Raid aerei per rispondere alla incessante pioggia di razzi provenienti dalla Striscia: colpiti 50 obiettivi.

È scattata l’offensiva israeliana per fermare il lancio di razzi contro il proprio territorio. Nella notte l’aviazione ha colpito 50 obiettivi a Gaza, nell’operazione che è stata definita “Confine protettivo”.

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Lo ha detto il portavoce militare Peter Lerner, secondo il quale tra gli obiettivi vi sono anche quattro case “usate da operativi di Hamas responsabili dei numerosi lanci di razzi e coinvolti in varie attività terroristiche contro Israele”. L’offensiva aerea potrà allargarsi ad “un’operazione di terra se sarà necessario”.

Colpite alcune postazioni usate dai miliziani delle fazioni islamiche nella parte meridionale della striscia. Un’operazione militare analoga era scattata nel 2012 sulla striscia palestinese, mentre la più imponente che ha riguardato anche la Cisgiordania risale al 2002. Secondo fonti palestinesi, nei raid aerei sono state ferite almeno 17 persone, tra le quali due bambini. Intanto nella notte sono proseguiti i lanci di razzi da Gaza contro il sud di Israele: secondo i militari israeliani sono stati lanciati otto proiettili tra le due di notte e le sei del mattino. L’esercito israeliano nel pomeriggio di lunedi ha richiamato 1500 riservisti in preparazione di un’ulteriore escalation dopo che il governo ha deciso di intensificare gli attacchi contro Hamas a Gaza.

La minaccia di Hamas non si fa attendere. Un alto funzionario, Mushier al-Masri, ha promesso di “portare l’inferno nelle città d’Israele”, e per questo ha suggerito agli abitanti di Beersheva di andarsene prima che sia troppo tardi. La città si trova a soli 40 km da Gaza e può essere facilmente raggiunta dai razzi “Grad” la cui gittata è di 50 km, con una minaccia potenziale anche per Gerusalemme e Tel Aviv.

Israele ha ordinato a centinaia di migliaia di cittadini che vivono nel raggio di 40 chilometri dai confini della Striscia di Gaza di non uscire dalle proprie abitazioni. La misura riguarda anche gli abitanti di Beersheva, dove ieri per la prima volta dal 2012 è esploso un razzo sparato da Gaza. Hamas, ha reso noto il portavoce militare Lerner, ha una scorta di 10mila razzi, tra cui alcuni di lungo raggio che possono arrivare “sino a Tel Aviv e oltre”. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha chiesto agli uomini delle forze armate di “togliersi i guanti contro Hamas”. Il gruppo islamista palestinese “ha scelto l’escalation e per questo pagherà un prezzo altissimo”, ha detto il capo del governo israeliano dopo il lancio dell’operazione per fermare il lancio di razzi. Questa mattina Netanyahu ha tenuto una serie di consultazioni di carattere strategico con i funzionari delle sicurezza presso la Kirya, la sede delle Forze di Difesa israeliane.

Da:IlGiornale

 

2 Responses to Offensiva israeliana su Gaza. Hamas: “Porteremo l’inferno”.

  1. Parvus ha detto:

    10.000 razzi. Se gli sceicchi non riuscissero a vendere il petrolio a un prezzo 50 volte superiore al suo valore, non sarebbero stati di sicuro in grado di fornire 10.000 costosissimi razzi ai terroristi.

  2. veronica ha detto:

    STAVOLTA ISRAELE VINCERA’!!!!!!!

    Non si lascerà abbindolare come al solito!

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