Oggi vorrei parlare di Bob Dylan e del suo genio di poeta cantastorie.
Tanti anni fa, durante un mio lungo soggiorno in America, prima di arrivare in Israele durante la Guerra dei Sei Giorni, lo conobbi e incominciai ad apprezzare la sua musica ma soprattutto la poesia delle sue parole.

Lui e Joan Baez, con quanta nostalgia ricordo i loro duetti mentre noi ragazzi impazzivamo a sentirli, giravano l'America con la loro musica , le loro voci, i loro colori, e i campus delle Universita' erano gli stadi dell'epoca dove giovani americani, rappresentanti di quella grande democrazia, cantavano tutti insieme per la liberta' e l'uguaglianza, dando origine a quello che in Europa sarebbe diventato il sessantotto.
La differenza tra questi giovani americani e i sessantottini europei fu la violenza, assente o quasi tra quei figli dell'America, forse anfetaminizzati, fumati ma sognatori, ingenui e puri, e invece molto presente purtroppo tra i giovani piu' smaliziati dei movimenti europei tutti intruppati negli eskimo, tutti uguali, grigi anzi verdini e gia' all' epoca antiisraeliani e antiamericani, fanaticamente comunisti come i loro padri erano stati fanaticamente fascisti.
All'epoca d'oro di Bob Dylan e Joan Baez le universita' americane e canadesi non erano ancora covi di gruppi islamici antisemiti, nessuno predicava l'odio contro Israele, nessuno impediva agli ebrei di parlare, Israele era solo un Paese, piccolissimo, minacciato dalla guerra , Israele era la casa degli ebrei che gli arabi avevano giurato di distruggere.
Negli Atenei statunitensi si poteva essere sionisti e di sinistra,senza problemi e senza timore di essere presi a pugni da qualche studente musulmano di passaggio, Arafat non esisteva e il veleno non si era diffuso, c'era in embrione ma ancora non aveva incominciato a contaminare il cuore della gente.
L'America non aveva paura e l'incubo delle Torri era molto lontano e inimmaginabile.
Bob Dylan fu contestato nel 1966 in Inghilterra, durante un suo concerto a Manchester, dove qualcuno gli urlo' "Judas" provocando la rabbiosa reazione della Leggenda del Rock che si rivolse alla sua band intimando "Play fucking loud!!! – Suonate fottutamente forte!!!"
Bob Dylan, ebreo e filoisraeliano , ha voluto esprimere il suo amore per il suo Popolo e per Israele con una canzone, una vera poesia che parla della Shoa', i suoi ricordi di ragazzo che ha visto disperdere la sua famiglia dai nazisti, una poesia che racconta di un Israele perseguitato, uno solo contro tutti, un Israele piccolo e coraggioso assediato dall'immensita' araba, Israele il bullo del quartiere.

Ecco la sua canzone dedicata a Israele , cantatela "fucking loud- fottutamente forte".

Deborah Fait
www.informazionecorretta.com

IL BULLO DEL QUARTIERE
parole e musica Bob Dylan

Bè, il bullo del quartiere è solo uno
I suoi nemici dicono che è sul loro territorio
Loro sono più numerosi circa un milione contro uno
Lui non ha nessun posto dove scappare, nessun posto dove correre
È il bullo del quartiere.

Il bullo del quartiere vive solo per sopravvivere
È criticato e condannato solo per essere vivo
Non è ritenuto capace di difendersi, nè di avere la pelle dura
Si pensa che si faccia uccidere quando gli si sfonda la porta
È il bullo del quartiere.

Il bullo del quartiere è stato sbattuto via da ogni terra
Girovaga per il mondo, è un esiliato
Ha visto disperdere la sua famiglia, la sua gente perseguitata e dilaniata
È sempre sotto processo per il solo fatto di essere nato
È il bullo del quartiere.

Ha evitato il linciaggio di una folla ed è stato criticato
Vecchie donne lo hanno condannato, dicendo che avrebbe dovuto scusarsi
Poi ha distrutto una fabbrica di bombe, e nessuno ne fu lieto
Le bombe erano per lui,
fu ritenuto ancora cattivo

È il bullo del quartiere.

Bè, la sorte è contro di lui e le sue probabilità sono poche
Che accetti di vivere entro le regole che il mondo gli impone
C'è un cappio al suo collo ed un fucile puntato alla sua schiena
E la licenza di ucciderlo è concessa a qualsiasi maniaco
È il bullo del quartiere.

Bè, non ha nessun alleato con il quale parlare
Deve pagare per qualunque cosa faccia, non è mai amato
Compra armi obsolete e non vuole essere ripudiato
Ma nessuno gli concede la propria pelle ed il proprio sangue per
combattere al suo fianco
È il bullo del quartiere.

È circondato da pacifisti che vogliono la pace
Loro pregano ogni notte perché lo spargimento di sangue finisca
E non farebbero male ad una mosca, a far male a qualcuno piangerebbero
Ma si nascondono ed attendono solo che questo bullo cada addormentato
È il bullo del quartiere.

Ogni impero che l'ha fatto schiavo è morto
Egitto e Roma, anche l'antica Babilonia
Ha fatto un giardino di paradiso nella sabbia del deserto
A letto con nessuno, sotto il comando di nessuno
È il bullo del quartiere.

Ora il suo libro più sacro è stato calpestato
Nessun contratto che ha firmato valeva quanto quello scritto lì
Prese le briciole del mondo e le tramutò in ricchezza
Prese malattia ed affezione e le tramutò in salute
È il bullo del quartiere.

È qualcuno indebitato con lui ?
Nessuno, dicono, egli ha solo causato la guerra
Superbia e pregiudizi e superstizione in realtà
Aspettano questo bullo come un cane aspetta il cibo
È il bullo del quartiere.

Che cosa ha fatto per portare così tante cicatrici
Ha cambiato il corso dei fiumi, ha contaminato la luna e le stelle
Il bullo del quartiere lì sulla collina
mentre il tempo si va esaurendo, col tempo immobile
Il bullo del quartiere

NEIGHBORHOOD BULLY
words and music Bob Dylan

Well, the neighborhood bully, he's just one man,
His enemies say he's on their land.
They got him outnumbered about a million to one,
He got no place to escape to, no place to run.
He's the neighborhood bully.

The neighborhood bully just lives to survive,
He's criticized and condemned for being alive.
He's not supposed to fight back, he's supposed to have thick skin,
He's supposed to lay down and die when his door is kicked in.
He's the neighborhood bully.

The neighborhood bully been driven out of every land,
He's wandered the earth an exiled man.
Seen his family scattered, his people hounded and torn,
He's always on trial for just being born.
He's the neighborhood bully.

Well, he knocked out a lynch mob, he was criticized,
Old women condemned him, said he should apologize.
Then he destroyed a bomb factory, nobody was glad.
The bombs were meant for him.
He was supposed to feel bad.
He's the neighborhood bully.

Well, the chances are against it and the odds are slim
That he'll live by the rules that the world makes for him,
'Cause there's a noose at his neck and a gun at his back
And a license to kill him is given out to every maniac.
He's the neighborhood bully.

He got no allies to really speak of.
What he gets he must pay for, he don't get it out of love.
He buys obsolete weapons and he won't be denied
But no one sends flesh and blood to fight by his side.
He's the neighborhood bully.

Well, he's surrounded by pacifists who all want peace,
They pray for it nightly that the bloodshed must cease.
Now, they wouldn't hurt a fly.
To hurt one they would weep.
They lay and they wait for this bully to fall asleep.
He's the neighborhood bully.

Every empire that's enslaved him is gone,
Egypt and Rome, even the great Babylon.
He's made a garden of paradise in the desert sand,
In bed with nobody, under no one's command.
He's the neighborhood bully.

Now his holiest books have been trampled upon,
No contract he signed was worth what it was written on.
He took the crumbs of the world and he turned it into wealth,
Took sickness and disease and he turned it into health.
He's the neighborhood bully.

What's anybody indebted to him for?
Nothin', they say.
He just likes to cause war.
Pride and prejudice and superstition indeed,
They wait for this bully like a dog waits to feed.
He's the neighborhood bully.

What has he done to wear so many scars?
Does he change the course of rivers?
Does he pollute the moon and stars?
Neighborhood bully, standing on the hill,
Running out the clock, time standing still.

 

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