Di: Ester Moscati
09/09/2016

L’arte della scrittura ebraica, le parole che hanno fondato la civiltà occidentale, spettacoli multilingue, dallo yiddish al ladino, al romanì. E poi dibattiti, lezioni, ospiti carismatici. Milano è capofila della Giornata europea della Cultura ebraica e si apre alla Città

Parole ebraiche ricamate

L’edizione 2016 della Giornata Europea della Cultura Ebraica in Italia si svolgerà domenica 18 settembre e avrà per tema “Le lingue ebraiche”. Milano sarà la città capofila, quella cioè che ospiterà l’apertura istituzionale dell’evento, con le autorità italiane e cittadine nel Tempio Centrale. Saranno presenti il Sindaco Beppe Sala e la presidente dell’Unione Noemi Di Segni. «E per la prima volta avremo il piacere e l’onore di accogliere il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che ha scelto per il suo intervento in sinagoga di parlare di una sola parola: Pace», annuncia con emozione Gadi Shoenheit.

 

«Quest’anno la nostra Comunità ha l’orgoglio di essere al centro degli eventi nazionali della Giornata Europea della Cultura. Per onorare tale scelta – e in assenza di un dialetto giudaico milanese – abbiamo pensato di volare alto e affrontare il tema delle lingue ebraiche partendo dalla forza della parola, spesso sottovalutata». Così dice Davide Romano, assessore alla Cultura della Comunità, che con Gadi Shoenheit, viceassessore, sta organizzando l’evento.
«Con la parola – continua – , in famiglia e tra amici, possiamo litigare o fare la pace. Sempre attraverso essa, per esempio dallo psicologo, possiamo guarire. Quando poi i governanti ne fanno pessimo uso, la storia insegna, le parole possono addirittura scatenare odio e guerre. Proprio per questo, crediamo che la parola ebraica abbia un potenziale inesplorato di pace. Chi ha fede, sa bene come le parole che l’Eterno pronunciò per creare l’universo furono pronunciate proprio in ebraico».
Nella nostra tradizione, infatti, le lettere ebraiche sono depositarie della potenza divina. Ma anche i non credenti possono riconoscere l’importanza che hanno avuto nelle coscienze di tutti, quelle sole Dieci Parole (erroneamente tradotte come Dieci Comandamenti).
«Combattendo l’ignoranza e portando alla luce la ricchezza contenuta nella lingua e nelle scritture ebraiche, vorremmo portare a scoprire quanto una lingua e le sue parole possano fare la differenza tra il buio della ragione e la luce della conoscenza».

Il potere della parola
Per tutti questi motivi, il titolo della Giornata Europea della Cultura Ebraica a Milano sarà quindi “Il potere della parola”. Partendo dalla sinagoga di via Guastalla, «faremo dunque un viaggio nelle storiche lingue degli ebrei: dall’ebraico antico della Bibbia, alla lingua araba patrimonio di tanti importanti rabbini (a partire da Maimonide) per secoli. – continua Davide Romano – Nel pomeriggio poi ci trasferiremo al Museo della Scienza e della tecnica dove, dalle 15.30, inizierà una maratona di dibattiti e di spettacoli gratuiti, che offriremo alla cittadinanza.
Parleremo di “Amore e Arte” svelando i segreti dell’arte dello scrivere in ebraico, a partire da un contratto matrimoniale, in compagnia di Philippe Daverio e del rabbino e sofer (scriba) Amedeo Spagnoletto.
Seguirà poi uno spettacolo di umorismo Yiddish, un incontro sul tema “Parola, Davar e Logos” dove confronteremo le parole delle culture che hanno fondato il pensiero occidentale. Passeremo poi all’analisi delle parole ebraiche nell’arte figurativa, nella letteratura e nella Bibbia.
In serata, concluderemo con una lezione di Haim Baharier su “La parola ebraica come potenziale di alleanza” e con lo spettacolo musicale “Caffè Odessa”, cantato nelle diverse lingue parlate dagli ebrei nella storia degli ultimi secoli: yiddish, ladino, romanì».
La Giornata Europea è nata nel 2000 dall’iniziativa “Porte aperte”, inaugurata nel 1996, come proposta di incontro con la cittadinanza, invitata ad entrare nelle sinagoghe e nei luoghi ebraici d’Europa. Un’occasione di conoscenza che ha dimostrato, nel tempo, di non avere perso la sua valenza di comunicazione, incontro, confronto, sempre più indispensabile in questi tempi incerti e confusi.

PROGRAMMA
Giornata Europea della Cultura ebraica
MILANO – CITTÀ CAPOFILA

Domenica 18 Settembre

Sinagoga Centrale – via della Guastalla 19
Ore 10.30 – Inaugurazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica – Saluti delle autorità
Ore 11.00 – Il valore della parola – Interverranno alte autorità istituzionali e ospiti di prestigio. Introduce: Vittorio Bendaud
Ore 12.30 – Inaugurazione della mostra fotografica “Grand Tour. Viaggio nell’Italia ebraica”
In arrivo dalle iniziative per i 500 anni del Ghetto di Venezia,
La mostra viene eccezionalmente allestita a Milano presso la Sinagoga Centrale
Fotografie, ideazione e cura di: Alberto Jona Falco
Allestimento: Federico Occorso
Ore 13.00 – Visita alla Sinagoga

Residenza Anziani Arzaga – via Arzaga 1
Ore 13.00 – Inaugurazione Healing Garden – Il giardino della salute
A cura di: Associazione Volontariato “Federica Sharon Biazzi Onlus
con la collaborazione di residenza anziani Arzaga

Museo della Scienza e tecnologia Leonardo Da Vinci – via San Vittore 21
Ore 15.15 
– “Parole tra amore e arte”, con la partecipazione di
Rav Amedeo Spagnoletto, rabbino, sofer e docente al Collegio rabbinico italiano e
Philippe Daverio, storico dell’arte e scrittore
Ore 16.30 – “Ridere in ebraico” – Spettacolo di umorismo yiddish,
con Compagnia Teatro Al Settimo – Dario Maria Dossena, Felice Froiio e Angiola Zucca
Ore 17.30 – “Le parole ebraiche nell’arte, nella letteratura e nella Bibbia”, con la partecipazione di Giulio Busi, filologo, professore di Cultura ebraica alla Freie Universität di Berlino, editorialista del Sole 24 Ore
Sara Ferrari, traduttrice e docente di Lingua e cultura ebraica all’Università degli Studi di Milano
Rav Roberto Della Rocca, rabbino e direttore dell’area cultura Formazione e Cultura dell’UCEI
Moderatore, Jean Blanchaert, gallerista, illustratore e maestro calligrafo

Ore 18.30 – “Viaggio musicale semiserio fra i compositori ebrei del Musical del Novecento”
Con Alberto Milazzo e Eleonora Zullo
Ore 20.30 – “La parola ebraica come potenziale di alleanza”, incontro con
Chaim Baharier, studioso e maestro di ermeneutica biblica e del pensiero ebraico
Ore 21.15 – “Caffè Odessa”, percorso musicale attraverso le canzoni ebraiche
con Miriam Camerini, Manuel Buda e Bruna Di Virgilio
Regia: Miriam Camerini
Informazioni – Tel 02 483110 223

 

 

7 Responses to Bellezza e potenza delle parole ebraiche. Il 18 settembre la giornata della cultura ebraica

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    Giacché si parla di arte della scrittura e di lingue e nella locandina della giornata del 18 settembre ho visto che è citato anche l’ebraico-piemontese, posso farmi una piccola pubblicità? Sul sito http://www.piemondo.it è scaricabile il mio piccolo dizionario gratuito ebraico-piemontese e viceversa (PDF) con un’ampia introduzione soprattutto sulle sinagoghe del Piemonte e sui punti basilari della grammatica (anche se, sugli aspetti della religione, alcuni punti di vista sono quelli cattolici); nessuna pretesa particolare, viste le mie limitate conoscenze linguistiche ebraiche.

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