unrwa

Oggi su Repubblica viene pubblicata una intervista (che definire minatoria è un eufemismo) al Commissario Onu per la UNRWA, Pierre Krähenbühl, una intervista piena zeppa di inesattezze e di minacce all’occidente nemmeno tanto velate su una possibile invasione dei cosiddetti “profughi palestinesi”.

Si parte subito dal titolo: «Allarme Onu per i palestinesi, “Senza aiuti vince il jihadismo”» che lascia intendere che se alla UNRWA non arriveranno subito soldi e, cosa più importante, non gli verrà rinnovato il mandato che scade il 30 giugno 2017 i milioni di cosiddetti profughi palestinesi (che non lo sono affatto) rischiano di cadere nelle mani dell’ISIS o di altre squadracce Jihadiste.

Pierre Krähenbühl nella sua intervista con Repubblica parla di “cinque milioni di profughi” ma, come abbiamo più volte spiegato, per il Diritto Internazionale quelli non sono affatto profughi e considerarli tali viola proprio il Diritto Internazionale.

Lasciando perdere per compassione le scemenze che dice l’ispettore dell’Onu per la UNRWA sulle condizioni di Gaza e della Cisgiordania, per lo più addebitabili proprio alla UNRWA (ma ci torneremo in altra occasione) a un certo punto il buon Pierre Krähenbühl spara la sua cartuccia più potente, quella del ricatto: ho ci date soldi o i palestinesi invaderanno l’Europa. Infatti afferma:

Se nulla cambia politicamente, niente può migliorare. Mettiamola così: se i servizi dell’Unrwa restano senza finanziamenti e non possono andare avanti, è una ragione in più per incoraggiare la partenza dei palestinesi dal Medio Oriente. In Europa si parla di siriani, iracheni, afgani, africani. Ma i palestinesi non sono partiti perché speravano in una soluzione politica che non è arrivata, e intanto stavano ricevendo l’istruzione da Unrwa. Ma che succederà se questo servizio non ci sarà più?

A parte che, come abbiamo spiegato, l’istruzione della UNRWA non è affatto una “istruzione” ma è un vero e proprio incitamento all’odio e a compiere attentati, ma abbassarsi al ricatto Jihadista, terroristico e di una invasione palestinese dell’Europa è troppo persino per mentitori seriali del calibro di questo pseudo-commissario ONU.

Il discorso, molto semplice, è che per la prima volta la UNRWA viene messa seriamente in discussione e si rifiuta di rispondere alle nostre domande, a mostrare il proprio bilancio, un fatto doveroso visto che viene finanziata da soldi pubblici, a dire chi sono e quanti sono i suoi dipendenti, anche per sapere quanti di loro fanno parte di Hamas (temiamo che siano parecchi). Insomma, non è un organismo trasparente come invece dovrebbe essere un organismo dell’Onu.

E allora, perché invece di andare a fare ricatti con una intervista su Repubblica la UNRWA non risponde alle nostre domande?

Redazione

 

 

2 Responses to   Le vergognose minacce della UNRWA e il ricatto dei palestinesi

  1. Jayden ha detto:

    Hi there! I could have sworn I’ve been to this site before but after reading through some of the post
    I realized it’s new to me. Anyways, I’m definitely glad I found it and
    I’ll be book-marking and checking back frequently!

  2. I?m impressed, I must say. Seldom doo I encounter
    a blog that?s equally educative and entertaining,
    annd without a doubt, you’ve hit the nail on the
    head. The issue is something too ffew folks are speaking intelligently about.
    I’m very happy that I found this inn my search for something concerning
    this.

Set your Twitter account name in your settings to use the TwitterBar Section.