Ma cosa scrive sto Sergio Romano, ex ambasciatore?
A un imprudente signore che chiede proprio a lui informazioni su Sabra e Chatila risponde con una tale quantita' di stupidaggini da far drizzare i capelli in testa.

Premesso che e' mostruoso che di tutte le stragi avvenute nel mondo dopo la seconda guerra mondiale che ne detiene sempre il primato, l'unica che interessa sia Sabra a Chatila.
Sono passati trent'anni eppure e' sempre la strage piu' gettonata alla faccia di tutti gli altri esseri umani ammazzati prima, durante e dopo.

Oggi nel mondo stanno morendo come mosche in Darfur, in Somalia, assistiamo all'indecenza di bambini palestinesi usati come terroristi o scudi umani, vediamo la tragedia dei bambini soldato. Affoghiamo in guerre e terrorismo ma la cosa che piu' interessa il signore in questione e' la strage di Sabra e Chatila e per esserne informato si rivolge a uno dei giornalisti piu' in malafede che ci sia.
A questo lettore non interessano le stragi di cristiani a Damour o a Tar el Zatar, eccidi fatti dalle bande di feddayin di Yasser Arafat.
Non ne e' informato.
Migliaia di libanesi cristiani ammazzati, sgozzati, uomini trovati con i loro genitali in bocca, donne e bambine stuprate e poi uccise, tanti di quei morti che per conoscerne il numero hanno dovuto contare le teste decapitate e sparse nelle strade dei villaggi distrutti.
No, questo non gli interessa perche' tutti questi eccidi portano l'imprimatur di Yasser Arafat quindi non se ne deve parlare, c'e' il silenzio stampa, c'e' la censura, c'e' la protezione della figura del peggior terrorista del 20 secolo, il piu' laido e corrotto, il piu' feroce e crudele.
Meglio puntare su Sabra e Chatila, si va sul sicuro, tutti rizzano subito le orecchie perche' quella fu l'unica strage che pote' coinvolgere Israele dato che l'esercito di Gerusalemme si trovava nelle vicinanze.
E allora Sergio Romano si scatena.
Non racconta dell'invasione del Libano da parte di Arafat e i suoi banditi dopo il Settembre Nero e la strage di palestinesi che fece Re Hussein di Giordania per impedire che prendessero il potere.
Si parla dai 20.000 ai 40.000 palestinesi uccisi dai soldati giordani.
Arafat fuggi' in Libano dove gli riusci' il colpo fallito in Giordania, creo' uno stato nello stato provocando una guerra civile tremenda che fece 160.000 vittime, incasso' tasse sulle tasse, fece fuori tutti i cristiani che incontro' al suo passaggio.
Distrusse il Libano, commise tanti di quei delitti che , alla fine, quando scappo', dovette essere protetto dalle Marine Militari di Francia, Israele e Inghilterra.
Questo non lo dice l'ex ambasciatore, punta invece il dito contro Israele .
Scrive che Israele nel 1982 invase il Libano, spiegazione monca perche' non non accenna ai gruppi di terroristi palestinesi che entravano in Israele, facevano irruzione nella case della gente per sgozzare intere famiglie, non parla nemmeno delle bombe e dei missili contro L'alta Galilea. Kiriat Shmona fu bombardata per 8 anni.
Non dice che l'invasione servi' a creare una zona cuscinetto di 40 km tra i terroristi e Israele, non dice che il resto del Libano era occupato dalla Siria.
Questo fatto non lo disturba.

Racconta, con inaudita spudoratezza, che l'esercito israeliano punto' sui campi profughi , vivaio di reclute per Arafat, poveri innocentini, bravi ragazzi!
Reclute! Ma dove li trova questi termini per evitare di dire che i campi erano covi di terroristi feroci che colpivano Israele e la popolazione civile libanese.
Perche' non lo dice l'ex ambasciatore?
E perche' non fa l'elenco delle armi trovate all'evacuazione dei campi ? A cosa servivano tutte quelle armi a quelle brave reclute, a quei bravi ragazzi palestinesi?

5630 tonnellate di munizioni, 1320 fra carri armati e altri veicoli pesanti, 623 pezzi di artiglieria e lanciamissili, 33.303 armi leggere, 1352 armi anticarro, 2387 attrezzature ottiche, 2024 apparecchi di telecomunicazione, 215 mortai, 62 lanciarazzi katiuscia (elenco non definitivo, fornito nel comunicato ufficiale israeliano del 18 novembre 1982).

Sergio Romano non ha nemmeno l'onesta' di dire che a Sabra e Chatila vi fu battaglia, che incominciarono a sparare i palestinesi contro i soldati cristiano maroniti guidati dal filosiriano Hubeika e la battaglia si trasformo' in massacro quando i soldati libanesi prevalsero sui terroristi e si vendicarono di tutte le vessazioni e assassini commessi da questi ultimi contro la popolazione libanese .
Arabi contro arabi ma si accusano gli ebrei.
Alla fine la ciliegina sulla torta, la menzogna piu' grande: Tremila morti.
Peccato che per il governo libanese fossero 470, per la Croce Rossa 663 e solo per Israele le vittime furono tra le 700 e le 800.
Evidentemente quel 3000 glielo avra' suggerito in sogno il fantasma di Arafat.
Sergio Romano conclude affibbiando a Ariel Sharon la colpa della strage portando a conferma la sua condanna da parte della Corte Suprema di Israele , senza specificare che Sharon fu accusato di non aver previsto l'accaduto per poterlo impedire.
Questa fu l'unica accusa.
Siccome Israele e' una democrazia Sharon si dimise.
Hubeika, mai nominato neanche di striscio da Sergio Romano, che guido' la battaglia e poi il massacro fu premiato dal padrone siriano con un ministero.

Un altro incauto lettore chiede delucidazioni a Romano sul libro di Jimmy Carter, diventato un best seller, dove l'ex presidente accusa Israele di molte nefandezze scusando sempre i suoi amori hamas, hezbollah e tutti gli altri terroristi arabi.
La risposta di Romano a questo povero lettore e' ancora piu' infida, se possibile, della sua storiella su Sabra a Chatila.
Racconta di elezioni vinte trionfalmente e legittimamente da hamas, osa parlare di democrazia, ha la cattiveria di dire che l'autorita' di hamas tra i palestinesi e' dovuta alla popolarita' del gruppo umanitario……. Si , cattiveria, infamia, perche' hamas dopo aver conquistato il potere, con grande umanita', ha ammazzato centinaia di persone a Gaza.
I banditi di hamas entravano nelle case e ammazzavano altri palestinesi, gettavano giu' dai tetti dei palazzi di Gaza decine di giovani . Ne hanno ammazzati piu' di 300.
Come sono umani loro, vero Signor Romano?
Come sono popolari, vero? O stai con loro o crepi!

Infine il signor ex ambasciatore Romano si lancia, con grande soddisfazione, in un elenco di nemici americani di Israele, oltre a Carter, nomina Reagan, Bush senior dimenticando che i rapporti tra stati hanno alti e bassi e che nel caso specifico di Israele i rapporti variano anche a seconda dell' interesse per il petrolio arabo o per i cervelli degli israeliani , alcuni presidenti USA hanno scelto i verdoni anziche' i cervelli. Normale.
Romano ha nostalgia di quel tipo di presidenti cosi' severi con Israele, altro che Bush junior, e la conclusione del suo dichiarato amore per il terrorismo palestinese e della sua altrettanto dichiarata antipatia per lo stato ebraico mi fa squillare un campanello d'allarme nel cervello.
Scrive Romano, con l'acquolina in bocca: "Sono atteggiamenti critici che potrebbero divenire nuovamente attuali se Barak Obama venisse eletto alla presidenza degli Stati Uniti."

Bene. Se Barak Obama piace a Sergio Romano significa che non va bene per Israele. Allora teniamo le dita incrociate e facciamo gli scongiuri.

Intanto si passa di disgrazia in disgrazia.
A Roma sta arrivando Ahmadinejad. Ci sono manifestazioni contro il suo arrivo? Puo' entrare indisturbato in un paese democratico un nazista islamico che chiede l'eliminazione di Israele dalla carta geografica?
Si, puo' entrare. Certo che puo'
Prego, presidente nazista, si accomodi.
Questa e' la liberta' come la concepisce l'Europa, questa e' la giustizia. Cittadini israeliani che devono recarsi in Inghilterra, rischiano l'arresto e devono tornare indietro senza uscire dall'aereo per non finire in manette.
Persino Sharon dovette rinunciare a un viaggio in Britannia per non finire in prigione, Sharon quando era premier.
Le universita' israeliane sono perennemente boicottate dalle universita' inglesi. A Ginevra organizzano un Durban 2 contro Israele.
Questa e' la giustizia, da qualunque parte ci si giri arriva uno spruzzo di veleno.
L'ultimo ci viene gentilmente ed elegantemente offerto da un damerino come Klaus Davi che, su Youtube, suggerisce con infamia a un rappresentante dell'Ucoii il termine OLOCAUSTO riguardo ai palestinesi e chiede "ma muore qualcuno di fame a Gaza?"
Il palestinese, quasi piu' onesto di lui, risponde "di fame no ma per mancanza di medicinali si". Senza aggiungere che Israele manda quintali di medicinali che hamas requisisce per poi rivenderli a prezzi altissimi solo a chi puo' pagare.
Come sono umani, vero ex ambasciatore?

Sono gli amici carissimi del naziislamico presidente iraniano che arrivera' in Italia , un criminale che impicca le donne, che condanna a morte chiunque sia contro il regime, che nega la Shoa', che ogni giorno dice che Israele e' un cancro puzzolente che dovra' essere presto estirpato, questo personaggio puo' posare i suoi piedi sul suolo italiano nel silenzio generale, a parte qualche protesta della comunita' ebraica, del Riformista e dei Radicali.

Questo e' tutto.
Una tristezza infinita.
Una stanchezza enorme.
Va all'inferno Ahmadinejad.
E con te, nazista, all'inferno tutti quelli che ti ammirano e che ti stringeranno la mano.

Deborah Fait

 

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