Smentita la voce di un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a partire da domani. Peres si scusa per i bambini uccisi ieri.

Ripresi gli scontri tra Israele e Hamas. Si era parlato di un possibile cessate-il-fuoco in vigore da domattina, ma la notizia è stata seccamente smentita da Hamas:”Degli sforzi sono in corso ma non c’è un accordo per il momento”, ha detto all’Afp il portavoce di Hamas Sami Abu Zuhri.

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Poi è arrivata anche la smentita di Lieberman, ministro degli Esteri israeliano.

Stamani le armi hanno taciuto per una tregua umanitaria di cinque ore, proposta dalle Nazioni Unite dopo dieci dieci giorni di scontri. La tregua però è finita: un razzo lanciato da Gaza si è abbattuto sulla città di Ashkelon nel sud di Israele. E sono ripresi in modo pesante gli attacchi dell’esercito israeliano sul nord della Striscia di Gaza.

Lo sforzo diplomatico per cercare di trovare una soluzione alla crisi intanto prosegue. Abu Mazen è in Egitto per aiutare il presidente Al Sisi a far ripartire la trattativa di pace, subito fatta saltare da Hamas. Deve portare a casa qualche risultato, in primis la riapertura del valico di Rafah e sbloccare i fondi del Qatar per pagare gli stipendi ai 40mila dipendenti dell’amministrazione di Gaza. Non c’è, dunque, solo l’esigenza di placare le armi. Lo sforzo di Abu Mazen è sostenuto dagli Usa e il suo obiettivo principale è questo: fare di tutto per evitare l’attacco di terra israeliano. Attacco che, come riferito da un alto funzionario della Difesa israeliana, potrebbe arrivare nei prossimi 2-3 giorni con un’operazione prolungata nel tempo, con il fine ultimo di disarmare tutta la Striscia.

L’esercito israeliano stamani è riuscito a sventare l’infiltrazione nel Neghev di una quindicina di miliziani di Hamas armati. Il commando è penetrato in Israele mediante un tunnel, nella zona antistante il sud della striscia di Gaza.

I miliziani però sono stati visti dall’esercito che ha aperto il fuoco. Anche l’aviazione israeliana ha aperto il fuoco sul tunnel mentre una parte del commando palestinese cercava di rientrare a Gaza.

Il bilancio degli scontri
In dieci giorni di scontri sale a 227 il numero dei palestinesi uccisi. Il dato è fornito dalle autorità sanitarie di Gaza, mentre Israele conta una vittima. Il ministero dell’Interno di Gaza riporta che gli attacchi aerei di Gaza oggi hanno colpito 30 abitazioni, tra cui quelle dei leader di Hamas Khalil al-Haya and Fathi Hamad. L’esercito israeliano conferma di aver attaccato le case dei leader del gruppo palestinese e precisa di aver colpito oggi 37 obiettivi, mentre da Gaza sono stati sparati 11 razzi.

Bimbi uccisi, Peres si scusa
Il presidente israeliano uscente, Shimon Peres, ha chiesto scusa ai palestinesi per l’uccisione dei quattro ragazzini su una spiaggia di Gaza. Intervistato dalla Bbc, Peres si è detto “profondamente dispiaciuto” per le giovani vittime, la cui morte -ha detto – è stata conseguenza di un incidente. Nel frattempo le autorità israeliane hanno fatto sapere di aver avviato un’inchiesta per capire la dinamica dell’accaduto.

Erdogan: genocidio sistematico
Nuovo duro attacco del premier turco Erdogan a Israele. “Stiamo assistendo a un genocidio sistematico. Succede ogni Ramadan e l’occidente rimane in silenzio così come il mondo arabo”, ha detto Erdogan parlando a Istanbul a un incontro gli studenti delle scuole religiose in occasione del ramadan. Quindi ha aggiunto: “Dato che quelli che muoiono sono palestinesi, non potete sentire le loro voci”.

 

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