Molti sostengono che la stragrande maggioranza degli abitanti di Gaza morti
nell’operazione “Margine protettivo” sono “civili”. È vero?

Il “ministero” dell’interno di Hamas a Gaza ha diffuso via internet delle
linee guida per i palestinesi che usano i social network. Vi si legge fra l’
altro: “Il Dipartimento Informazione del Ministero degli Interni e della
Sicurezza Nazionale ha incaricato gli attivisti sui social network, in
particolare Facebook, di correggere alcuni dei termini comunemente usati quando
si occupano dell’aggressione in atto nella striscia di Gaza. (…) Qualunque
ucciso o martire deve essere definito un civile di Gaza o di Palestina, prima
di parlare del suo status nella jihad o del suo grado militare. Non si
dimentichi di aggiungere sempre ‘civile innocente’ o ‘cittadino innocente’ nel
definire gli uccisi negli attacchi israeliani su Gaza. (…) Con un interlocutore
arabo, iniziate con il numero dei martiri. Con un interlocutore occidentale,
iniziate con il numero dei morti e feriti. (…) Evitate di pubblicare foto di
razzi lanciati contro Israele dall’interno di centri urbani”. (Da: Memri,
17.7.14)

Per il momento non è possibile verificare con accuratezza identità e status di
ogni palestinese di cui viene annunciata la morte. Alcuni dati interessanti,
tuttavia, emergono dal lungo e minuzioso lavoro di alcuni web reporter di
Israellycool che hanno analizzato un elenco di nomi diffuso da Al Jazeera
(aggiornato al 20 luglio). Questi i principali risultati. Come si può vedere
nei grafici, oltre l’80% dei morti a Gaza elencati nella lista di Al Jazeera
sono di sesso maschile, e quasi la metà di questi maschi sono nella fascia di
età fra i 18 e i 28 anni. Tutti “non combattenti”? Un ulteriore 20% di questi
maschi sono fra i 29 e i 48 anni, una fascia d’età perfettamente compatibile
con il ruolo di combattenti o comandanti di Hamas e gruppi affini. Se davvero
Israele bersagliasse indiscriminatamente gli abitanti di Gaza, o addirittura
mirasse deliberatamente ai civili (quindi a intere famiglie) come alcuni si
spingono a sostenere, la proporzione in termini di genere e di età delle
vittime sarebbe ovviamente diversa, se non addirittura invertita (tenendo
presente oltretutto che gli abitanti di Gaza che hanno meno di 14 anni sono
quasi il 50% della popolazione).

I GRAFICI SONO QUI: israellycool.com

 

One Response to Stragrande maggioranza di vittime civili? Lecito dubitarne

  1. Stefano ha detto:

    Il mercenario di hamas lo ha affermato.
    Il giornalista prezzolato lo ha confermato:
    Come dubitarne?

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