13 giugno 2015
Cisgiordania, fermata un’attivista italiana
La blogger Samantha Comizzoli ha iniziato lo sciopero della fame perché si ritiene prigioniera politica. Avrebbe un visto di soggiorno scaduto da oltre un anno

15:48 – La polizia israeliana ha arrestato in Cisgiordania Samantha Comizzoli, un’attivista e blogger italiana. Secondo quanto fa sapere una fonte diplomatica italiana, la donna è agli arresti all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in attesa di essere probabilmente espulsa da Israele. Avrebbe un visto di soggiorno scaduto da oltre un anno.

Fonti dell’ambasciata italiana a Tel Aviv hanno riferito che Samantha Comizzoli è stata arrestata a Nablus, dove sarebbe stata trovata in possesso di una carta d’identità palestinese contraffatta. Attualmente l’attivista si rifiuta di rispondere alle domande della polizia e avrebbe cominciato lo sciopero della fame perché si ritiene prigioniera politica.

Un anno fa, quando tre ragazzi israeliani furono rapiti e uccisi da due palestinesi appartenenti ad una cellula di Hamas, l’attivista pubblicò sul suo blog una foto che la ritraeva davanti a un forno mentre mostrava il numero tre con le dita.

La Comizzoli nel 2011 si presentò come candidato sindaco a Ravenna nella lista civica Punto a capo e prese l’1% dei voti.

tgcom24.mediaset.it

 

One Response to Arrestata in Cisgiordania la “fornaia” Samantha Comizzoli

  1. pino ha detto:

    La “fornaia” è una persona fortemente disturbata.

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