Business Magazine 27/07/2011 
Autore: Alessandro Bordin
Il governo israeliano finanzierà parte dell’espansione di Intel sul proprio territorio nazionale, chiedendo in cambio posti di lavoro.
Intel è da tempo attiva in territorio israeliano con fabbriche e centri di ricerca di eccellenza. Uno dei progetti più riusciti, ma non certo l’unico, è stato Centrino, divenuto negli anni praticamente un sinonimo di PC portatile. Fra le installazioni da citare, ad oggi operative, troviamo la Fab 28 di Kiryat Gat, nella parte meridionale di Israele, che verrà presto affiancata da un nuovo centro produttivo.

Stando alle informazioni riportate da EETimes, il governo isaeliano parteciperà ai costi di espansione, offrendo inoltre un regime fiscale agevolato, a patto però di ottenere risultati concreti in cambio. Circa 90 milioni di Dollari USA sono stati offerti per partecipare all’espansione dell’installazione di Kiryat Gat, in procinto di passare alla produzione di wafer di silicio con tecnologia produttiva a 22nm.

Il grosso dell’investimento riguarda però un’altra installazione, che sorgerà nella parte nord del Paese. Per questa zona il governo israeliano ha stanziato circa 160 milioni di Dollari per Intel, chiedendo un’occupazione garantita di 600 persone, alle quali ne andranno aggiunte altre 1000 quando altri fondi (45 milioni di Dollari) saranno successivamente erogati.

I fondi stanziati saranno erogati a partire dal 2014, ma il governo israeliano ha posto anche un altro vincolo, ovvero l’attività continuativa degli impianti per almeno 10 anni. Accordi di questo genere non sono nuovi nel settore; sempre Intel ha saputo sfruttare una serie di finanziamenti e agevolazioni fiscali nella verde Irlanda, dove da oltre 20 anni ha una sede un importante centro produttivo.

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