[b]Un articolo di Deborah Fait[/b]

Vi chiederete perche' scrivo ancora sull'attentato al centro omosessuale di Tel Aviv che e' costato la vita a due ragazzi, Nir Katz di 26 anni e Liz Trubeshi di 17 anni.
Lo faccio perche' quasta vergogna ha sconvolto Israele.

Noi qui siamo abituati a attentati di altro genere, fatti da palestinesi contro gli ebrei, la paura di Tel Aviv e di tutte le altre citta' israeliane e' questa, da sempre, e nessuno si aspettava di vedere scorrere il sangue tra fratelli. Si, e' vero, ancora non si conosce l'identita' dell' assassino, e non si sa se e' un ebreo israeliano omofobo o qualcun altro ma tuttosommato, al momento e di fronte alla tragedia e al dolore delle famiglie e di tutto il Paese, questo e' relativo. La cosa importante e' che Israele intero sta reagendo con doloroso stupore e con forte senso di responsabilita'.
La comunita' omosessuale di Israele e' sempre stata parte integrante della societa', inserita' nel modo piu' completo a tutti i livelli a partire dall'esercito dove ufficiali e soldati omosessuali non hanno problemi a far conoscere la loro realta' fino all'uomo della strada che e' padrone di vivere come preferisce la propria sessualita'.
Fino ai rabbini che possono tranquillamente dichiararsi gay o etero.
Per questo Israele e' scandalizzato, sotto schock e si sta mobilitando in tutti i settori della societa'. Non puo' essere un pazzo omofobo a rovinare tutto questo, va fermato subito e il suo orrendo e sporco messaggio va bloccato e mantenuto come monito.
Questa sera ha inizio la festa ebraica di Tu BE AV, la festa dell'amore che sara' dedicata a Nir e Liz e a tutta la comunita' gay e etero di Israele, intrecciate insieme in un forte abbraccio.
Dove c'e' amore il male non puo' entrare, non solo, e' persino possibile trasformarlo in bene ed e' quello che qui si cerca di ottenere.
I ragazzi di Tel Aviv , da sabato, accendono candele a forma di cuore davanti al locale dell'attentato, i marciapiedi della zona brillano di cuori , soprattutto la notte.
Cuori di fuoco per Nir e Liz.
Il ministro del Welfare, Isaac Herzog, has annunciato ieri che il suo ufficio stabilira' un comitato di emergenza per l'assistenza psicologica nella comunita' gay e lesbiche. Un' equipe di psicolgi e psichiatri sta gia' sul campo per parlare con questi ragazzi e carcare insieme di capire per far capire a tutti gli altri.
Ha dichiarato Herzog:
"Sabato notte l'attentato contro teenagers della comunita' gay di Tel Aviv e' stato un attentato alla nostra intera societa' e vuole che si provveda immediatamente per tovare una via che aiuti e appoggi tutta la comunita'.
Come accade sempre dopo gli attentati terroristici anche questa volta sono stati sguinzagliati psicologi e personale psichiatrico per far fronte alle esigenze di chiunque voglia usufruirne. Oltre a questo il ministro ha ordinato al direttore generale del Welfare di condurre una campagna a lungo termine per stare vicini a tutta la comunita' omosessuale di Israele e risolverne i problemi.

I movimenti religiosi, da quelli piu' severi degli ortodossi a quelli piu' leggeri come i conservativi e i riformisti stanno organizzando la Festa di Tu be Av per questa notte a Tel Aviv, Haifa, Gerusalemme, Beer Sheva dove si canteranno i canti religiosi, canti di amore, rispetto e tolleranza per essere uniti e non divisi.
A Gerusalemme, nella sinagoga di Moreshet Avraham, il Rabbino Barry Shlessinger condurra' la cerimonia in onore delle vittime dell'attentato , non ci saranno canti e balli a causa del lutto ma sara' organizzata una nottata di Tora', canti religiosi e introspezione per ritrovare l'amore e l'unione tra ebrei, tra esseri umani, unione che l'assassino di sabato notte ha voluto distruggere.
Non vincera'. Lui non vincera'. Noi vinceremo!
A Tel Aviv molte organizzazioni laiche e religiose parteciperanno alla nottata di studio in un centro giovanile della citta', i gruppi partecipanti saranno , tra i molti altri, un gruppo di preghiera di ebrei secolari, La congregazione riformista, e Bat Kol , un gruppo importante di lesbiche ortodosse.

Israele reagisce con coscienza, dolore e amore e questo ne fa una grande Nazione democratica.
Io non ho mai visto una simile mobilitazione in nessun altra parte del mondo occidentale ( in quello islamico, si sa, i gay non esistono come ha sempre ribadito Ahmadinejad!!!), anzi simili assassini cadono quasi sempre nell'indifferenza generale.
In Israele no, in Israele non e' cosi'.
In Israele si vive, si partecipa, si soffre insieme!
No, nessuno ci portera' via Israele, siamo troppo forti e innamorati.
Buon Tu be AV a tutti i nostri ragazzi.
Auguro a tutti buone vacanze e a ritrovarci in settembre.
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Deborah Fait

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