Foto: il presidente della Deputazione Ebraica di Assistenza Piero Bonfiglioli assieme ad Alessia Salmoni e Clelia Di Consiglio e alla dottoressa Elsa Buffone.

Una nascita, un momento felice, un sogno accarezzato per molto tempo da ogni mamma in attesa che può trasformarsi in un momento difficile e delicato se il piccolo nasce prematuro e ha bisogno di cure speciali. È da questa idea che sono partite Alessia Salmoni e Clelia Di Consiglio che fondano il Comitato per Aiutare una piccola Vita e, in collaborazione con la Deputazione Ebraica di assistenza, lanciano una raccolta fondi per donare un’incubatrice al reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale San Camillo di Roma. “Avevo letto su una rivista che a Roma muoiono più bambini prematuri che in Lombardia a causa della mancanza di posti nelle strutture adeguate – spiega Salmoni – e così assieme a Clelia abbiamo pensato di avviare una raccolta fondi per donare l’incubatrice”. Animate dal desiderio di aiutare i più piccini Alessia e Clelia riescono a vincere le iniziali difficoltà burocratiche ed entrano in contatto con il primario del reparto neonatologia del San Camillo, professoressa Elsa Buffone, che entusiasta dell’idea le incoraggia, le aiuta e spiega loro l’iter burocratico da seguire accompagnandole in questi mesi nel percorso necessario a conseguire il risultato che si sono prefisse. La cifra da raccogliere è importante e fra le iniziative intraprese per reperire i fondi è organizzata una cena di gala al Pitigliani alla quale contribuiscono 25 giovani della Comunità ebraica mentre lo specifico gruppo Facebook continua a raccogliere adesioni e taglia quota 1500 iscritti. Ieri pomeriggio il sogno diventa finalmente realtà: una nuova incubatrice entra a far parte delle attrezzature del reparto.

 Da: moked/מוקד

 

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