Testata: Informazione Corretta Data: 08 gennaio 2013  Autore: Ugo Volli.

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli-

a destra, Abu Mazen sotto, il suo idolo, il Gran Muftì di Gerusalemme con Adolf Hitler.

Cari amici,
lo sappiamo tutti, ognuno ha i suoi eroi. Chi Charlie Brown e chi Balotelli, chi Freud e chi Simona Ventura, chi Garibaldi e chi Celentano. E naturalmente vale il motto: dimmi chi è il tuo eroe e ti dirò chi sei: soprattutto per i politici, che magari possono provare a imitare i loro eroi più dei comuni mortali.
Vi dico questo perché abbiamo avuto il privilegio di sapere chi è l’eroe di uno dei politici più importanti del nostro tempo, il grande (non di statura, ma di importanza storica) presidente dell’Autorità Palestinese, anzi dello Stato di Palestina, come ha deciso di chiamarla dopo il riconoscimento dell’Onu: Mahmoud Abbas, detto dagli amici Abu Mazen, la terza persona della trinità palestinese.
(Non sapete nulla della trinità palestinese? Malissimo, ne hanno scritto in tanti, fra l’altro il giornale Al-Hayat Al-Jadida,  il 30 novembre scorso: “Gesù è palestinese, il martire Yasser Arafat è  palestinese, Mahmoud Abbas, il messaggero di pace sulla terra, è un palestinese. Quanto è grande questa Santissima Trinità della nazione!”, un modello di accuratezza storico-teologica da cui abbiamo tutti da imparare, e prego i miei amici cristiani di prenderne nota: http://palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=8250)
Dunque dovete sapere che questa persona della santissima Trinità Palestinese, nonostante la sua dignità storico-teologica, ha un eroe tutto suo e che questo eroe non è nessuno dei suoi due predecessori, forse perché, secondo l’originale teologia politica palestinese, ne condivide la natura, appartenendo alla stessa Trinità. No, il suo eroe è un altro. Eccovelo rivelato.  (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/163916#.UOvYfHeyl-x). Il suo nome è Hajj Amin al-Husseini, il suo titolo (attribuitogli dal commissario inglese Samuel contro la volontà del consiglio dei musulmani di Gerusalemme, questo è interessante perché mostra la permanente saggezza politica britannica e la continuità degli ebrei che pensano di fare bene lasciando spazio ai nemici del loro popolo: http://it.wikipedia.org/wiki/Amin_al-Husseini) è Gran Muftì di Gerusalemme, di mestiere faceva il genocida in particolare, ma non solamente di ebrei. Il suo apprendistato lo fece infatti durante gli anni Dieci del Novecento nell’esercito turco che perpetrava il genocidio armeno, poi guidò una guerriglia antibritannica, premiata col titolo religioso cui non aveva diritto perché privo dell’istruzione adeguata, negli anni Ventri e Trenta si dedicò all’organizzazione di pogrom antiebraici nel territorio del Mandato britannico (le famose stragi di Hebron e di Safed). Poi, quando scoppiò la guerra fuggì in Germania, dove fu accolto con tutti gli onorfi dal Führer, che gli affidò la costruzione di una brigata SS in Bosnia, la consulenza per la gestione della Shoà, la propaganda alla radio in Arabo, e un congruo stipendio per tutte queste nobili attività. Dopo la sconfitta del nazismo tornò in Medio Oriente, aiutò ad ammazzare il re di Giordania che voleva fare la pace con Israele, fondò l’organizzazione terroristica palestinese che poi sarebbe diventata l’Olp e adesso lo “stato di Palestina” (http://www.focusonisrael.org/2010/01/21/nazismo-hitler-mufti-gerualemme/, per un film con le immagini del suo incontro con Hitler guardate qui: http://www.youtube.com/watch?v=d51poygEXYU).
Forse non ho reso sufficiente onore a questa figura straordinaria di combattente per la libertà, ho omesso qualche sua meritoria azione, ma credo che abbiate capito il tipo, e magari ne avete sentito già parlare, dato che l’uomo è giustamente famoso. L’aspetto interessante e nuovo, che voglio sottolinearvi è questa scelta di Abu Mazen (http://atlasshrugs2000.typepad.com/atlas_shrugs/2013/01/abbas-salutes-hitlers-mufti-and-murdering-jihadis-in-anniversary-address-.html): scelta giusta, scelta meditata, scelta vincente. Certo, purtroppo i tempi non sono più quelli, non c’è più il Reich e invece c’è l’orribile entità sionista che ha l’inaudita pretesa di difendersi dalla giusta collera islamica. Ma che volete, ognuno deve subire le sue tribolazioni e il nostro Muhammed Abbas sopporta virilmente le sue, subisce addirittura l’onta che i più sciocchi della razza nemica lo chiamino “partner per la pace. Ma adesso sappiamo che cosa sogna di essere e possiamo con più convinzione inchinarci alla sua gloria di terza persona della Trinità, cioè di Spirito Santo Palestinese.

 

One Response to I sogni dello Spirito Santo Palestinese.

  1. veronica ha detto:

    Ahaahahhahahah!!!!!!!!!!!!
    Il Vaticano è a conoscenza della Trinità palestinese???

    Iihihihihihi…

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