Foto: un membro delle forze speciali francesi.

Il presunto killer, un 24 enne franco algerino, è ancora sotto assedio. Il blitz delle teste di cuoio francesi è scattato alle 3 notte. L’uomo ha detto di essere legato ad al Qaeda. L’ultimo delirio: voleva pubblicare il video della strage su internet.

 

Momenti di forte concitazione in Francia. Il ministro dell’Interno Claude Gueant smentisce la notizia dell’arresto del presunto killer di Tolosa: lo scrive su Twitter Arnaud Leparmentier, capo del servizio politico del quotidiano francese Le Monde.

Ventiquattrenne, di origini algerine, Mohamed Merah è asserragliato nella sua casa di Tolosa dalle tre di questa notte. Ha detto di “essere un mujahedin” e di “aver voluto vendicare i bambini palestinesi”. Suo fratello è finito in manette nel corso del blitz delle teste di cuoio.

Tre agenti sono rimasti feriti nello scontro a fuoco. Dopo ore di assedio il presidente Sarkozy ha bloccato l’assalto finale delle teste di cuoio, dicendo di voler “prendere vivo” il killer. Intanto si apprende che la polizia ha trovato dell’esplosivo nell’auto di uno dei fratelli di Merah.

L’abitazione dell’uomo, al numero 17 della rue Sergent Vignè, si trova a soli 3 chilometri dalla scuola Ozar Hatorah in cui il killer ha compiuto la strage lunedì. Sul posto è stata subito portata la madre del presunto killer, per cercare di farlo ragionare ma – riferisce il ministro degli Interni Claude Gueant – “lei stessa non ha voluto entrare in contatto con il figlio, affermando di non avere alcuna influenza su di lui”.

Il blitz

All’arrivo delle forze dell’ordine il franco algerino, sentitosi braccato, ha sparato in direzione della porta. “Rivendica di essere un mujahedin – dice il ministro degli Interni Gueant – di appartenere ad Al Qaeda, di aver voluto vendicare i bambini palestinesi e di aver attaccato l’esercito francese a causa della sua partecipazione alle missioni all’estero”. Gli inquirenti lo hanno rintracciato grazie allo scooter nero utilizzato e al computer di suo fratello.

Il killer, noto da tempo ai servizi segreti francesi come persona vicina ai gruppi islamici più radicali. I servizi lo conoscevano perché faceva parte di “quel gruppo di persone che fanno ritorno dalle zone di combattimento e che preoccupano sempre”, dicono fonti dell’inchiesta. Gli 007 ritengono sempre possibile l’eventualità che queste persone – alcune decine nell’Europa occidentale – possano passare all’azione dopo il loro rientro.

Evaso da Kandahar?

Mohamed Merah era evaso dalla prigione di Kandahar insieme a un gruppo di talebani. Lo riferisce il direttore della prigione della città afghana. Era stato arrestato con l’accusa di aver piazzato delle bombe a Kandahar. Prima della fuga era stato condannato a tre anni di galera. Ma la notizia della detenzione a Kandahar poi è stata smentita.

 

 

One Response to Strage Tolosa, killer ancora sotto assedio Trovato esplosivo nell’auto di suo fratello.

  1. Marco Piantoni ha detto:

    Mi pare molto poco originale si sia (ufficialmente) tolto la vita lanciandosi da una finestra. C’era bisogno di fermare un colpevole, e c’era bisogno, pure, di sottolineare la necessità di interrogarlo, ma, che peccato, è morto giusto in tempo.

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