Un gruppo di Studenti israeliani ha inviato una lettera al Ministro della Difesa chiedendo di riconoscere ufficialmente il ruolo di Mahmud Abbas, alias Abu Mazen, nella strage di Monaco del 1972.

Secondo quanto si legge nella lettera il ruolo attivo di Abu Mazen in qualità di “Ministro delle Finanze” nella strage di Monaco è ampiamente provato. «Nel corso degli ultimi anni è stato più volte dimostrato il legame tra Mahmud Abbas e Abu Daoud» scrivono gli studenti. «Abbas ha lodato Abu Daoud nel 2010, dicendo che “era una delle figure di spicco di Fatah e che ha trascorso la sua vita nella resistenza con un lavoro sincero e con il suo sacrificio fisico per la giusta causa del suo popolo”» continuano gli studenti che poi aggiungono che «l’avvocato Nitsana Darshan-Leitner, direttore del Shurat Hadin Israel Law Center, ha dimostrato come Abu Mazen abbia attivamente contribuito a finanziare l’attentato di Monaco».

Il presidente del movimento degli studenti, Eliyahu Nissim, nell’informare la stampa della iniziativa degli studenti israeliani ha ricordato che «negli ultimi mesi il movimento studentesco ha raccolto prove schiaccianti sul coinvolgimento di Abbas nella strage di Monaco» e che «all’indomani della strage l’allora Premier Golda Meir aveva promesso che avrebbe regolato i conti con tutti i terroristi e i loro finanziatori. Abu Mazen è stato fino ad oggi escluso da quella resa dei conti solo per motivi politici. E’ arrivato il momento che anche lui paghi». Secondo Nissim il coinvolgimento di Abbas nella strage è noto da tempo sia al pubblico che alle famiglie delle vittime. «Anni fa Ilana Romano, vedova di Yosef Romano, in una intervista a Yediot Aharonot aveva detto di essere in possesso di un nastro nel quale Abbas ammette il suo coinvolgimento nella strage di Monaco e di essere colui che ha portato il denaro per finanziare l’azione terroristica dall’Arabia Saudita» ha detto ancora Nissim.

Gli studenti chiedono quindi che Mahmud Abbas, alias Abu Mazen, venga formalmente incriminato per la strage di Monaco di Baviera del 1972 e che le prove in loro possesso vengano attentamente valutate dal Governo israeliano al fine di procedere alla sua incriminazione. «Sono passati quarantadue anni dal massacro ma crediamo che non sia troppo tardi per fare giustizia» ha concluso Eliyahu Nissim avvertedo che gli studenti sono disposti a ricorrere anche alla Corte Suprema se il Governo dovesse rifiutarsi di procedere contro Abbas.

Scritto da Sarah F.

rightsreporter.org

 

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