[b]La Stampa
8/4/2010[/b]

[b]Il genio dei Sex Pistols era un 'figlio della guerra': suo padre Pete aveva abbandonato la madre quando lui aveva appena due anni e a crescere il piccolo Malcolm era stata la nonna Rose Corre Isaacs, figlia di un mercante di diamanti portoghese sefardita. [/b]

NEW YORK
E' stato veramente la bandiera di un'epoca, breve quanto incendiaria dal punto di vista del costume. Malcolm McLaren, il pittoresco manager del gruppo punk inglese Sex Pistols ed ex partner in affari e ex compagno della stilista Vivienne Westwood dalla quale ha avuto un figlio, è morto dopo una lunga battaglia contro il cancro. Aveva 64 anni.
"Era malato da tempo. Sarà sepolto a Londra, nello storico cimitero di Highgate di North London", ha annunciato il suo agente, Les Molloy. Highgate è il cimitero dove riposa Karl Marx, non lontano da dove McLaren era nato.

Di lui si è detto che aveva inventato tutto quello che aveva ispirato uno stile. Con la Westwood nei primi anni Settanta aveva aperto un negozio, Let It Rock, su King's Road a Londra: vestiti per teddy boys e rocchettari.
Prima di creare i Sex Pistols, di cui era stato impresario, mentore e stratega, McLaren era stato manager dei New York Dolls per i quali aveva progettato un look completamente nuovo fatto di giacche di pelle rossa e simboli sovietici: lo slogan, "'Better Red than Dead' (meglio rossi che morti), si rifaceva ai fermenti di protesta dell'America che contestava il Vietnam e si preparava al Watergate. L'impresa fu un fiasco. I Dolls si separarono poco dopo.
Il genio dei Sex Pistols era un 'figlio della guerra': suo padre Pete aveva abbandonato la madre quando lui aveva appena due anni e a crescere il piccolo Malcolm era stata la nonna Rose Corre Isaacs, figlia di un mercante di diamanti portoghese sefardita.
McLaren lascia casa da adolescente, studia in varie scuole d'arte e comincia a disegnare vestiti, prima da solo poi in coppia con Vivienne, la sua ragazza.
Durante un viaggio a New York a metà anni Settanta McLaren incontra Richard Hell, cerca di diventarne il manager, ma questi dice di no. Tornato a Londra, cambia il nome del negozio di King's Road in Sex e comincia a vendere magliette strappate e vestiti sado-maso.
Arrivano a ruota i Sex Pistols, che inizialmente si chiamavano The Strand, e con loro il vero successo: messo al bando dalla BBC, il single 'God Save The Queen' conquista egualmente i vertici delle classifiche durante il 'giubileo d'argentò (il 25esimo anniversario dall'incoronazione) della Regina Elisabetta nel 1977.
McLaren aveva organizzato un concerto mobile della band su una barca sul Tamigi: Johnny Rotten e gli altri avrebbero dovuto suonare davanti al palazzo del Parlamento. La barca fu intercettata dalla polizia, lui fu arrestato con conseguente buona dose di pubblicità. Subito dopo cominciarono gli attriti con la band: Johnny Rotten lo accusò di non dare alla formazione il giusto danaro, e di non essere un buon manager; poco dopo la band si sciolse, e Rotten portò in tribunale il manager.
Dopo l'avventura con i Sex Pistols, McLaren continuò a frequentare il mondo della musica con vari progetti e nomi, senza raggiungere più un impatto sul costume di quelle incredibili proporzioni. Fra gli ultimi lavori, "About Her", che Quentin Tarantino inserì in "Kill Bill".

 

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