L’attentato terroristico di questa mattina alla sinagoga di Gerusalemme è solo l’apice di una lunga serie di atti criminali commessi dai palestinesi nei confronti di civili israeliani e certamente non sarà l’ultimo attentato a cui assisteremo. Il motivo è di una semplicità drammatica: Hamas ha bisogno come l’aria di innalzare la tensione e visto che l’occidente invece di condannarlo lo premia e addirittura lo legittima, continua imperterrito con i suoi attacchi ai civili israeliani.

L’attacco a una sinagoga non è una cosa da sottovalutare. Hamas ha alzato il tiro e ha colpito il luogo più sacro per i fedeli ebrei consapevole che un atto del genere scatenerà una fortissima reazione da parte israeliana.

Anche il fatto che i palestinesi possano glorificare i loro terroristi con i soldi della comunità internazionale nel totale silenzio/assenso della comunità stessa, fornisce a questi assassini il pretesto di continuare con le loro azioni criminali visto che nessuno si azzarda a levare la voce contro di loro.

Parlare di connivenza occidentale ed europea con il terrorismo di Hamas non è quindi una accusa lanciata a vanvera, è un dato di fatto.

Ieri sera la Mogherini sosteneva che occorreva “abbassare le tensioni tra israeliani e palestinesi”. Bene, ci dica la sig.ra Mogherini se il suo continuo silenzio sugli atti criminali di Hamas, se il suo “riconoscere la resistenza” e se il suo silenzio sugli attentati e sugli attentatori glorificati possa in qualche modo contribuire ad abbassare la tensione o, al contrario, la fomenti.

Ora una reazione israeliana sarà inevitabile. Voglio vedere cosa succederà quando questa reazione prenderà forma, voglio vedere se qualcuno si azzarderà a condannarla.

Scritto da Noemi Cabitza

rightsreporter.org

 

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