Mecoledi 25 ottobre dalle 20.30-Beth Shlomo, corso Lodi 8/c

Presentazione del  libro di Niram Ferretti “Il sabba intorno a Israele”.

Relatori della serata: Roberto Zadik, Davide Romano e l’autore Niram Ferretti

Antisemitismo è sempre di più antisionismo e come diceva profeticamente il grande Martin Luther King negli anni ’60 l’avversità verso Israele è spesso un pretesto per nascondere l’ostilità antiebraica che dal 1967, in questo mezzo secolo,dilaga in Europa e nel mondo dopo la vittoria di Israele nella Guerra dei Sei Giorni. Mezzo secolo di polemiche, delegittimazione, accuse sui media e ora su internet,e sui social network con una crescente spirale di “distorsioni, menzogne e la marcatura a fuoco di Israele descritto come nazista, colonialista e genocida” come sottolinea il testo.

Su questo e su molti altri temi, si terrà la presentazione del libro di Niram Ferretti, da anni studioso e ricercatore indipendente specializzato nel conflitto arabo-israeliano. Con una prosa avvincente, il testo, 230 pagine pubblicato da Lindau lo scorso 28 settembre, analizza la storia,le peculiarità e lo sviluppo dell’odio verso Israele come mai era stato fatto in precedenza. Serata, organizzata dall’Adi, Associazione Amici di Israele, a ingresso libero, con piccolo rinfresco iniziale

http://www.lindau.it/Libri/Il-sabba-intorno-a-Israele

 

2 Responses to Presentazione del libro di Niram Ferretti “Il sabba intorno a Israele”.

  1. Claudio ha detto:

    Sulla linea del primo commento aggiungo:
    Ecco le parole di uno squallido terrorista islamico detenuto in Francia, riportate in un articolo di un quotidiano italiano in data 22 settembre 2017: “ciò che mi ha portato a interessarmi veramente dell’islam non sono stati i musulmani, ma i fascisti”.
    Non è che una conferma. Un motivo in più per essere sionisti.

  2. Claudio_Torino ha detto:

    Vado abbastanza fuori tema, ma mi permetto lo stesso un commento:

    Forse a qualcuno può apparire paradossale, ma c’è uno solo stato al mondo in cui ci si può sentire, a mio parere, veramente sicuri e liberi: Israele. In qualsiasi altro paese, anche democratico, Italia inclusa (la storia lo dimostra), temerei comunque sempre la possibilità (magari remota) di una deriva autoritaria.
    Forse per le esperienze vissute nei secoli, Israele ha acquisito un vero senso democratico, almeno nella stragrande maggioranza della popolazione, indipendentemente dalle idee politiche.
    Considerato che le guerre con il mondo arabo sono state sostanzialmente di difesa (e lo stesso dicasi per l’attuale questione israeliano-palestinese), avete mai notato che Israele è uno di quei popoli che di fronte ai massacri subiti non ha reagito con altrettanti massacri? che si ostina a concedere una partecipazione democratica anche alla popolazione araba presente in Israele, nonostante l’odio palestinese (e musulmano) verso gli ebrei?

    Non così si sono comportate le popolazioni islamiche verso cristiani ed ebrei: uccisi, perseguitati, massacrati, cacciati (e non sto parlando del medioevo). Ho sentito un ebreo egiziano raccontare della scomparsa degli ebrei dai paesi a maggioranza islamica e proprio oggi ho assistito alla testimonianza di un prete cattolico iracheno, testimone delle atrocità fatte nel nome dell’islam. Ed ora i musulmani vengono a predicare tolleranza in Europa (naturalmente solo nei loro confronti)? Voi islamici volete quella tolleranza che non avete concesso a chi ha idee diverse dalle vostre e covate apertamente propositi di odio verso ebrei (un chiaro antisemitismo), omosessuali e, in certi casi, cristiani. Da me avrete tolleranza, il giorno che abiurerete questi intenti ben presenti già in altre ideologie (leggasi: nazismo).

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