Dodici persone sono state pugnalate da un attentatore che poi si è dato alla fuga, ma è stato preso. Netanyahu: “Colpa della campagna di incitamento di Abu Mazen”.

Dodici i passeggeri israeliani sono stati pugnalati su un autobus di linea a Tel Aviv.

Lo ha riferito la radio militare, secondo cui l’assalitore si è dato alla fuga ed è stato poi colpito da alcuni spari e fermato dagli agenti. L’emittente afferma che si sarebbe trattato di un “attentato palestinese“. La polizia israeliana ha fatto sapere che l’assalitore è stato colpito con un’arma da fuoco alla gamba dalle guardie carcerarie che passavano vicino all’autobus e lo hanno visto scappare. La portavoce della polizia israeliana, Luba Samri, ha spiegato che “il terrorista è stato arrestato e condotto in ospedale”. Mentre il comandante della polizia di Tel Aviv, Bentzi Sau, ha confermato il numero delle persone rimaste ferite.

L’uomo, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe accoltellato l’autista del bus e poi aggredito alcuni passeggeri. Il fatto è avvenuto nel centro di Tel Aviv e le forze di sicurezza stanno ora presidiando l’area del ponte Maariv, il luogo dove è avvenuto l’incidente, e controllando l’intera zona a caccia di possibili complici. Un medico dell’ospedale Ichilov di Tel Aviv, dove sono stati trasportati i feriti, ha riferito alla radio dell’esercito che sette persone sono state ricoverate nella struttura, cinque delle quali in gravi condizioni.

Intanto, secondo quanto riportano alcuni media israeliani, Hamas da Gaza ha definito l’attacco di Tel Aviv “eroico e coraggioso”, confermando l’ipotesi dell’attentato. Arriva anche il commento del premier Benjamin Netanyahu: “L’attacco di Tel Aviv è la diretta conseguenza della velenosa campagna di incitamento del presidente Abu Mazen contro gli ebrei e il loro Stato”.

 

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