[b]Un articolo di Deborah Fait[/b]

Molti ne hanno scritto e continuo a leggere su internet commenti sull'esclusione di Massimo Dalemmah dal Parlamento europeo ma lasciatemi esultare perche' tra Dalemmah e me esiste quasi un rapporto personale visto che ne ho scritto per anni quando abbracciava Arafat, lo consolava, gli asciugava amorevolmente le lacrime di coccodrillo e la bava quando stava al Mukata, quando amoreggiava con i boss peggiori dell'OLP, di Fatah, poi di Hamas, e infine, ciliegiona sulla torta, la famosa passeggiata a Beirut a braccetto con un maggiorente di Hezbollah.
Ne ho scritto, quasi tra conati di vomito, quando lo sentivo esternare su Israele, contro Israele, a morte Israele, Israele Israele Israele l'ossessione di Dalemmah.
Ne ho scritto per anni, quando era premier, quando era ministro degli esteri, prima ancora quando era un semplice segretario di partito dall'aspetto di un barbiere e dagli occhi di ghiaccio, antipatico come i debiti.

Ricordo il suo antisemitismo portato con eleganza e menefreghismo, ricordo quanto l'ho detestato per aver rovinato, aiutato dai suoi compari della sinistra, non tutti ma tanti, l'animo degli italiani, per averlo avvelenato, per aver tollerato, con malcelata simpatia, le manifestazioni antisraeliane, antisemite fino al parossismo.
Tollerato? ma che dico, per averle appoggiate, per non aver mai detto parola, se non di simpatia e comprensione, nel vedere bruciare le bandiere del paese da lui tanto odiato, per aver assistito col sorrisetto storto del "lei non sa chi sono io" a manifestazioni romane con gentaglia disumana travestita da kamikaze, e i cartelli su Israele che "deve essere distrutto" perche'?
Ma per far posto alla palestina rossa naturalmente.
Via gli ebrei fascisti, quelli che hanno costruito un paese dal nulla, che hanno creato i kibbuzim e gli Yishuvim, sti ebreacci fascisti che hanno una tale democrazia che mai nessun israeliano , nemmeno durante gli anni del terrore, quando qui si saltava per aria, ha mai toccato un arabo israeliano che magari esultava per ognuno dei nostri morti e che spesso aiutava i terroristi.
Questi ebreacci che 65 anni fa hanno ricevuto dall'ONU un territorio che per il 65% era deserto eppure hanno detto "si, lo vogliamo, e' casa , e' Erez".
E lui, il Dalemmah solo critiche e disprezzo, mai una parola di pieta' per i morti israeliani, lui che definisce sempre "spedizioni punitive" le azioni di difesa israeliane dai terroristi e dai missili sparati in mezzo ai civili.
Lui, Dalemmah, e il suo leccamento degli arabi, il suo amore per i terroristi, la sua amicizia sfegatata per Nemer Hammad, uno dei capoccetti messi al potere da Arafat, uno che ha sempre supportato il terrorismo, uno che dopo 40 anni in Italia, mantenuto alla grande dallo Stato Italiano, ancora non conosce la lingua del paese che lo ospita e lo finanzia.
Ricordo quando Israele supplicava l'Europa e l'Italia in particolare di isolare Arafat durante la guerra del terrore dichiarata dal terrorista il 29 settembre del 2000, ricordo la tragedia di quel periodo, ricordo la morte, il sangue, le esplosioni, i pezzi di corpi di cittadini israeliani che finivano fin sui balconi delle case, ricordo i bambini torturati , ammazzati e smembrati dai coraggiosi "guerriglieri" palestinesi, ricordo il linciaggio di Ramallah, i due riservisti israeliani torturati, fatti a pezzi, i crani svuotati, pezzi di fegato ancora caldo mangiato, si avete letto bene, mangiato dagli assassini, gettati dalla finestra della stazione di polizia e infine resi poltiglia dalla folla assetata di sangue.
Sembra un fil dell'orrore? la realta' era infinitamente peggio eppure gente come Morgantini e Dalemmah ci sputavano addosso e accusavano noi di maltrattare i coraggiosi gurriglieri palestinesi e correvano a consolare il mandante dell'orrore: Arafat.
Ricordo i politici israeliani che cercavano di arginare il sostegno dato a queste bestie immonde da molti italiani, tra cui, appunto, la peggiore di tutti, l'ineffabile Morgantini, per fortuna scomparsa, e Dalemmah che diceva col sorrisetto infame "E' Israele il terrorista".
Io ricordo tutto e mi viene ancora la pelle d'oca.
Ricordo tutto e faro' in modo , scrivendo, che non sia dimenticato.
Tutto questo odio, tutto questo supporto a bestie feroci, a questi neonazisti palestinesi, non deve mai essere dimenticato perche' i nostri morti sono stati ammazzati anche colla complicita' di qualche politico italiano.
Non so chi siano gli eletti dal Consiglio Europeo, al posto di Dalemmah e' stata scelta la britannica Catherine Ashton. Non si sa chi sia ma non illudiamoci, ormai l'Europa e' in mano all'islam e dobbiamo farcene una ragione, una triste ragione.
Per Israele i prossimi mesi, forse anni, non saranno una passeggiata, a guidare gli USA abbiamo Barak Obama e i suoi inchini servili al mondo mediorientale e orientale( ma lo avete visto piegarsi ad angolo acuto davanti all'Imperatore del Giappone? Penoso. Il Presidente degli Stati Uniti col deretano per aria!).
L'Europa e' quasi tutta in mano a chi vuole la Sharia.
Hezbollah si sta riarmando colla benedizione delle truppe dell'ONU.
Hamas si prepara alla prossima guerra riempiendosi di missili e altre armi.
Ahmadinejad esterna dall'Iran che ci vuole morti a noi sporchi e schifosi ebrei.
In Israele da gennaio ricomincera' la distribuzione delle maschere antigas. Perche'?
Ce le hanno date nel 1991 perche' Saddam Hussein, tra i gridolini di gioia di Arafat, aveva minacciato di gasarci.
Ce le hanno ridate nel 2000 perche' ancora Saddam Hussein ci minacciava.
Mio nipote l'ha ricevuta dall'ospedale , al posto del talco per neonati, all'eta' di tre giorni di vita.
Una culla intera antigas.
Adesso ce le ridanno.
Perche'?
Tra i tanti che ci vogliono morti , chi ci minaccia di piu'?
Forza fatevi sotto, noi siamo qua.
Tra le varie tragedie di Israele presenti passate e future c'e' almeno una piccola grande gioia: Dalemmah ha perso il posto, non potra' piu' nuocere.
Basta.

[b]Deborah Fait[/b]

 

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