[b]a cura di Claudia Gioia[/b]

La [b]Fondazione Volume![/b] presenta l'intervento di [b]Nahum Tevet[/b], artista israeliano il cui idioma compositivo gioca sulla relazione tra arte e architettura, esplorando nuovi territori espressivi sgombri da specifiche definizioni

. Combinazioni di elementi modulari costruiscono a Volume! un sistema di diversi livelli di percezione. Assemblaggi di elementi lignei, prossimi alla linearità minimalista ma lontani dalle sue implicazioni teoriche e concettuali, si prestano all'occhio dell'osservatore come un'immagine familiare, ricordando oggetti già vissuti, legandosi strettamente alla dimensione abitativa di Volume! ed ai suoi spazi.

I moduli instaurano una relazione con la struttura dello spazio preservando tuttavia un'autonomia concettuale, formale e cromatica. Un percorso armonico e silenzioso che al contempo destabilizza la percezione dell'osservatore e relativizza la sua posizione rispetto allo spazio, una sorta di ossimoro che scuote, offrendo una nuova dimensione mentale.

Nahum Tevet e' nato a Kibbutz Massilot in Israele, nel 1946. Vive e lavora a Tel Aviv. Ha preso parte a manifestazioni internazionali quali l'VIII edizione di Documenta a Kassel nel 1987, alla XXII Biennale di São Paulo nel 1994, alla 50ma Biennale di Venezia nel 2003. Ha realizzato progetti nelle principali gallerie del mondo (Parigi, Gerusalemme, New York e Zurigo) e importanti mostre personali gli sono state dedicate dai maggiori musei internazionali: la Kunsthalle di Mannheim nel 1986, il Tel Aviv Museum of Art nel 1991, il MUMOK di Vienna nel 1997, la Chapelle des Je'suites di Nîmes nel 1998 e l'Israel Museum di Gerusalemme nel 1976, nel 1984 e nel 2007. Del 2008 la personale presso MACRO, Museo d'Arte Contemporanea Roma. Nell'ultimo anno ha realizzato due tra le maggiori sculture pubbliche in Israele ( presso lo Sculptur garden a Savion e un' installazione presso il palazzo centrale della Intarnational Bank, progettata dall'architetto I.M.Pei, a Tel Aviv.

 

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