Nelle foto a lato: Noa, una guida del Centro Educativo Ambientale di Hiriya;

scolaresche in visita al parco modello.

 

Appena fuori Tel Aviv, una grande discarica lunga mezzo miglio ha rappresentato fino a poco tempo fa un vero incubo ambientale. Hiriya era sostanzialmente un’enorme montagna di rifiuti puzzolenti, e non era certo il genere di luogo vicino a cui si vorrebbe vivere, e men che meno andarci in gita.
Oggi invece il sito è stato trasformato in una struttura per l’educazione ambientale, un fornitore di bio-gas naturale e una stazione di trasferimento. Presto, inoltre, diventerà sede di un parco di riciclo orientato alle famiglie.
Doron Sapir, a capo del sito, spiega in un video che nella montagna di rifiuti sono stati trivellati 84 pozzi per catturare il gas metano prodotto dall’immondizia. Il gas viene trasportato da un condotto fino a una fabbrica tessile, a circa quattro chilometri dalla discarica, alimentando l’intera operazione. “Siamo una struttura eco-ecologica” dice Sapir, mostrando come tutti i materiali vengono separati e riciclati. E aggiunge: “Quello che c’è di unico è che mentre in tutto il mondo si separano i rifiuti in strutture asciutte, con un procedimento a secco, qui invece gli operatori israeliani hanno pensato di fare l’opposto: non solo non fanno seccare i rifiuti, ma li mettono nell’acqua!”.
Ogni giorno della settimana si possono vedere studenti di tutte le età che vengono a visitare e a imparare come ridurre, riusare e riciclare i rifiuti.

Per vedere il video (in inglese):
http://www.mfa.gov.il/MFA/VideoLibrary/Landfill_to_model_park.htm?lang=english
oppure: http://www.youtube.com/watch?v=l66KTsex3To&feature=player_embedded

Da: israele.net 27-09-2012.

 

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