Sono un arabo mussulmano, cittadino israeliano.

Non ne posso più di quella bugia chiamata “il popolo palestinese” ed è giunto il momento per un arabo, di esprimersi apertamente.

Noi arabi che viviamo in Israele siamo semplicemente arabi.

Non siamo mai stati palestinesi, perchè non c'è mai stata una cosa chiamata “popolo palestinese”.

La maggioranza degli arabi israeliani sono nati nello stato di Israele. I nostri avi sono giunti qui da vari stati arabi negli ultimi 120 anni, cercando lavoro e sostentamento offerti dagli ebrei o dagli inglesi in quei 30 anni in cui hanno governato la regione.

E' vero che un numero insignificante di arabi hanno vissuto qui anche prima, sotto il dominio turco-ottomano durato 400 anni.

Questi sono morti e i loro figli continuano ad essere semplicemente arabi come me.

L'invenzione del popolo palestinese ed in seguito la richiesta di uno stato autonomo palestinese, costituisce per me un incubo.

Non voglio vivere in nessuno stato arabo, nemmeno in “ Palestina”.

Un ulteriore stato arabo sarà come qualsiasi altro stato arabo, che qualsiasi arabo israeliano sano di mente deve temere e a cui deve opporsi.

Fra tutti gli stati arabi non c'è nè nemmeno 1 democratico.

NIENTE LOTTA NIENTE DISCRIMINAZIONE

Io arabo mussulmano israeliano voglio vivere nello stato di Israele, nella patria democratica del popolo ebraico che è anche la mia patria, come ebrei/arabi/cinesi/ vivono fuori dalla loro patria ed accettano le leggi, le usanze e la cultura che li ospita.

Io pretendo pari diritti civili tre me e qualsiasi ebreo, ma anche pari doveri. Voglio una divisione corretta delle risorse per tutte le etnie della cittadinanza.Lo stato degli arabi in Israele non è tanto meglio di quello dei nuovi immigranti etiopici, ma tutti e 2 sanno che uno stato arabo qualsiasi è molto peggio.

La lotta degli arabi contro gli ebrei ci distingue dalla società israeliana ed obbliga gli ebreia discriminarci.

Senza questa lotta non ci sarà discriminazione. E' così semplice!

Io non sono solo, ci sono molti arabi in Israele che la pensano come me nel loro privato e qualche volta lo esprimono sottovoce.

Non è di moda parlare e scrivere in termini occidentali che abbiamo imparato dalla società israeliana, che ci ha insegnato anche alcune lezioni di vita.

Abbiamo capito che la sacralità della morte porta solo alla morte e che il diritto di vivere è un valore che supera tutti gli altri.

Io sono un arabo mussulmano laico che vive in mezzo a ebrei laici e basterebbe togliere dal nostro vocabolario quella sciocchezza che si chiama “ palestina” per non avere nessuna distinzione tra di noi.

VUOI UNO STATO ARABO?VATTENE DA ISRAELE!

Dobbiamo ammettere: gli ebrei vogliono vivere in pace con gli arabi loro concittadini. Siamo noi e specialmente i “nostri” leader arabi a perpetuare l'ostilità per evitare la convivenza.

Ci sono state delle guerre e questa è la realtà, il piccolo stato di Israele può e deve essere uno stato modello e non me ne frega che venga chiamato “ la patria del popolo ebraico”.

Io voglio vivere qui .

Un arabo che pensa di dover vivere in uno stato arabo se lo può scegliere. Ci sono tanti stati arabi.

IO NO!

Anche se questo stato sarà diviso e sarà istituito uno stato palestinese, non rinucerò alla possibilità di vivere nello stato democratico di Israele.

Io amo questo stato e rispetto gli ebrei che l'hanno costruito sulle rovine di una regione desertica , abbandonata e maltrattata.

“ Uno stato palestinese” sarà uno stato terribile. Non potrà essere uno stato democratico. Già oggi si vede il fiorire della corruzione dei leader palestinesi ancor prima che lo stato sia costituito.

Chi potrà giudicarli e punirli?Come invece succede in

Israele, basta leggere i giornali israeliani.

[b]Mustafa Bin Ali Khamdan Haj Akhmed[/b]

 

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