Testata: Informazione Corretta Data: 30 dicembre 2012 Autore: Ugo Volli .

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli.

 

Cari amici,

sapete l’ultima? e sapete che quest’ultima è anche la penultima e la terzultima? No, non l’ultima barzelletta, l’ultima non-notzia.  Ecco, mi spiego. L’ultima è che il “president of Palestina” (come ha spiegato qualche giorno fa che bisogna chiamarlo il partito israeliano di estrema sinistra Meretz, invece che col vecchio titolo di“chairman of Palestinian Authority”), insomma Mohamed Abbas, ha detto che se Israele non continua a regalare loro l’elettricità, lui scioglierà l’Autorità palestinese, chiamerà Netanyahu per dirgli di amministrare lui per il futuro la vita degli arabi che ora dovrebbe goverrnare lui (http://www.israeldailypicture.com/2011/12/re-posting-earlier-essay-winston.html).
Be’, prima di commentare devo spiegarvi perché dico che quest’ultima è una penultima e terzultima chissà quant’ultima. Mohamed Abbas ha fatto questa stessa minaccia nel 2011 (http://www.infoaut.org/blog/conflitti-globali/item/606-la-palestina-verso-l%E2%80%99esempio-egiziano?), nel 2007 (http://www.esserecomunisti.it/?p=15622) e un sacco di altre volte. Insomma, quando non sa come cavare un ragno dal buco, fa una bella scena isterica, dicendo, come le primedonne: “Me ne vado”. E in effetti, non fa meraviglia che quella vecchia volpe di Lieberman gli abbia risposto: “benissimo, non vediamo l’ora” (http://t.co/Awl2bKt0). Insomma, è una minaccia vuota (http://www.gatestoneinstitute.org/2553/mahmoud-abbas-empty-threats ) e ci vuole tutta la subordinazione intellettuale e morale ai ricatti che caratterizza l’estrema sinistra israeliana per prendere sul serio il laureato dell’università Lumumba di Mosca (con tesi sulla complicità dei sionisti con il nazismo).
Devo spiegarvi anche perché ho detto che l’Autorità Palestinese pretende di avere l’elettricità gratis. In effetti quel che il governo israeliano ha deciso di fare dopo che il riconoscimento dell’Onu ha sostanzialmente annullato gli accordi di Oslo è stato di usare i soldi delle dogane che secondo gli stessi accordi Israele riscuoteva sui prodotti destinati ai territori amministrati dall’Anp per girarglieli al fine di saldare il debito di centinaia di milioni di Euro che la stessa Anp ha accumulato nei confronti dell’azienda elettrica nazionale israeliana. Un gesto che rende concreto il costo della rottura degli accordi e insieme recupera un debito che con evidenza il governo di Mohamed Abbas non intendeva pagare. Come al solito i paesi arabi hanno dichiarato che avrebbero soccorso loro l’Anp, con la cifra non eccelsa di 100 milioni di dollari al mese (http://it.euronews.com/2012/12/10/piano-paesi-arabi-in-aiuto-dell-anp/). Ma naturalmente questi soldi non si sono visti (http://www.adnkronos.com/IGN/Aki/Italiano/Politica/MO-segretario-Lega-Araba-il-29-a-Ramallah-vedra-Abu-Mazen_314013678728.html) . Così funziona la solidarietà araba.
Il fatto è che le ragioni per sciogliere l’Anp ci sarebbero, eccome. Ragioni pratiche, molto concrete. Per esempio, il reddito pro capite dei suoi amministrati, che era di 817 dollari nel 1987, oggi dopo venticinque anni di autogestione è cresciuto pochissimo, solo fino a 876, nonostante i massicci aiuti internazionali, quattro volte tanto a persona di ogni altro stato al mondo; la disoccupazione invece è esplosa, passando dal 5 al 45 per cento (http://www.commentarymagazine.com/2012/12/19/how-the-world-enabled-25-years-of-palestinian-decline/).  E, a quanto si dice, le finanze private delle famiglie dei capi, per esempio l’eredità di Arafat alla moglie e l’arricchimento dei figli di Mohamed Abbas raggiungono letteralmente cifre miliardarie (in euro). Insomma, il problema vero è la corruzione, la cattiva amministrazione, l’atteggiamento permanente di non  badare a migliorare la propria situazione ma di cercare in tutti i modi di danneggiare Israele, anche a costo di farsi male da soli – come accade per il boicottaggio dei prodotti israeliani o per la proibizione di lavorare negli insediamenti israeliani sostenuti dall’Anp. Umberto Eco ha scritto pagine molto penetranti sulla stupidità, sulla sua attitudine a danneggiare gli altri senza procurare vantaggi a se stessi. Ecco, l’Anp se ne dovrebbe andare per la sua stupidità, per la sua totale incapoacità di fare gli interessi del proprio popolo. E però: Stupida sì, ma fessa no. Dicono che se ne vanno, ma non lo faranno, attaccati alla sedia con l’attack come tutti i leader arabi. Per cacciarli ci vorrebbe una rivoluzione, ma poi probabilmente ne verrebbe uno peggiore
Insomma, non credete all’ultima (o alla penultima o alla terzultima). Sono palle propagandistiche, sempre le stesse. Ma non siate sicuri che questa non-notizia è una cosa buona.

 

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