[i]August Sander (Germania, 1876-1964), "Handlanger", 1928, stampa su gelatina ai sali d'argento[/i]

[b]Una delle più importanti collezioni di fotografia, costituita da 125 opere del 19mo secolo e dell'era moderna e contemporanea, è stata donata al Museo di Israele da Noel ed Harriette Levine
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[b]Harriette e Noel Levine[/b] hanno donato al [b]Museo di Israele[/b], di cui sono sostenitori già da lungo tempo, la loro collezione di [b]125 opere ripercorrenti 160 anni di storia della fotografia[/b]. Considerata una delle più belle collezioni fotografica di proprietà privata, include calotipi britannici del 19mo secolo, capolavori moderni e opere recenti: una raccolta che si aggiunge alla storia di oltre 40 anni che il Museo vanta nel collezionismo fotografico, distinguendosi tra i primi nel mondo.

[b]Israel Museum of Jerusalem
Ruppin Boulevard (accanto al Knesset)[/b]

Già nel 1994, [b]Noel ed Harriette Levine[/b] donarono al Museo 80 opere firmate dal celebre fotogiornalista americano André Kertész. Per costruire la collezione ceduta attualmente, essi impiegarono oltre 30 anni, attraversando un ampio raggio di periodi e stili differenti: mirabili esempi di fotografie del 19mo secolo, calotipi eseguiti da [b]Fox Talbot, David Octavius Hill e Robert Adamson[/b], scatti realizzati dai maestri americani della fotografia tra i quali [b]William H. Jackson e Carleton E. Watkins[/b], opere di maestri francesi come [b]Gustave Le Gray e Nadar[/b], opere esemplari firmate dagli esponenti del Pittorialismo [b]Margaret Cameron, Oscar Gustav Rejlander, Karl Struss e Hans Watzek.[/b]

I Levine possiedono anche una magnifica rappresentazione dell'opera di grandi maestri del 20mo secolo, [b]Paul Outerbridge, Man Ray, Charles Sheeler, Edward Steichen, Alfred Stieglitz, Edward Weston[/b], ed un'ampia serie di immagini di [b]André Kertész[/b], fino a giungere ai nomi noti nel nostro tempo, compresi [b]David Hockney, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman e William Wegman[/b].

Fin dalla sua apertura, avvenuta nel 1965, il Museo di Israele ha sempre posto in evidenza nelle proprie esposizioni e collezioni il mondo della fotografia, e dai primi anni '70 il fotografo newyorchese [b]Arnold Newman[/b] iniziò ad acquistare opere per il dipartimento museale dedicato a quest'arte, che venne formalmente aperto nel 1977, aggiungendo inoltre nel 2006 70 opere scelte dalla propria collezione personale. Oggi, il dipartimento comprende 55mila opere, dai primi giorni della storia della fotografia fino ad oggi.

Nel corso degli anni, questo settore museale ha sviluppato sezioni parallele dedicate a temi differenti, dai "pionieri" della fotografia del 19mo secolo, ai quali i luoghi sacri del Medioriente offrirono soggetti ineguagliabili, ai fotografi dei movimenti Dadaista e Surrealista, questi ultimi presenti con opere di singolare importanza nella collezione che [b]Vera e Arturo Schwarz[/b] donarono al museo nel 1998.

Poiché tra gli intenti del Museo vi è quello di conservare e raccogliere l'eredità fotografica dello Stato di Israele, sono state acquisite anche numerose opere dei più grandi fotografi che operarono in questa terra: le foto di Gerusalemme scattate nella metà del 19mo secolo da [b]Mendel John Diness[/b], gli scatti del fotografo scozzese [b]James Graham[/b], autore di alcune tra le prime foto della Terra Santa, ritratta tra il 1953 e il 1857, e le foto scattate dagli europei emigrati in Palestina prima della fondazione dello Stato di Israele, tra cui [b]Yaakov Ben Dov, Yaakov Rosner ed S.J.Schweig[/b]. Il museo possiede anche oltre 20mila negativi di [b]Alfred Bernheim[/b], uno dei più noti architetti e fotografi ritrattisti israeliani.

Questo dipartimento museale promuove inoltre un attivo programma di acquisizione e di esposizioni personali e collettive dedicate ai fotografi israeliani, ed organizza due premi periodici: il [b]Gerard Levy Prize [/b]per i giovani talenti e il [b]Kavlin Photography Prize.[/b]

Il Museo di Israele è la più grande istituzione culturale israliana, ed è uno dei maggiori musei d'arte e archeologia nel mondo. Fondato nel 1965, possiede collezioni che si estendono storicamente dalla preistoria alla contemporaneità, includendo pezzi eccezionali di archeologia biblica, tra cui i Rotoli del Mar Morto. Nei suoi oltre 40 anni di vita, il museo ha raccolta una collezione di 500.000 oggetti grazie alle donazioni dei propri sostenitori, divenendo una risorsa di grande ricchezza per Israele ma anche per il Medioriente e per il resto del mondo.

Elisa – Club Letterario

 

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