Grande risonanza ha riscontrato in Israele la missione che ha voluto portare la solidarietà degli ebrei italiani alla famiglia dei quattro bambini rimasti orfani dei loro genitori assassinati sotto i loro occhi a Succoth. Il Gruppo Sionistico Piemontese ha partecipato con il suo presidente Segre Amar che, nell’occasione, rappresentava anche Il movimento Over the Rainbow Italia e l’associazione Amici di Israele.

La delegazione si è recata nella abitazione della nonna dei bambini nella cittadina di P’Duel, punto strategico su una collina dalla quale si vede, alla base, la pista dell’aeroporto Ben Gurion, dietro la città di Tel Aviv con a destra la città di Nethania, ed a sinistra la costa fin verso Ashdod e Asquelon. Girandosi dalla parte opposta si possono vedere anche alcune costruzioni di Gerusalemme. Parlando col governatore della Samaria si è appreso che proprio la posizione della cittadina permette di stupire personaggi della politica europea ed americana che, solo recandosi a P’Duel, arrivano a comprendere quelle che sono le reali dimensioni di Israele che, in certi tratti, ha una larghezza di solo 15 chilometri tra la linea verde ed il mare. Tra solo due settimane si è anche appreso dal governatore la bella notizia che P’Duel sarà gemellata con la Valtellina.

La delegazione è stata accolta dalla nonna nella casa dove viveva col marito che, il giorno dell’attacco, si trovava all’estero. Appena saputo dell’assassinio il marito ha subito chiesto alla moglie di andare a prendere i nipoti per portarli in casa loro.

I bambini, di 9, 7, 4 anni e 10 mesi sono subito stati presi in cura da psicologi che hanno così potuto apprendere anche che il padre, prima di essere ucciso, ha cercato di difendere la propria famiglia riuscendo a far sì che i terroristi, sorpresi dalla sua reazione, si colpissero a vicenda.

Non sono stati incontrati i bambini, per ovvie ragioni, e non sono state effettuate fotografie perché la famiglia, della quale si tace volutamente il nome, desidera non essere oggetto di eccessiva attenzione mediatica. Tutti gli abitanti di P’Duel collaborano per aiutare questa nonna, ed una signora che aiuta per i lavori domestici ha una esperienza diretta avendo essa stessa perso una figlia in un attentato di 17 anni fa.

L’impegno è pesante per tutti, ha detto la nonna, che può permettersi di piangere la morte dei suoi cari solo di notte.

L’importante aiuto in denaro, che la delegazione ha portato, sarà di grande aiuto. Per questa ragione viene mantenuta aperta la sottoscrizione per tutti coloro che vorranno effettuare nuove offerte in denaro che potranno essere inviate, come già comunicato a tutti i nostri iscritti, alla Comunità Ebraica di Roma:

IT86O 02008 05189 000400031245 indicando la causale OFFERTE ORFANI NERIAH.

Nota bene: dopo 86 non è uno zero ma la lettera O.

È stato anche assicurato alla nonna che, non appena i fratellini potranno trarne giovamento, le famiglie degli ebrei presenti, e tante altre in Italia, saranno pronte ad accoglierli per dei soggiorni di vacanza.

Al termine della missione, la delegazione è stata ricevuta alla Knesset dal Presidente Edelstein e da alcune alte personalità dello Stato.

 

Comments are closed.

Set your Twitter account name in your settings to use the TwitterBar Section.