Testata: Il Giornale Data: 02 dicembre 2012 Pagina: 16 Autore: Jacopo Granzotto //*IC*

Sul GIORNALE di oggi, 02/12/2012, a pag.16, con il titolo “E l’Italia regala milioni alle Ong che odiano Israele”, Jacopo Granzotto intervista Giovanni Quer, collaboratore di IC e autore del Rapporto sui finanziamenti italiani alle Ong che delegittimano Israele. I lettori lo trovano in Home Page, nella rubrica IC DOSSIER, curata dallo stesso Giovanni Quer, dalla quale è possibile scaricare in Pdf l’intero Rapporto.

Ecco l’articolo:

Che stare dalla parte dei poveri palestinesi sia considerato (in Italia) politicamente corretto è cosa risaputa. Ma che i soldi dei contribuenti finisse­ro per finanziare oscuri progetti «uma­nitari » per screditare Israele questo non tutti lo sapevano. Per fortuna c’è il web che ha evitato che il rapporto sui fi­nanziamenti p­ubblici alle Ong che fan­no deligittimazione di Israele finisse in cavalleria. Almeno 185 milioni di euro versati in 10 anni, anche da Regioni ros­se non solo di vergogna ( da parte loro 5 milioni di euro), non sono certo brusco­lini. Dati approssimativi sicuramente inferiori alla reale portata dei finanzia­menti. Dei 189 progetti, solo il 40 per cento del totale riporta il bilancio. C’è di che celare, evidentemente. La chiamano cooperazione, ma fini­sc­e per scatenare odio verso Israele co­me da copione. Dicevamo delle Regio­ni, in prima fila nei finaziamenti ci so­no ( guarda caso) Emilia Romagna e To­scana. In totale, sono stati reperiti dati sul finanziamento pubblico alle Ong di 13 regioni su 20. Mancano all’appello, ma solo per difficoltà nel pubblico ac­cesso ai dati, Valle d’Aosta, Piemonte, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia. Arco tempora­le 1995-2011. Recen­temente il-PdL ha pre­sentato un’interroga­zione sulla legittimità costituzionale di que­sti finanziamenti so­prattutto in tempi di bilanci in rosso. Tra le Ong accusate di demonizzare Israele ci sono «Un Ponte per», «Operazione Colomba» e «Nexus Emilia Romagna». Spiega la questione Giovanni Quer, autore del Rapport e collaboratore di «Informazio­ne Corretta » che punta all’affermazio­ne del concetto di condizionalità del­l’aiuto (mai più aiuto a organizzazioni che sostengano il terrorismo anche so­lo moralmente»). «La delegittimazione di Israele è una strate­gia di guerra diploma­tica che utilizza for­me di demonizzazio­ne, distorsione stori­ca, boicottaggio e che definisce lo Stato di Israele come un pa­ria della storia, negan­do il diritto all’esi­stenza. Gli attori più attivi nelle campa­gne di delegittimazione sono le orga­nizzazioni non governative». Nella raccolta dei dati sui fondi pub­blici alle Ong operanti in Palestina si evidenziano problemi di trasparenza. I dati per la maggior parte non sono re­peribili nei siti delle regioni, che espon­gono i finanziamenti alle volte dei soli ultimi 5 anni. Sovente non è riportata nemmeno la somma del contributo né la percentuale rispetto all’intero am­montare del costo del progetto. In nes­sun caso è riportata la composizione della commissione di selezione. Di fre­quente si nota uno stesso progetto, pre­sentato dalla medesima associazione, finanziato da enti diversi in anni diver­si. «In ogni caso- prosegue Quer- la mo­dalità di intervento, l’esposizione del progetto, l’impostazione ideologica delle Ong hanno effetto delegittiman­te. E da Israele il professor Gerald Stein­berg, Università di Bar Ilan si appella al mondo politico italiano: «Milioni di eu­ro pagati dai contribuenti italiani sono sperperati ogni anno in favore di un pic­colo gruppo di Ong politicizzate che non realizzano obiettivi in particolare. Spero che l’Italia possa presto allinear­si a Gran Bretagna e Canada e fermare un tale e immorale spreco di denaro pubblico».

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