E a te abbiam rivelato il Libro secondo Verità, a conferma delle Scritture rivelate prima, e a loro protezione. Giudica dunque fra loro secondo quel che Dio ha rivelato e non seguire i loro desideri a preferenza di quella Verità che t’è giunta. A ognuno di voi abbiamo assegnato una regola e una via, mentre, se Iddio avesse voluto, avrebbe fatto di voi una Comunità Unica, ma ciò non ha fatto per provarvi in quel che vi ha dato. Gareggiate dunque nelle opere buone, ché a Dio tutti tornerete, e allora Egli vi informerà di quelle cose per le quali ora siete in discordia. / Giudica dunque fra il popolo secondo quanto Iddio ha rivelato e non seguire i loro desideri, e bada che essi non ti seducano e ti stornino da parte di ciò che Dio t’ha rivelato! E se ti volgeranno le spalle sappi che Iddio vuole colpirli per qualche loro peccato, e per vero, molti degli uomini son dei perversi. / Un giudizio pagano, ecco quel ch’ essi vogliono! Ma per chi è pieno di certezza quale miglior giudizio che il giudizio di Dio? / O voi che credete! Non prendete i giudei e i cristiani come alleati: alleati essi sono gli uni con gli altri, e chi di voi si alleerà loro diverrà dei loro. In verità Dio non guida il popolo degli ingiusti. / O voi che credete! Non prendetevi per alleati quelli, fra coloro cui già prima fu dato il Libro e gli infedeli, che si prendon gioco e burla della vostra religione, e temete Iddio, se siete credenti! / Quando voi chiamate il popolo alla preghiera, se ne prendon gioco e burla, perché sono gente senza intelletto. / Dì: “O gente del Libro! Di che altro potete biasimarci se non di credere in Dio e in quel che ha rivelato a noi, e in quel che ha rivelato prima di noi? Per certo i più di voi sono perversi”. / Dì: “Posso forse annunciarvi peggior ricompensa di questa da parte di Dio? Quella di coloro che Dio ha maledetto, coi quali s’è adirato, che ha trasformato in scimmie ed in porci, coloro che hanno adorato Tâgût?” Costoro hanno il luogo più turpe e più lungi errano dalla via piana del Vero. / Quando vengono da voi dicono: “Crediamo”. Ma entrarono pieni di miscredenza e uscirono pieni di miscredenza, e Dio sa meglio quel ch’essi celavano. / Tu vedi molti di loro precipitarsi nel peccato, nell’ ingiustizia, nello sfruttar beni illeciti: quanto è turpe quello che fanno! / Perché i loro maestri e i loro dottori non proibiscon loro di dire il peccato e di sfruttare beni illeciti? Quanto è turpe quel che essi operano! / Dicono i giudei: “La mano di Dio è ora chiusa”. Siano le loro mani chiuse e incatenate e siano maledetti per quel che hanno detto! Che anzi ambo le mani di Dio sono aperte e ampie ed egli elargisce grazia a chi vuole, e certo quel che è stato rivelato a te dal tuo Signore aumenta in molti di loro la pervicace ribellione e l’empietà: abbiamo suscitato fra loro ostilità e odio fino al dì della Resurrezione. Ogni volta che accenderanno un fuoco di guerra lo spegnerà Iddio; ed essi faranno ogni sforzo per seminare corruzione sulla terra, ma Dio non ama i corruttori! / Ma se la Gente del Libro credesse e temesse Iddio, noi li purificheremmo delle loro malvagità e li faremmo entrare nei giardini di delizie. / E se essi mettessero in pratica la Tôrâh e il Vangelo, e quel che è stato loro rivelato dal loro Signore, godrebbero dei frutti che hanno sulle loro teste e sotto i loro piedi. C’è fra loro una comunità che segue una via di mezzo, ma molti di loro quanto male agiscono! / O Messaggero! Comunica agli uomini ciò che t’è stato rivelato dal tuo Signore, ché se non lo farai non avrai adempiuto la tua Missione. Ma Iddio ti renderà immune dalle offese degli uomini: in verità Dio non guida al bene i Negatori. / Dì: “O gente del Libro! Voi non farete nulla di buono finché non metterete in pratica la Tôrâh e il Vangelo e quel che v’è stato rivelato dal vostro Signore”. Ma in molti di loro ciò che a te è stato rivelato dal tuo Signore aumenterà la pervicace ribellione e l’empietà. Non ti crucciare per questa gente empia! / Ma coloro che credono, e i giudei e i sabei e i cristiani (quelli che credono in Dio e nell’ Ultimo Giorno e che operano il bene) nulla essi han da temere, e non saranno attristati. / Abbiamo stretto un patto con i figli di Israele e abbiamo loro inviato dei Messaggeri; ma ogni volta che venne un Messaggero recando ordini contrari alle loro passioni, alcuni ne hanno sbugiardati, altri uccisi. / E credettero che questo non avrebbe portato a scandalo alcuno, ma son stati ciechi e sordi. Poi Dio ritornò su quel che aveva deciso contro di loro, ma di nuovo molti di essi divennero ciechi e sordi: ma Dio sta a osservare quel che essi operano. / Certo sono empi quelli che dicono: “Il Cristo, figlio di Maria, è Dio” mentre il Cristo disse: “O figli di Israele! Adorate Dio, mio e vostro Signore” E certo chi a Dio dà compagni, Dio gli chiude le porte del paradiso: la sua dimora è il Fuoco, e gli ingiusti non avranno alleati. / E sono empi quelli che dicono: “Dio è il terzo di Tre” Non c’ è altro dio che un Dio solo, e se non cessano di dire simili cose un castigo crudele toccherà a quelli di loro che così bestemmiano. / Non si convertiranno mai dunque a Dio chiedendo il Suo perdono? Dio è indulgente clemente. / Il Cristo figlio di Maria non era che un Messo di Dio come gli altri che furono prima di lui, e sua madre era una santa, ma ambedue mangiavano cibo. Guarda come noi spieghiamo chiari ad essi i Segni, e guarda come essi si allontanan dal Vero. / Dì: “Adorerete voi forse, oltre Dio, ciò che non può portarvi né vantaggio né danno? Dio ascolta e sa”. / Dì: “O gente del Libro! Non siate stravaganti nella vostra religione cercando altro che il Vero e non seguite i desideri di un popolo che già prima errò, e molti fece errare, lontani dalla Via Piana” / Coloro fra gli israeliti che si diedero all’empietà furon già maledetti per bocca di David e di Gesù figlio di Maria, perché furon riibelli e prevaricatori / e non si sconsigliavano a vicenda di fare il male, anzi, quanto turpemente agirono! / Puoi vederne molti che prendono ad alleati i Negatori: quanto turpe è ciò che le loro passioni li spingono a farei! Pertanto Iddio s’è adirato con loro e nel castigo resteranno eterni. / Ma se credessero in Dio e nel Profeta e in ciò che a Lui fu rivelato, non prenderebbero quelli come alleati; ma molti di fra loro sono perversi. / Troverai che i più feroci nemici di coloro che credono sono i giudei e i pagani, mentre troverai che i più cordialmente vicini a coloro che credono sono quelli che dicono: “Siamo cristiani!” Questo avviene perché fra di loro vi sono preti e monaci ed essi non sono superbi / ma anzi, quando ascoltano quel che è stato rivelato al Messaggero di Dio li vedi versar lacrime copiose dagli occhi, a causa di quella verità che essi conoscono, e li odi dire: “O Signor nostro! Crediamo! Annoveraci fra i testimoni del Vero!” (5, 41-83)

Conclusione:
Al contrario di quanto appena letto, l’espansione dell’islam dopo la morte del Profeta vide piuttosto prevalere il contrasto coi cristiani piuttosto che con gli ebrei.
E poi vi sarebbe da chiedersi che senso debba esser dato a un versetto come quello appena citato: O voi che credete! Non prendete i giudei e i cristiani come alleati: alleati essi sono gli uni con gli altri, e chi di voi si alleerà loro diverrà dei loro… (5. 51) non si dice altrove che i più vicini ai credenti (musulmani) sono i cristiani?
Un testo è davvero rispettato senza tener conto delle sue apparenti contraddizioni che rispecchiano la complessità del reale? Basta la logica dell’abrogante-abrogato che sembra dar ragione all’ultima risposta e non alla prima come nei quiz?

 

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