Ecco l’inverno islamista del nuovo Egitto
‘democratico’

Testata: Corriere della Sera
Autore: Francesco
Battistini
Titolo: «Presa d’assalto l’ambasciata israeliana al Cairo»

GERUSALEMME — L’hanno rifatto, come promesso. Stavolta, anche peggio:
centinaia di persone hanno preso d’assalto ieri sera l’ambasciata israeliana al
Cairo. Un attacco premeditato. Prima, con l’invito d’un gruppo su Facebook a
«urinare sul muro» alto due metri e mezzo che qualche giorno fa, proprio nel
timore di quel che è accaduto, le autorità egiziane avevano costruito intorno
alla rappresentanza diplomatica. Poi, con una manifestazione di 4mila persone in
piazza Tahrir per chiedere riforme più rapide, ma soprattutto la completa
rottura dei rapporti con lo Stato ebraico. Infine, intorno alle nove di sera,
con l’assalto. Il secondo in un mese: se l’altra volta ci si era «limitati» al
furto della bandiera con la stella di David, ieri la folla è andata ben oltre,
arrampicandosi sulla barriera di protezione, in parte sfondandola, entrando poi
nel palazzo cairota e cercando di raggiungere il piano dell’ambasciata. Gli
uffici erano vuoti, i manifestanti si sono abbandonati ad atti di vandalismo. E
secondo testimoni oculari, la polizia sarebbe intervenuta solo più tardi, quando
la folla s’era già sfogata, con qualche lancio di lacrimogeni: la stampa
israeliana sostiene che, pur presenti all’assalto, gli agenti avrebbero ricevuto
l’ordine d’abbandonare la zona.
E’ la prima volta, dalla pace di Camp David
del 1979, che i rapporti fra Israele ed Egitto scendono a questo punto. Il
ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, convocata nella notte una riunione
d’emergenza nonostante il riposo del sabato, avrebbe disposto l’immediato
rientro dell’ambasciatore israeliano: quasi una rottura delle relazioni, seguita
al richiamo (minacciato, ma nei fatti mai eseguito) del rappresentante egiziano
a Tel Aviv, tre settimane fa, da parte della giunta militare cairota. Il premier
israeliano Netanyahu ha telefonato al presidente Usa Barack Obama per informarlo
della gravità del gesto. La tensione con l’Egitto, già elevata in questi mesi
del dopo-Mubarak, ha avuto un’impennata in agosto dopo l’attacco terroristico a
Eilat, nel Sud d’Israele: all’inseguimento di alcuni membri del commando, le
forze israeliane hanno sconfinato nel Sinai e, negli scontri a fuoco, 5 guardie
di frontiera egiziane sono rimaste uccise. Di qui, la protesta diplomatica del
Cairo, la rabbia popolare, le nuove manifestazioni di piazza. Nei mesi scorsi,
per due volte sono state fatte saltare cariche esplosive al gasdotto che,
dall’Egitto, rifornisce Israele e la Giordania. E più volte, in piazza Tahrir ma
anche per bocca dell’ex ministro degli Esteri, è stata chiesta una revisione
degli accordi di pace. La nuova crisi complica la posizione d’Israele, a due
settimane dal voto Onu sullo Stato palestinese: la scorsa settimana, anche la
Turchia ha preso a pretesto il rapporto sulla strage della nave Marmara, dove
gl’israeliani uccisero nove attivisti turchi che li avevano aggrediti, per
espellere l’ambasciatore ad Ankara e abbassare al rango minimo la rappresentanza
diplomatica israeliana.

 

2 Responses to Il Cairo: presa d’assalto l’ambasciata israeliana.

  1. michele ha detto:

    Dopo l’Olocausto, la 2 WW, credevo proprio di non dover più sentire crescere un odio così folle che forse supera anche il nazismo.
    Centinaia di milioni di persone nel mondo pensano che gli USA siano la genesi di tutti i problemi terrestri. Che Israele sia un “non stato” che con il suo onnipotente Mossad, ne sia concausa. Che gli Ebrei,quasi invisibili tra sette miliardi di terrestri, ne siano però i capi malvagi.
    Quindi tre semplici obiettivi : distruggere Ebrei, Israele e USA.
    Ben oltre la “soluzione finale” : aberrante !
    Ma siccome Masada non deve cadere nuovamente, forza Davide, arma la fionda !!

  2. Loris Facinelli ha detto:

    Da Cattolico mi sento vicinissimo a Israele unico Stato del Medio-Oriente in cui e’ tutelata e rispettata la liberta’ religiosa e luoogo ove i Cristiani non vengono massacrati dalla barbarie islamista! Viva Israele e sempre al fianco di Israele!

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