L'Opinione – Giovedì, 27 Maggio 2010
Esteri

[b]di Adam Atef[/b]

Sono sofferente e imbarazzato se penso che in meno di una settimana sono stati pubblicati due articoli, uno di ANSA del 12/05 e l’altro dell’Unità del 15/05,
dove lo stato democratico di Israele viene attaccato e infangato ingiustificatamente dal mio partito, il Pd. Proprio il 2 Maggio, in occasione del Yom Hazmaut (62 anni dalla nascita di Israele), è stato invitato il vice presidente nazionale del Pd, Ivan Scalfarotto e la rappresentante milanese Alessia Potecchi, che hanno accettato e sono stati accolti a braccia aperte, per costruire un rapporto di conoscenza profonda fra il partito, la comunità Ebraica e il mondo dell’associazionismo intorno alla comunità.

Quello che maggiormente mi imbarazza, è che, dopo anni di impegno che mi ha portato a costruire un rapporto fra la comunità Ebraica e il Pd, con la speranza che oggi
finalmente si potesse iniziare a raccogliere i frutti di un dialogo che era stato accuratamente coltivato. Purtroppo la mia gioia non è durata a lungo, perché i frutti sono caduti insieme all’albero che il Senatore Roberto Della Seta ha sradicato con la sua dichiarazione all’ANSA dove accusa Israele di non rispettare i diritti umani o di voler ostacolare le organizzazioni che operano per difendere tali diritti. Inviterei il senatore ad informarsi meglio in tema di diritti umani, perché per quello che mi risulta, i cittadini israeliani
vengono maltrattati, discriminati e mal guardati da secoli senza nessuna valida giustificazione, solo perché sono ebrei. Ricordo anche al senatore che in nome della libertà e della democrazia della quale anche lui gode, sono stati sacrificati oltre 6 milioni di Ebrei di ogni età. Un senatore della Repubblica che parla in quel modo, mette in difficoltà il solido rapporto che esiste fra Italia e Israele perché molti cittadini che leggono le sue parole, possono benissimo crederci, questo può solo aumentare l’odio ingiustificato invece di far crescere la pace, cosa di cui abbiamo infinitamente bisogno. Riferendomi all’articolo del giornalista dell’Unità Umberto De Giovannangeli, che ha intitolato “La guerra sporca di Gaza”, posso dire che il titolo giusto sarebbe dovuto essere “La sporca guerra contro Israele” perché in realtà è questo che stanno facendo i “Nuovi Comunisti Italiani”. Non spreco troppe parole per comunicare con persone che per i loro scopi personali, hanno convenienza ad infangare Israele che risulta essere l’unico vero stato democratico del Medio Oriente. Premetto che nello scrivere tutto questo, ho sempre cercato di contenere la mia rabbia per non offendere nessuno, anche se molte persone meriterebbero degli insulti,ma uno dei principi che mi sono stati trasmessi non mi consentono di rispondere agli insulti con altrettanti insulti. Chi ha buon senso lo usi per chiedere scusa ufficialmente a Israele e alla comunità ebraica mondiale. Io mai mi rassegnerò, continuerò a cercare di comunicare con il Pd fino a quando finalmente riusciranno a capire chi sono gli ebrei e che cos’è lo stato democratico di Israele.

Adam Atef,
iscritto al Pd

 

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