Di Edith Ariel Besozzi

1514963_10204458918265159_1118243700373743509_nMilano è una città la cui anima si svela con estrema difficoltà, ha una storia che è fatta in special modo di attraversamenti, di lotta con l’acqua e di conquiste. Oggi si presenta come luogo di scambio, centro dei servizi, snodo tra il possibile e l’incapacità italiana di saperlo giocare fino in fondo. La storia recente, quella che si ricorda attraverso questo riconoscimento è quella di una resistenza, di una capacità di vivere che si è opposta alla morte ed ha vinto.

Milano, come il resto dell’italia fascista è stata attraversata dalle leggi razziali, molti ebrei sono stati deportati ed uccisi, alcuni hanno partecipato alla resistenza ed hanno combattuto, altri sono dovuti fuggire per sopravvivere, alcuni, non molti, sono riusciti a restare. Tutti hanno conosciuto in quel tempo di persecuzione la necessità di tenere viva la propria tradizione e la propria cultura, ognuno ha fatto tutto il possibile perché ciò avvenisse, sia nel corso di quei pericolosi anni che dopo, affrontando senza paura le condizioni ostili che spesso si sono presentate.

Beth Shlomo è l’espressione vivente dell’ostinazione alla vita ed alla crescita, la capacità di restare fedeli a se stessi senza mai chiudersi, senza escludere nessuno. Nel corso degli anni, nelle diverse sedi, questo centro di studi ebraici, questa comunità è riuscita a portare avanti le proprie attività, crescere ed ampliare l’offerta d’incontro e di scambio. Ha mantenuto la memoria ed attraverso questa ha saputo fare crescere se stessa, la comunità ebraica ed anche la città che la ospita. Senza mai dimenticare lo stretto legame con lo Stato d’Israele alla cui nascita e crescita gli ebrei milanesi hanno offerto ed offrono un continuo contributo.

Meraviglioso esempio di come la diaspora possa essere luogo di presenza, di integrazione, di scambio e di ospitalità per tutti gli ebrei del mondo che abitandola hanno bisogno di una casa, Beth, per essere e restare Israele.

La speranza è che la città, che oggi riconosce la qualità unica di questa comunità, dell’importanza di questa memoria e soprattutto di questa presenza, sappia confrontarsi con le preoccupanti manifestazioni di antisemitismo e di ostilità che la comunità nazionale ed internazionale manifesta nei confronti dello Stato d’Israele e che sappia rigettare definitivamente qualunque manifestazione di antisemitismo.

 

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