BEIRUT/TRIPOLI (Reuters)
martedì 25 gennaio 2011 15:39

[b]Il presidente libanese Michale Suleiman ha affidato al magnate delle telecomunicazioni Najib Mikat, sostenuto da Hezbollah ed i suoi alleati, l'incarico di primo ministro. Lo ha annunciato una nota della presidenza. La decisione ha provocato proteste nel nord del paese tra i sostenitori del premier uscente Saad al-Hariri.[/b]

Fonti riferiscono che Mikati, sunnita di Tripoli, avrebbe ottenuto la nomina con 68 voti tra i 128 membri del Parlamento.
Mikati ha detto che inizierà i colloqui oggi per formare il governo, esortando tutte le fazioni libanesi a superare i contrasti.
Intanto, il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha inviato il neo-premier a formare un "governo di partnership nazionale".

"Abbiamo sostenuto la nomina di… Mikati e lo invitiamo a formare un governo di partnership nazionale. I libanesi hanno una possibilità di serrare le fila", ha detto Nasrallah davanti a migliaia di sostenitori.

Ma l'offerta di coalizione è già stata respinta da Hariri, E centinaia di suoi sostenitori hanno invece protestato nel nord del Libano contro la nomina di Najib Mikat.

I supporter di Hariri hanno anche invocato "una giornata di rabbia". Ma l'ex premier ha respinto ogni forma di violenza e ha invitato i suoi alla calma.

Il sistema politico libanese prevede normalmente che il primo ministro sia un sunnita, e i sostenitori di Hariri hanno già detto che chiunque accetti un mandato da Hezbollah verrà considerato un traditore.

Il presidente libanese Michel Suleiman ha dato il via al secondo giorno di consultazioni con i parlamentari libanesi in vista della nomina del nuovo primo ministro.

Mikati ha già però ottenuto l'appoggio fondamentale del leader druso Walid Jumblatt, che ha fatto pendere la bilancia dalla parte del magnate delle telecomunicazioni.

Hezbollah e i suoi alleati sono usciti dal governo di unità nazionale lo scorso 12 gennaio in polemica per le accuse, ancora riservate, di un tribunale dell'Onu che sta indagando sulla morte di Rafik al-Hariri, padre del premier, avvenuta nel 2005.

Gli Stati Uniti, che hanno definito Hezbollah un'organizzazione terroristica, hanno fatto sapere che un ruolo preminente per il gruppo militante sciita potrebbe complicare i rapporti di Washington con il Libano e influire sugli aiuti da parte degli Usa. Hezbollah aveva già dichiarato in precedenza che gli Usa avevano sabotato i colloqui tra lo stesso Hezbollah e Hariri.

© Thomson Reuters 2011 Tutti i diritti assegna a Reuters.

 

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