Nella vergognosa indifferenza di alcuni tra i più grandi paesi dell’occidente, venerdì scorso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, l’Unesco, ha scelto di inviare un messaggio negazionista al mondo intero votando a larga maggioranza una risoluzione sostenuta da alcuni paesi islamici, negando l’identità ebraica di alcuni siti di Gerusalemme, tra i quali il Monte del Tempio e il Muro del Pianto, il luogo più sacro agli ebrei del mondo intero.

Noi per un giorno, oggi alle 15, trasformeremo la sede dell’Unesco a Roma (Piazza di Firenze, 27, a pochi passi dal Parlamento) nel nostro Muro del Pianto: portando di fronte alla sede italiana dell’organizzazione le lettere del Foglio e dei nostri lettori per spiegare che cancellare la storia di Israele non è Educazione, non è Scienza, non è Cultura: è semplicemente una Shoah culturale. Continuate a scriverci qui: murodelpianto@ilfoglio.it

 

2 Responses to In piazza, contro l’Unesco

  1. Giuliano ha detto:

    Al di fuori di quanto deciso da questi burocrati costosi e inutili, decisone presa perché ammorbati di palestinismo, antisionismo e tanta tanta pavidità, per tutte le persone dotate di raziocinio e sapienza storica valgono le parole della Signora Ministra israeliana della cultura Miri Regev;“Con o senza l’Unesco, il Monte del Tempio è e rimarrà il luogo più sacro per il popolo ebraico”. Rassegnatevi, professionisti prezzolati dell’odio a senso unico nei confronti di quel meraviglioso atto d’amore che è Israele: Israele è e sarà per sempre!!.

  2. Luigi, Torino ha detto:

    Sono costernato per la decisione UNESCO !
    Contro la Storia, contro il buonsenso , contro la pace …
    L’Italia non si può astenere sulle linee di principio ,
    è tradimento della Costituzione!
    E Mogherini manda una “forza simbolica” al confine della Russia !

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