[size=12][b]Qualche parola per chi non c'era…[/b]

Si è rivelato un evento davvero interessante, l'[b]Israel Day[/b] svoltosi lo scorso 25 novembre
nella piazza principale di [b]Crema[/b], tanto che, a quanto sembra, in città stanno già pensando ad
una prossima edizione per l'anno 2008. [/size]

(Per ammirare tutte la foto dell'evento, entra nella nostra [b]Photogallery[/link][/b])

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L'iniziativa, ideata in primis dal parroco del Duomo cremasco, Emilio Lingiardi, già noto in
città come promotore di attività interculturali mirate ad ampliare gli orizzonti cittadini, e
dall'agenzia Yarden Travel di Giordano Mosconi, ha offerto ai cittadini di Crema la
possibilità di avvicinarsi alla cultura israeliana ed ebraica nei suoi lati più noti o più
inediti, ma ha consentito anche a noi di trascorrere una giornata divertente e costruttiva,
resa in seguito piacevole da uno splendido sole giunto nel pomeriggio che, come è visibile
nelle foto, ha esaltato la bellezza di questa cittadina lombarda.

La manifestazione ha attratta la curiosità di numerosi visitatori, incentivati sia dai prodotti cosmetici e dalle degustazioni dei vini di produzione israeliana, sia da tutti quegli aspetti turistici, culturali, letterari e storici correlati allo stato di Israele dei quali hanno potuto approfondire la conoscenza.

Ma. secondo il mio punto di vista, l'evento è divenuto anche per noi un'occasione di incontri e di sorprese, prima tra tutte la città stessa, ricca di portici, piazze, corti e palazzi impreziositi da suggestivi giochi di ombre e luci.

Oltre ai personaggi direttamente coinvolti nell'organizzazione, sono passati a farci visita, tra gli altri, il vescovo di Crema Oscar Cantoni, il vicequestore Daniel Segre, ovviamente legato alla realtà ebraica per propria cultura, e lo scrittore e giornalista Antoio Grassi, il cui ultimo romanzo noir "Il cuore batte ancora" (Edizioni Grafica GM), che abbiamo in programma di presentare prossimamente a Milano, ha come protagonista un commissario di polizia ispirato proprio dalla persona del vicequestore cremasco.

Riguardo alla memoria storica cittadina, non eravamo certi se nel comune di Crema vi fosse o
meno un'effettiva presenza ebraica o una comunità: la risposta ci è giunta direttamente proprio dall'unico, simpaticissimo rappresentante del Popolo di Israele rimasto in città, mentre gli altri due hanno preferito ritornare nella terra promessa.

Concludo questa breve riflessione riconfermando la positività di questa iniziativa, che speriamo di vedere ripetuta certamente nella città di Crema, ma anche di riuscire a diffondere in altre piccole realtà cittadine, dove l'attenzione del pubblico è senz'altro più motivata e acuta rispetto al contesto metropolitano.

elisa – http://lastanzadeilibri.blogspot.com [/size]

 

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